TOTÒ LIGRESTI INDAGATO PER AGGIOTAGGIO: SEQUESTRATO IL 20% DI PREMAFIN IN MANO A TRUST CARAIBICI (MA IN REALTÀ DEI LIGRESTI) - PIAZZA AFFARI -2%, MALE LE ASTE DI BOND EUROPEI - E LO SPREAD RISALE A 392 - GHIZZONI: “PALENZONA LASCERÀ MEDIOBANCA SE CONFERMATO IN UNICREDIT” - REPSOL-ARGENTINA: INTERVERRÀ L’UNIONE EUROPEA (S&P LA DECLASSA) - I BENETTON CEDONO IL 49,99% DI COSTANERA PER 857 MLN € - UE: OK ALLA FUSIONE SONY-EMI - LAGARDE: I SOLDI EUROPEI DIRETTAMENTE ALLE BANCHE…

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1 - PREMAFIN:S.LIGRESTI INDAGATO, AGGIOTAGGIO SU QUOTE PARADISI FISCALI
Radiocor - Salvatore Ligresti e' indagato per aggiotaggio nell'indagine della procura di Milano sul dissesto del gruppo di famiglia. La procura di Milano, che ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro delle quote detenute dai trust nelle Bahamas, Heritage e Evergreen, e ritiene che l'ingegnere siciliano e l'uomo che guidava i due trust, Giancarlo De Filippo, abbiano manipolato il corso dei titoli Premafin.

Salvatore LigrestiSalvatore Ligresti

2 - PREMAFIN: GDF SEQUESTRA 20% NEI PARADISI FISCALI
Radiocor - La Guardia di Finanza sequestra il 20% di Premafin detenuto dai trust off-shore. Il Comando provinciale di Milano della Gdf comunica che i finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Milano, Roberto Rinaldi di tutte le azioni intestate a due trust di diritto estero, pari al 20% di 'una importante holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Milano'. L'indagine, diretta dal sostituto Procuratore Luigi Orsi, ha permesso di riscontrare che il titolo sarebbe stato oggetto di manipolazioni tramite le quote detenute attraverso i trust provocando una sensibile alterazione del prezzo delle azioni.

Giulia Salvatore e Jonella LigrestiGiulia Salvatore e Jonella Ligresti

3 - SEQUESTRO DEI TITOLI PREMAFIN
(LaPresse) - Secondo la Consob tra il 2 novembre del 2009 e il 16 settembre del 2010 i due trust Heritage ed Evergreen hanno acquistato ogni giorno azioni Premafin in chiusura di Borsa, momento in cui è più facile condizionare il prezzo del titoli, che in questo modo sarebbe stato sostenuto. A trarne vantaggio sarebbe stato il gruppo Ligresti, che aveva dato in pegno altre azioni Premafin ad alcune società, tra cui Sinergia ed Imco. Il contratto con queste ultime prevedeva infatti una clausola secondo cui se il titolo fosse sceso sotto un determinato prezzo, si sarebbero dovute fornire garanzie aggiuntive.

4 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO IN ROSSO CON BANCHE, GIÙ FIAT
(LaPresse) - Ancora una giornata nera per i mercati. L'indice Ftse Mib perde il 2,01% a 14.287,27 punti e il Ftse All-Share lascia l'1,95% a 15.306,4 punti. Non sono arrivati buoni segnali dalle aste di debito dell'eurozona di oggi. La Spagna ha collocato 2,54 miliardi di bond a 2 e 10 anni nell'asta di questa mattina, oltre il massimo dell'offerta a 2,5 miliardi. Tuttavia, salgono i tassi per i titolo decennali, al 5,7% rispetto al 5,3% dell'ultima asta del 4 aprile. Rendimenti in rialzo anche per bond francesi.

SERGIO MARCHIONNE A SIXTY MINUTESSERGIO MARCHIONNE A SIXTY MINUTES

Parigi ne ha collocati oggi per 10,5 miliardi di euro, ma l'offerta era maggiore. Il rendimento sui titoli a 5 anni è salito all'1,83%, a fronte dell'1,78% registrato nell'ultima analoga asta. Torna così la pressione sul mercato obbligazionario. Con gli spread sui titoli italiani e spagnoli che chiudono in rialzo, rispettivamente sopra 390 e 420 punti base.

Dagli Stati Uniti è arrivato un dato non soddisfacente sui sussidi di disoccupazione. Le domande sono di 2.000 a un tasso destagionalizzato di 386.000, ma la media delle ultime quattro settimane è salita di 5.500 a 374.750. In questo contesto, chiusura in rosso per le principali Borse europee, con l'indice Ftse 100 di Londra che tiene meglio e perde solo lo 0,01% a 5.744,55 punti. Maggiori i cali del Dax di Francoforte (-0,9% a 6.671,22 punti) e del Cac 40 di Parigi (-2,05% a 3.174,02 punti). A Madrid, l'Ibex affonda del 2,42% a 6.908,1 punti.

A Milano terminano la giornata in rosso le banche, con Banco Popolare (-0,82% a 1,089 euro), Banca Montepaschi (-3,55% a 0,25 euro), Bper (-2,93% a 4,508 euro), Popolare di Milano (-3,25% a 0,3367 euro), Intesa Sanpaolo (-3,22% a 1,143 euro), Mediobanca (-4,39% a 3,702 euro), Ubi Banca (-3,47% a 2,558 euro) e Unicredit (-3,12% a 2,982 euro).

Forti vendite su Fiat (-4,1% a 3,832 euro). Gli analisti hanno fissato un consensus per il gruppo Fiat-Chrysler con un utile netto di 205 milioni di euro nel primo trimestre 2012 e un utile operativo di 845 milioni, di cui 710 milioni attribuibili alla casa di Auburn Hills. Tiene meglio Fiat Industrial (-1,82% a 8,34 euro). Gli analisti stimano per Fiat Industrial nel primo trimestre un utile netto di 140 milioni di euro e un utile operativo consolidato di 340 milioni, di cui 250 attribuibili a Cnh e 70 a Iveco.

PalenzonaPalenzona

Tra gli altri titoli si segnalano i forti ribassi di Buzzi Unicem (-3,05%), Enel Green Power (-2,9%), Finmeccanica (-2,98%), Mediaset (-3,1%), Stm (-2,95%) e Telecom Italia (-3,37%). Salgono al contrario Snam (+1,12%) e Autogrill (+1,56%). Fuori dal paniere principale, nel giorno in cui l'offerta di Unipol arriva sul tavolo del cda di Fondiaria Sai, nella galassia Ligresti sale la stessa FonSai (+2,04% a 1,052 euro), mentre arretrano Milano Assicurazioni (-2,33% a 0,239 euro) e la holding Premafin (-6,54% a 0,2615 euro).

5 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 392 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiude a 392 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, in rialzo rispetto ai 376 punti di ieri. Il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario è al 5,61%. Pressione anche sui bond spagnoli. Lo spread tra Bonos decennali e Bund chiude a 423,3 punti, a fronte dei 410,3 punti di ieri. Il tasso dei decennali di Madrid è salito al 5,92%.

FEDERICO GHIZZONIFEDERICO GHIZZONI

6 - MEDIOBANCA: GHIZZONI, PALENZONA LASCERA' INCARICO IN CONSIGLIO
Radiocor - Fabrizio Palenzona, consigliere di UniCredit e di Mediobanca, 'e' ufficialmente nelle liste per il rinnovo del prossimo consiglio' della banca di Piazza Cordusio e 'direi, senza esitazione che, se viene confermata l'incompatibilita', lascera' Mediobanca'. Lo ha detto Federico Ghizzoni, numero uno di UniCredit, commentando le ricadute dell'articolo 36 del decreto salva-Italia sul divieto di incroci, negli incarichi ai vertici, tra societa' e gruppi concorrenti del settore finanziario. Nel cda di UniCredit che si e' svolto oggi, ha continuato Ghizzoni, 'non ne abbiamo parlato, la scelta del successore' nel consiglio di Mediobanca 'spetta al consiglio UniCredit, abbiamo una riunione il 10 maggio, ma non c'e' fretta'.

ALBERTO NAGEL E RENATO PAGLIAROALBERTO NAGEL E RENATO PAGLIARO

7 - MEDIOBANCA: GHIZZONI, ABBIAMO BUON RAPPORTO, FIDUCIA NEL MANAGEMENT
Radiocor - 'Da parte nostra abbiamo un buon rapporto con Mediobanca e abbiamo fiducia nel management' della banca d'affari. Cosi' Federico Ghizzon i, numero uno di UniCredito, principale azionista di Mediobanca con l'8,6% del capitale, commentando, in un incontro con la stampa le affermazioni di Diego Della Valle che ha definito i vertici di Mediobanca inadeguati a gestire la situazione e ha detto che ci sono altri azionisti insoddisfatti. 'Riguardo alle affermazioni di Della valle, soprattutto la seconda, dovete chiedere a lui - ha continuato Ghizzoni - noi non abbiamo avuto discussioni prima di queste affermazioni. Per quanto ci riguarda, il management deve lavorare, credo che sia anche un incentivo a lavorare in qualche modo per il rilancio di Mediobanca'.

GIANMARIO ROSSIGNOLOGIANMARIO ROSSIGNOLO

8 - DE TOMASO, AZIENDA: MAI FORNITI DOCUMENTI FALSI AL MISE
(LaPresse) - "In riferimento alle ultime informazioni in cui si insinua la connivenza della nostra Azienda con l'investitore cinese nel fornire documenti falsi al Mise, la De Tomaso rigetta con sdegno tali insinuazioni e precisa di essere in grado di fornire alle autorità competenti la documentazione che evidenzia la sua totale estraneità ad eventuali comportamenti illeciti che potessero emergere". Lo comunica in una nota la De Tomaso. "L'Azienda - prosegue il comunicato stampa - in tale caso, si considererà parte lesa e tutelerà i propri inequivocabili diritti nelle sedi competenti".

JEAN CLAUDE JUNCKER E CHRISTINE LAGARDEJEAN CLAUDE JUNCKER E CHRISTINE LAGARDE

9 - CRISI, LAGARDE: RACCOLTI $320 MLD MA ALTRI IMPEGNI ARRIVERANNO
(LaPresse/AP) - Il Fondo monetario internazionale ha finora raccolto 320 miliardi di dollari da destinare alla risoluzione della crisi europea; ma altri impegni arriveranno prima di sabato. Così il direttore del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, sottolineando che le promesse di risorse sono arrivate dal Giappone e da altri Paesi europei.

10 - LAGARDE: ELARGIRE FONDI UE DIRETTAMENTE ALLE BANCHE
(LaPresse/AP) - Le autorità europee dovrebbero considerare l'ipotesi di destinare parte dei fondi di salvataggio direttamente alle banche che necessitano maggiori riserve di capitale. È quanto sostenuto dal direttore del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, secondo cui ciò contribuirebbe ad alleviare la crisi del debito e al tempo stesso fare un passo in avanti verso l'integrazione finanziaria.

Logo REPSOLLogo REPSOL

11 - CASO ARGENTINA/YPF, MINISTRO SPAGNOLO: INTERVERRÀ UE
Reuters - Il ministro del Commercio spagnolo ha detto oggi che l'Unione europea interverrà sul piano dell'Argentina di assumere il controllo della compagnia petrolifera Ypf, sottraendolo alla società spagnola Repsol. "Ci saranno interventi molto chiari da parte dell'Unione europea", ha detto il ministro Jaime Garcia-Legaz a Puerto Vallarta, in Messico. Il ministro non ha voluto però fornire dettagli sui contenuti dell'azione comunitaria.

Cristina KirchnerCristina Kirchner

12 - REPSOL/YPF: S&P TAGLIA RATING SOCIETA' SPAGNOLA DOPO ESPROPRIO
ASCA-AFP) - Standard & Poor's ha tagliato da 'BBB' a 'BBB-' il rating di Repsol dopo il provvedimento di esproprio varato dal governo argentino sulla sua quota di controllo di Ypf. L'outlook e' negativo. ''La nazionalizzazione di Ypf peggiorera' il profilo di credito di Repsol'' spiega l'agenzia, visto che la controllata argentina ha contribuito per una larga parte degli utili di Repsol lo scorso anno. Moody's, da parte sua, ha gia' tagliato il giudizio su Ypf mentre l'altra grande agenzia internazionale, Fitch, ha annunciato la possibilita' di una riduzione del merito di credito di Repsol dopo l'esproprio.

Logo Logo "Sony"

13 - COMMISSIONE UE: OK AD ACQUISIZIONE EMI DA GRUPPO GUIDATO DA SONY
(LaPresse/AP) - La Commissione europea ha approvato l'acquisizione di parte della compagnia Emi da parte di un un gruppo di investitori con a capo Sony. Quest'ultima, assieme con vari fondi di investimento, ha deciso lo scorso anno di comprare la divisione delle edizioni musicali per 2,2 miliardi di dollari. Per ottenere l'approvazione dell'accordo dalla Commissione, l'acquirente ha promesso di vendere i diritti di numerosi cataloghi musicali e dei lavori di 12 artisti, tra cui Ozzy Osbourne, Robbie Williams e Ben Harper. Il commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia ha dichiarato che questa vendita manterrà la competizione nella musica online e "assicurerà ai consumatori scelta e diversità culturale".

14 - ATLANTIA CEDE 49,99% GRUPO COSTANERA PER 857 MLN
(LaPresse) - Atlantia comunica che la controllata Autostrade per l'Italia Spa ha sottoscritto con Canada Pension Plan Investment Board, primario fondo pensione canadese, una promessa di vendita che porterà lo stesso fondo a detenere il 49,99% del capitale di Grupo Costanera. E' quanto emerge da una nota. Il corrispettivo totale dell'operazione ammonta a a circa 857 milioni di euro.

BENETTONBENETTON

"L'operazione odierna - spiega l'ad di Atlantia Giovanni Castellucci - permette di raggiungere tre importanti obiettivi strategici: avviare una partnership con uno dei più importanti investitori istituzionali al mondo, recuperare risorse finanziarie per il mantenimento di parametri finanziari di eccellenza al servizio dei piani di investimento del Gruppo e rendere evidente il valore creato dal 2006 in poi attraverso 4 successive operazioni di acquisto e aggregazione a livello locale".

15 - ENI:PIU'ESTESO PREVISTO GIACIMENTO HEILDEBERG(GOLFO MESSICO)
(ANSA) - Eni ha eseguito con successo la campagna di delineazione della scoperta di Heidelberg, nelle acque profonde del Golfo del Messico. Il risultato, comunica il gruppo, ha aumentato significativamente l'estensione dell'area del giacimento, per il quale si valutano risorse recuperabili fino a 200 milioni di barili. I pozzi di delineazione (GC 903-3 e GC 903-3ST1) sono stati perforati per provare l'estensione della scoperta effettuata nel 2009 e sono localizzati nel Blocco Green Canyon 903, a circa 210 chilometri dalla costa della Louisiana e a 2 chilometri dal pozzo di scoperta (GC859-1).

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I due pozzi, che hanno individuato la presenza di olio 213 metri più in profondità rispetto al pozzo di scoperta, sono stati perforati in 1.603 metri di profondità d'acqua e hanno raggiunto una profondità misurata complessiva di 9.460 e 9.278 metri rispettivamente. Eni detiene in Heidelberg la quota del 12,5%. I partner della Joint Venture sono Anadarko Petroleum Corporation (Operatore, 44,25%), Apache Corporation (12,5%), Statoil (12%), Cobalt International Energy, L.P. (9,375%) ed ExxonMobil (9,375%).

 

 

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