
“ERO UN COCAINOMANE. ERO FATTO PER LA MAGGIOR PARTE DEL TEMPO, MIO FIGLIO ERA CONVINTO DI TROVARMI MORTO" - L'EX CAMPIONE DI CICLISMO BRADLEY WIGGINS SI RACCONTA IN UN LIBRO: “ERO UN TOSSICODIPENDENTE, SONO FORTUNATO AD ESSERE QUI. ERA UNA FORMA DI DOLORE AUTOINFLITTO, NON ERO LA PERSONA CHE VOLEVO ESSERE" – "ARMSTRONG? LANCE SI È PREOCCUPATO PER ME PER LUNGO TEMPO. HA PARLATO A LUNGO CON MIO FIGLIO BEN, GLI CHIEDEVA DOVE FOSSE E LUI GLI RISPONDEVA CHE…”
Davide Chinellato per www.gazzetta.it
“Ero un cocainomane e la gente non sa nemmeno quanto. Ero fatto per la maggior parte del tempo, per molti anni”. Bradley Wiggins, monumento del ciclismo britannico, aggiunge questa rivelazione shock a quelle sulla sua vita dopo la fine della sua carriera, un percorso che l’ha trasformato da ammirato baronetto e leggenda della bici a imprenditore in bancarotta costretto a vivere passando da un divano di un amico ad un altro. La rivelazione è contenuta in The Chain, la sua autobiografia in uscita quest’anno di cui il quotidiano britannico “The Observer sta pubblicando degli estratti.
“Ci sono stati parecchi momenti in cui mio figlio era convinto che mi avrebbe trovato morto il mattino seguente - racconta Wiggins -. Ero un tossicodipendente funzionale, ero fatto per la maggior parte del tempo per molti anni. Mi facevo montagne di cocaina, avevo un problema vero. I miei figli volevano mandarmi in riabilitazione, era come se stessi camminando su una fune.
Ho capito di avere un problema enorme e che dovevo fermarmi, ma sono fortunato ad essere qui. Sono stato vittima delle mie stesse scelte, per molti anni. Avevo già tanto risentimento nei confronti di me stesso, ma lo stavo amplificando: era come se stessi sabotando me stesso, era una forma di dolore autoinflitto. Non ero la persona che volevo essere. E stavo ferendo anche tante persone attorno a me”.
Wiggins, che oggi ha 45 anni e che, oltre a diventare nel 2012 il primo ciclista britannico a vincere il Tour de France in carriera ha conquistato 8 medaglie olimpiche, di cui 5 d’oro, racconta nel libro quanto uno degli aiuti maggiori lo abbia avuto da Lance Armstrong.
lance armstrong e bradley wiggins
Il 53enne statunitense caduto in disgrazia dopo che le condanne per doping gli hanno tolto i 7 Tour vinti in carriera, ha offerto a Wiggins lo stesso supporto che aveva dato all’ex rivale Jan Ullrich. “Lance è stato preoccupato per me per lungo tempo, anche perché aveva passato una cosa simile con Jan - racconta Wiggins nel libro -. Mi stava cercando per darmi una mano, ma non riusciva a trovarmi.
bradley wiggins cavaliere regina elisabetta
Ha parlato a lungo con mio figlio Ben, gli chiedeva dove fosse e lui gli rispondeva che non mi facevo vivo da due settimane, che sapeva che vivevo in un hotel. Ed era vero, potevano passare giorni prima che mi facessi vivo con loro. Adesso riesco a parlare candidamente di quel periodo, ma allora era come se vivessi una menzogna e ci riuscivo solo se non ne parlavo. Sono uno senza mezze misure, non posso limitarmi a un bicchiere di vino: se bevo, allora devo anche comprarmi la droga. La mia predisposizione per la tossicodipendenza mi aiutava ad alleggerire il dolore con cui stavo convivendo”.
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Bradley Wiggins
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bradley wiggins batte il record dell ora a londra
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