giampiero maioli giuseppe castagna banco bpm

UN’ASSICURAZIONE PER IL FUTURO - GLI ISTITUTI DI CREDITO SI MUOVONO TUTTI SULLA “BANCASSURANCE”: L’ULTIMA È STATA CREDIT AGRICOLE, CHE SI È COMPRATA IL 9,2% DEL CAPITALE DI BANCO BPM INOLTRANDO POI UN’OFFERTA PER LE ATTIVITÀ DI BIPIEMME VITA, CHE FA GOLA ANCHE AD ALLIANZ, GENERALI E AXA - INTESA È CRESCIUTA MOLTISSIMO SUL RAMO VITA, MENTRE UNIPOL SI COMPRA SPORTELLI BANCARI. E POI CI SONO IL LEONE E MEDIOBANCA...

Edoardo De Biasi per “L'Economia - Corriere della Sera ”

 

giampiero maioli credit agricole

Il neologismo è di origine francese. Strano in un mondo come quello della finanza dominato dalla lingua inglese. Negli ultimi 20 anni bancassurance è diventato sinonimo di un modello vincente in campo creditizio. Quasi tutti gli operatori bancari si muovono infatti in questa direzione. Il Crédit Agricole ha recentemente comprato il 9,2% del capitale di Banco Bpm.

 

L'acquisto non è stato un fulmine a ciel sereno. Da mesi si parlava di un loro interesse. I transalpini hanno poi inoltrato un'offerta per le attività bancassicurative dell'istituto milanese. Una mossa finalizzata a proteggere le attività comuni nel credito consumo e a espandere il business con Banco, vendendo polizze tramite i suoi sportelli.

 

giuseppe castagna banco bpm

Questo perchè Bpm ha recentemente deliberato di ricomprare da Covéa Coopération l'81% di Bipiemme Vita per circa 310 milioni. L'evoluzione sembra essere chiara.

Anzi, alcuni fattori fanno pensare che la partita sia già chiusa a favore della banca transalpina.

 

Il ceo Giuseppe Castagna, il cda e gli azionisti (alcuni non sono favorevoli ai francesi) dovranno comunque avviare una riflessione ad ampio spettro. Finora il governo, che ha un potere di veto, è rimasto distante dalla vicenda. Ma i francesi devono avere avuto un sostanziale via libera. E qualcuno guarda al Tesoro e in particolare al direttore Alessandro Rivera. Bpm e la sua assicurazione fanno gola a tanti.

BPM VITA

 

Strategie

Per restare nel campo previdenziale anche Allianz, così come Generali e Axa, avrebbero espresso manifestazioni d'interesse per Bipiemme vita. La compagnia è destinata a crescere. Il Banco può esercitare una call sulla joint venture con Cattolica, creata ben prima che la società scaligera finisse all'interno del gruppo Generali.

 

Fonti di mercato affermano che sarebbero già avviate le trattative per concludere la coabitazione in Vera Vita e Vera Assicurazioni. Alla finestra c'è anche Allianz. Agli inizi dell'anno UniCredit e il gigante tedesco hanno firmato un accordo internazionale che «getta le basi per una migliore collaborazione a favore dei clienti di entrambi i gruppi».

GENERALI

L'alleanza strategica riguarda Italia, Germania, Europa Centrale e Orientale.

 

In particolare, per il nostro Paese il patto comprende il rinnovo fino al 2027 delle intese in essere nei settori vita e danni. E se sul tavolo Unicredit tornasse il dossier su Bpm (ai piani alti di Gae Aulenti si sostiene che l'intervento dell'Agricole era stata messa in conto e che ora si sta ragionando sul da farsi) è ovvio che questo dovrebbe avvenire con l'assenso di Allianz. Da qui l'interesse del gigante tedesco per Bipiemme vita. Se poi improvvisamente il Banco trovasse il coraggio di muoversi su Mps Axa, da sempre legata all'istituto senese, sarebbe disponibile.

giampiero maioli

 

I modelli di bancassicurazione generalmente vengono categorizzati in base alle diverse tipologie di accordi distributivi. Il primo tende a essere la joint venture. Viene creata una compagnia a partecipazione paritetica che si avvale dei prodotti del partner assicurativo attraverso gli sportelli dell'alleato creditizio.

 

Un'altra strada è un'assicurazione parzialmente o totalmente controllata dal gruppo bancario. Infine, c'è la possibilità di una semplice collaborazione senza partecipazioni azionarie. In tutti i casi gli accordi sono siglati per un determinato periodo di tempo e soggetti a clausole di divorzio molto onerose. L'idea fu portata avanti per la prima volta in Francia negli anni '80. Non solo per diversificare le attività creditizie, ma per fidelizzare i clienti.

 

Carlo Messina

In passato c'erano già stati tentativi che però non avevano prodotto gli effetti sperati. Prima i sevizi finanziari erano gestiti da intermediari differenti e senza alcuna connessione reciproca.

 

Il credito era riservato alle banche, i servizi di risparmio alle industrie mobiliari e quelli assicurativi alle compagnie. In Italia il fenomeno ha cominciato a diffondersi alla fine del secolo scorso. Da quel momento i consumatori hanno trovato presso un unico sportello risposte alle loro esigenze finanziarie.

BPM VITA

 

Lo sviluppo delle attività di bancassicurazione in Europa è stato graduale. Mentre in alcuni paesi è prevalso nettamente, in altri non è ancora un sistema distributivo di successo. In Francia, Spagna e Portogallo, seguiti da Italia e Belgio, il modello è affermato. In Germania il mercato è ancora governato dalle reti di agenti generali e dai broker.

 

intesa sanpaolo vita rbm assicurazione salute

Ma quali sono i motivi del successo? Il primo fattore è il contesto del Paese, specialmente quello giuridico e fiscale. Le legislazioni nazionali hanno svolto un ruolo importante, come è accaduto in Italia. Il secondo fattore sono le agevolazioni fiscali che favoriscono il risparmio individuale. Infine, la relazione privilegiata con i clienti e la capillarità delle reti. È stata la legge Amato del 1990 che, autorizzando le banche a detenere partecipazioni nelle compagnie, ha di fatto avviato questo strumento.

 

credit agricole 1

La bancassicurazione è il primo canale distributivo di prodotti previdenziali del nostro Paese. Il collocamento di polizze mediante sportelli si aggira attorno al 60% della raccolta assicurativa, seguita dalla distribuzione delle agenzie. Il business è caratterizzato prevalentemente da contratti sulla vita perché più complessi e redditizi rispetto ad altri prodotti. Questi ultimi sono invece offerti in modalità stand-alone e attraverso canali digitali.

 

L'evoluzione del modello

carlo cimbri

 Il 2021 è stato un buon anno per le assicurazioni. I premi sono tornati a salire, dopo il calo legato alla pandemia. Complessivamente la raccolta ha superato 144 miliardi. Il ramo auto ha registrato però un ulteriore calo. Anche nel campo del risparmio è stato confermato il ruolo centrale delle polizze vita. Il primato spetta sempre a Generali. Lo scorso anno il colosso triestino ha poi portato a termine l'acquisizione della Cattolica. Al secondo posto si trova Intesa San Paolo Vita. Dopo l'Ops lanciata su Ubi, l'istituto ha comprato anche Cargeas. E non finisce qui.

BANCA POPOLARE SONDRIO

 

È stata ufficializzata l'acquisizione di Aviva vita. Più che una semplice banca, Intesa Sanpaolo sarà sempre più una «wealth management & protection company». «Il piano di impresa proietta la banca su quattro pilastri. Il primo - ha spiegato il ceo Carlo Messina - è il derisking upfront che ci porterà a diventare un istituto a zero crediti deteriorati; il secondo riguarda la riduzione strutturale dei costi grazie anche alla creazione di una banca multicanale digitale; il terzo è incentrato sulla crescita delle commissioni grazie al recovery plan e all'advisory; l'ultimo punto è la sostenibilità».

 

Discorso fotocopia per le compagnie. «La bancassurance sarà uno dei punti centrali del prossimo piano - ha detto Carlo Cimbri, presidente di Unipol - visto che per il mondo bancario è prioritario aumentare la base dei ricavi che derivano dalle commissioni senza impiegare capitale destinato al credito».

 

rbm assicurazione salute

Lo schema di business della compagnia bolognese prevede la presenza azionaria nelle banche (la compagnia ha in capo il 18,9% di Bper che ha acquisito Carige e il 9% della Popolare di Sondrio) per mettere a loro disposizione una fabbrica prodotti forte e di qualità. Non resta che aspettare la mossa del ceo di Generali Philippe Donnet. Specialmente dopo che il primo tempo della partita tra Mediobanca e Caltagirone-Delfin si è concluso con una sua vittoria e che Marco Carreri, ex ad Anima holding, è diventato il nuovo presidente di CheBanca!, controllata di piazzetta Cuccia.

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?