senato approvazione ddl riforma giustizia separazione carriere magistrati carlo nordio

E SILVIO DA LASSÙ GODE – CON 106 VOTI A FAVORE, 61 NO E 11 ASTENUTI, IL SENATO HA APPROVATO IL DISEGNO DI LEGGE CHE INTRODUCE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE IN MAGISTRATURA, TRA PM E GIUDICI – IL TESTO DOVRÀ FARE ALTRI DUE PASSAGGI PARLAMENTARI, DI NUOVO ALLA CAMERA E POI A PALAZZO MADAMA – IL GOVERNO PUNTA A INDIRE IL REFERENDUM NELLA PRIMAVERA 2026 – LE OPPOSIZIONI PROTESTANO. CONTE: “REALIZZATO SOGNO DI LICIO GELLI”. IL DEM BOCCIA: “IL MODELLO È IL TRUMPISMO” – TAJANI ESULTA”: “GIORNATA MERAVIGLIOSA DEDICATA A BERLUSCONI” – I DUE CSM, L'ALTA CORTE DISCIPLINARE, LA DISTINZIONE TRA MAGISTRATI GIUDICANTI E PM: ECCO COSA PREVEDE LA RIFORMA

SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, IL SENATO APPROVA

Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per www.repubblica.it

 

carlo nordio - approvazione del ddl separazione delle carriere dei magistrati - foto lapresse

La riforma della giustizia va avanti spedita tra cartelli con Falcone e Borsellino, Gelli e Berlusconi, e la Costituzione capovolta. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, l'aula del Senato ha infatti approvato il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura, tra pm e giudici.

 

Ora il ddl contestato dalle opposizioni tornerà alla Camera, dove era stato approvato il 16 gennaio scorso, per il terzo step e successivamente al Senato per l’approvazione definitiva.

 

In aula il ministro della Giustizia, Carlo Nordio che ha dichiarato di auspicare il passaggio del referendum, “perché è una materia così dedicata e importante che va sottoposta al giudizio degli italiani”.Il M5S ha sollevato dei cartelli per dire alla maggioranza di non portare avanti questa legge in nome di Falcone e Borsellino, “tirati in ballo dal centrodestra continuamente, in maniera impropria e offensiva nei confronti dei due simboli dell'antimafia”. Giuseppe Conte attacca sui social: per il centrodestra importante è “mettere il guinzaglio ai magistrati, proteggere politici e potenti dall'azione dei tribunali e realizzare il sogno di Licio Gelli e della P2”.

 

PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI AL SENATO PER LA RIFORMA SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE

Mentre Pd e Alleanza verdi sinistra hanno mostrato la copertina della Costituzione italiana mostrata a testa in giù, e poi il grido "vergogna, vergogna". “Questa riforma – ha commentato il presidente dei senatori dem Francesco Boccia – nasce da un'idea illiberale del potere. Un potere che non accetta limiti, non riconosce contropoteri, non sopporta la critica. E che considera la giustizia non un potere terzo, ma un potere ausiliario dell'esecutivo” […]

 

Esulta invece Forza Italia che parla di “giornata meravigliosa”. Il vicepremier Antonio Tajani ricorda Silvio Berlusconi, “che ha dedicato una parte importante della sua attività politica alla riforma della giustizia. Oggi ci è riuscito, e ci guarda da lassù".

 

SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, UN SECONDO CSM E UN’ALTA CORTE DISCIPLINARE: COSA PREVEDE

Estratto dell’articolo da www.repubblica.it

 

carlo nordio - approvazione del ddl separazione delle carriere dei magistrati - foto lapresse

Al Senato è il giorno della riforma della separazione delle carriere per i magistrati. Nonostante le polemiche, il testo voluto dal governo Meloni oggi ottiene il disco verde a palazzo Madama, per essere di nuovo inviato alla Camera in terza lettura, verosimilmente in autunno. Essendo, infatti, una riforma costituzionale occorreranno quattro letture conformi da parte dei due rami del Parlamento. In caso di sito favorevole (come è prevedibile), si andrà a referendum confermativo.

 

[...]

 

Distinzione tra magistrati giudicanti e pm

La riforma della giustizia, modificando il Titolo IV della Costituzione, prevede che, a differenza di oggi, le carriere dei magistrati che fanno le indagini (pm) siano distinte da quelle della magistratura giudicante. Dunque a inizio percorso bisognerà decidere quale strada intraprendere.

 

Un secondo Consiglio superiore della magistratura

PROTESTA DELLE OPPOSIZIONI AL SENATO PER LA RIFORMA SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE

Viene introdotto inoltre un nuovo organo costituzionale, cioè un secondo Consiglio superiore della magistratura, organo di autogoverno della magistratura: con la separazione delle carriere diventerebbero due, uno per la magistratura requirente e l’altro per la magistratura giudicante, ciascuno operativo per i “suoi” magistrati e ed entrambi presieduti dal presidente della Repubblica, che oggi è il capo del Csm.

 

L’elezione dei due Csm

Sono membri di diritto del Consiglio superiore della magistratura giudicante e del Consiglio superiore della magistratura requirente, rispettivamente, il primo presidente della Corte di Cassazione e il Procuratore generale della Corte di Cassazione.

 

SERGIO MATTARELLA E CARLO NORDIO AL CSM

Gli altri componenti di ciascuno dei Csm sono estratti a sorte, per un terzo da un elenco di professori e avvocati compilato dal Parlamento in seduta comune e, per i restanti due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e tra i magistrati requirenti.

 

I vicepresidenti di ciascuno degli organi sono eletti fra i componenti sorteggiati dall'elenco compilato dal Parlamento. I componenti designati mediante sorteggio durano in carica quattro anni e non possono partecipare alla procedura di sorteggio successiva. I componenti non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.

 

Un’Alta corte disciplinare

sergio mattarella - intitolazione della sede del Csm a Vittorio Bachelet

Viene poi istituita un’Alta corte disciplinare, chiamata a emettere sentenze disciplinari nei confronti dei magistrati di entrambe le funzioni, punendo dunque illeciti disciplinari e stabilendo le relative sanzioni.

 

L'organo sarà composto da 15 giudici così selezionati: 3 componenti nominati dal presidente della Repubblica; 3 componenti estratti a sorte da un elenco compilato dal Parlamento in seduta comune; 6 componenti estratti a sorte tra i magistrati giudicanti in possesso di specifici requisiti; 3 componenti estratti a sorte tra i magistrati requirenti in possesso di specifici requisiti. [...]

CSM

 

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...