smog cervello

CONSIDERATE LA VOSTRA DEMENZA – I VUOTI DI MEMORIA NON SONO NECESSARIAMENTE PRESAGIO DI DISTURBI NEURODEGENERATIVI E IN MOLTI CASI SONO ASSOLUTAMENTE NATURALI – MELANIA RIZZOLI: “MA ALLORA QUANDO BISOGNA PREOCCUPARSI E CONSULTARE UN NEUROLOGO? LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE SONO SPESSO ASSOCIATE A CAMBIAMENTI COMPORTAMENTALI ED AFFETTIVI CON DEFLESSIONI EVIDENTI. LEGGERI VUOTI DI MEMORIA SONO DA CONSIDERARSI NORMALI E E SONO STATI DEFINITI “DOORWAY EFFECT”, OVVERO…"

Estratto dell'articolo di Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

 

melania rizzoli foto di bacco (1)

Capita a chiunque ogni giorno di avere piccole lacune di memoria […] e sebbene tali disturbi mmemonici tendano a farsi più frequenti con il passare degli anni, tale fenomeno, molto diffuso, non è per forza l’annuncio di una demenza in arrivo […]ed è naturale che spesso il cervello smetta di focalizzare situazioni o ricordi non ritenuti importanti o significativi che possono essere messi in pausa.

 

 A volte capita di non ricordare anche le cose più semplici o quotidiane, […] ed entro certi limiti questi leggeri vuoti di memoria sono da considerarsi normali e sono stati definiti “Doorway Effect”, ovvero un effetto soglia che si verifica quando una persona viene distratta da un altro evento o pensiero che si inserisce in quello primario, obbligando la mente a fare un salto o una scelta di priorità.

amnesia

 

Ad interrompere il flusso di pensieri, e di conseguenza determinare questi piccoli vuoti, sarebbe lo stesso meccanismo mentale che si verifica quando si interrompe involontariamente un movimento, di fronte a un ostacolo o ad un nuovo ricordo, anche se resta da capire perché questo accada. I vuoti di memoria sono più frequenti nelle persone affette da diabete, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, circolatorie e metaboliche, oltre che da stati emotivi traumatici e da depressione, e non sempre chi soffre di tali disturbi ne ha consapevolezza, mentre è frequente che se ne accorgano i familiari. […]

 

amnesia

Ma allora quando bisogna preoccuparsi e consultare un neurologo? Le malattie neurodegenerative, che implicano la morte a cascata di cellule cerebrali, e colpiscono ogni anno in Italia oltre 250mila soggetti, spesso insorgono con amnesie frequenti, ravvicinate e sempre più importanti, ma queste sono sempre associate a cambiamenti della sfera comportamentale ed affettiva, con deflessioni evidenti delle semplici funzioni, del tono dell’umore, con impoverimento del linguaggio o la difficoltà a risolvere i comuni problemi del quotidiano.

 

amnesia

La demenza e le sue molte forme cliniche collegate purtroppo in Italia sono un problema sempre più diffuso, visto anche l’aumento dell’età media della popolazione considerata un fattore di rischio per tali patologie , ma non vanno affatto confuse con le situazioni fisiologiche dei vuoti di memoria transitori. […] Il declino cognitivo ha sempre una causa patologica, mentre i transitori deficit di memoria spesso dipendono dallo stile di vita frenetico che si conduce, oltre a numerosi altri fattori, di tipo emotivo e psicologico, […] una forma difensiva del cervello che interrompe di colpo il flusso dei pensieri, provocando il vuoto mnemonico transitorio, per riabilitare o ristabilire equilibrio e connessioni nei suoi neuroni sottoposti a stress. 

 

DEMENZA SENILE 2

Sono forme cosiddette funzionali, assolutamente comuni e per le quali non bisogna preoccuparsi, essendo presenti in oltre un terzo della popolazione mondiale, e che nulla hanno a che fare con le capacità cognitive, e queste lievi smemoratezze non devono affatto allarmare, poiché, sebbene attribuite a stati emotivi, alla diminuzione di interesse oppure all’età, in realtà nella maggioranza dei casi la reale causa resta sconosciuta, come lo è ancora gran parte della azione e vitalità della sconfinata memoria encefalica. 

Demenza 6

 

[…]Per mantenere allenata la mente e conservare una buona riserva cognitiva, per cercare di restare sempre iper concentrati e tenaci nei propri pensieri, bisognerebbe imparare a fare quello che il nostro cervello attua più volte sia di giorno che di notte, e che bene ha descritto il poeta Eugenio Montale, ovvero : “Il primo compito di una buona memoria è saper dimenticare”, perché, come accade spesso nella vita quotidiana, fare pulizia di pensieri e ricordi è l’unica terapia utile ed infallibile per ricordare meglio solo quello che si vuole.

Demenza 5Demenza 3

 

Demenza 4Demenzaperdita udito e demenza

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)