toto schillaci roberto baggio

SONO FINITE LE NOTTI MAGICHE! SE NE VA A 59 ANNI TOTÒ SCHILLACI, IL BOMBER CHE CON I SUOI GOL CI FECE SOGNARE A ITALIA ’90: ERA RICOVERATO ALL'OSPEDALE CIVICO DI PALERMO E DA TEMPO COMBATTEVA CONTRO UN TUMORE - L'EX ATTACCANTE DELLA JUVE FU IL PRIMO CALCIATORE ITALIANO AD ANDARE A GIOCARE IN GIAPPONE – L’INFANZIA AL QUARTIERE CEP DI PALERMO - QUANDO URLO’ “TI FACCIO SPARARE” AL BOLOGNESE POLI - L’EX MOGLIE RITA: "TOTÒ MI TRADIVA, COSI’ SONO ANDATA CON LENTINI PER RIPICCA" - LA BREVE ESPERIENZA COME CONSIGLIERE COMUNALE DI FORZA ITALIA, A PALERMO: “DOPO DUE MESI HO DETTO: "ANDATE TUTTI AFFANCULO” - IL TRAPIANTO DI CAPELLI: "COSA C’È DI STRANO? LE DONNE SI RIFANNO IL SENO O ALTRO, IO..." - VIDEO

 

 

https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/agguer-rita-rsquo-ex-moglie-schillaci-quot-toto-mi-tradiva-186072.htm

 

 

Da gazzetta.it

 

toto schillaci

Lutto nel mondo del calcio. Se n'è andata un'icona, un simbolo. È morto Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Giocò, tra le altre, per Juve, Inter e Nazionale. In azzurro coi suoi gol aveva infiammato l'Italia per un'estate, quella del mitico Mondiale del 1990: era malato di tumore al colon ed era già stato operato due volte.

 

Aveva vinto tante battaglie, sul campo e fuori, nella sua seconda vita. Questa volta non c'è riuscito. Era nato a Palermo il 1° dicembre 1964 e si era sposato due volte, con Rita e Barbara: lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole.

 

DA MESSINA ALLA JUVE

Totò si mette in luce nel Messina, prima con Scoglio e poi con Zeman. Ed è il tecnico boemo a lanciarlo nel club giallorosso in B mettendolo in condizione di segnare 23 gol. Il risultato? L'attaccante, nel 1989, passa alla Juve. E a Torino, Totò-gol piazza 15 gol in 30 partite contribuendo da protagonista alla vittoria della Coppa Italia e della Coppa Uefa. E grazie a una stagione da top, Azeglio Vicini lo convoca per Italia 90, il Mondiale che si gioca in casa.

 

L'EROE NAZIONALE

toto schillaci

Schillaci, in quell'edizione iridata, parte come riserva di Andrea Carnevale. Non è lui il titolare dell'attacco. Ma la svolta arriva già nella sfida d'esordio contro l'Austria. Gli azzurri sono bloccati sullo 0-0, quando il c.t. butta in campo il bomber siciliano che, quattro minuti dopo il suo ingresso, la sblocca di testa sfruttando un perfetto cross di Gianluca Vialli.

 

Qui la storia lascia spazio alla leggenda e Totò diventa l'eroe azzurro che infiammerà le Notti Magiche dell'immortale inno cantato dal duo Nannini-Bennato. Schillaci, insieme a Roberto Baggio, ripaga i tifosi trascinando l'Italia alle semifinale: segna pure alla Cecoclovacchia, all'Uruguay, all'Irlanda e all'Argentina in semifinale.

 

Ma Caniggia e i maledetti rigori spengono il sogno di un'intera nazione, l'Italia è eliminata. Totò però non si ferma e timbra pure nella finalina con l'Inghilterra: con 6 reti è il palermitano del Cep il capocannoniere del torneo, un super risultato che gli vale il secondo posto nella classifica del Pallone d'oro di France Football, dopo il tedesco Lothar Matthäus.

 

POST MONDIALE

totò schillaci e la moglie barbara lombardo

  Ma il post Italia 90 non è altrettanto memorabile. La stessa carriera in Nazionale dopo l'exploit mondiale finisce nel giro di un anno. Con la Juve, nonostante la vicinanza di Baggio, Schillaci non va neanche vicino alla doppia cifra dopo le 15 reti della sua stagione magica. Nel 1992 passa all’Inter ma anche qui non brilla: In nerazzurro realizza 11 gol in 30 presenze.

 

IL GIAPPONE

Ecco allora che Totò all'inizio del 1994 prende una decisione di rottura e per primo in Italia decide di andare a giocare in Giappone, nello Jubilo Iwata, la squadra della Yamaha. Un apripista per tanti che andranno a giocare e ad allenare in Oriente. Là torna a essere un idolo senza che nessuno  gli rinfacci la sua estrazione popolare. Qui, nel secondo campionato, segna 31 gol. Nel 1997 chiude la sua esperienza col Giappone e col calcio giocato e torna a vivere in Italia.

 

 

TOTO' SCHILLACI

Biografia di Salvatore Schillaci - Da www.cinquantamila.it - la storia raccontata da Giorgio Dell’arti

totò schillaci e la moglie barbara lombardo

 

Salvatore Schillaci, nato a Palermo il 1 dicembre 1964. Ex calciatore. Lanciato dal Messina, con la Juventus vinse nel 1990 Coppa Uefa e Coppa Italia. Nello stesso anno fu con 6 reti capocannoniere dei Mondiali (disputati in Italia con gli azzurri al terzo posto) e secondo nella classifica del Pallone d’oro (dietro il tedesco Lothar Matthäus). In tutto con la Nazionale giocò 16 partite segnando 7 gol. Dopo una sfortunata parentesi all’Inter, chiuse la carriera in Giappone. Detto “Totò”.

 

• «Cresciuto in un ambiente mica facile (“il Cep era un quartiere a rischio, però io ho sempre avuto il pallone in testa e quello mi ha evitato i guai”). Guai che Totò non nomina, ma che hanno sfiorato oltre al fratello (la faccenda delle gomme), pure il padre (accusato nel 1994, come dipendente dell’Amia, di abuso d’ufficio, peculato e interruzione di pubblico servizio) e il cugino Maurizio, anche lui calciatore (Licata e Lazio), finito in carcere nel 1993 per detenzione e spaccio di stupefacenti.

 

totò schillaci e la moglie barbara lombardo

Totò lo hanno salvato i gol: ne faceva tanti e bellissimi. E non gli bastavano mai. Spesso giocava due partite in un giorno, un tempo e mezzo coi giovanissimi, uno con gli allievi. Disse più avanti Francesco Scoglio, suo allenatore a Messina: “Aveva una voglia di fare gol che non ho mai visto in nessuno”. Forse perché l’Amat lo pagava a cottimo: 2.500 lire a rete e le reti non bastavano mai.

 

A 25 anni sbarcò a Torino, ramo Juve, per rifare Anastasi. Anche nei giorni in cui Totò divorava la vita e la gloria con la sua vitalità rara, calciatore allo stato brado, tanto affamato di gol da mangiarsene anche di clamorosi, e comunque mai sazio, si respirava una saccente supponenza nei suoi confronti. Per quella sua lingua imperfetta, che aveva il fiatone fin dalla prima dichiarazione, mentre le sue gambe non la smettevano mai di correre. E le braccia di esultare.

 

Un famoso “ti faccio sparare” che allora in bianconero rivolse al bolognese Poli alla fine di una partita e di un diverbio. Fu messo in croce, Totò, tra l’indignazione di tanti, per quella presunta istigazione e collusione mafiosa, ma quello era in fondo soltanto il suo slang di allora, il gergo di una cultura che aveva respirato, ma mai messo in tasca» (Cesare Fiumi).

 

totò schillaci e barbara lombardo

• Dal 2000 impegnato con la scuola calcio Louis Ribolla, nel 2008 è stato chiamato a deporre come teste dell’accusa nel processo alla cosca mafiosa della Noce, che vedeva coinvolto il socio Eugenio Rizzuto. Non essendosi presentato per due volte, ha subìto un’ammenda di 200 euro. Infine in aula, incalzato dal pm convinto che avesse chiesto l’intervento dell’amico presso la “famiglia” in relazione a una serie di furti nella struttura sportiva, ha negato l’accaduto rischiando l’incriminazione per falsa testimonianza.

 

• Un primo matrimonio con Rita, e due figli (Jessica e Mattia). A giugno 2012 seconde nozze con Barbara. Nel mezzo, la terza figlia (Nicole) da un’altra relazione. «L’unico rammarico che ho è di non essere stato tanto presente come padre, per via di questo lavoro che ti porta in giro per il mondo.

 

totò e rita schillaci

Adesso però, Mattia gestisce una scuola calcio a Sambuca di Sicilia, Jessica è a Milano e Nicole in Svizzera. Proprio per stare con la mia famiglia, ho deciso di non fare l’allenatore, perché voglio godermi la vita. Preferisco fare l’attore, il testimonial di eventi, o andare a Quelli che il calcio piuttosto che stressarmi su una panchina» (a Francesca Capizzi) [www.luciogiordano.wordpress.com 23/2/2013].

 

totò schillaci

• Fu concorrente all’Isola dei famosi (2004), interpretò la parte di un boss nella terza stagione della serie tv Squadra antimafia (2011).

 

• Fumatore, «anche negli anni dell’agonismo» (Laura Anello) [Sta 15/5/2011].

 

• Aveva problemi di capelli: «Così mi sono fatto il trapianto. Cosa c’è di strano? Le donne si rifanno il seno o altro, io i capelli» (Capizzi, cit.).

 

• Visse anche una breve esperienza come consigliere comunale di Forza Italia, a Palermo, nel 2001: «Me lo chiesero alcuni miei amici, non seppi dire di no, anche se io di politica non ne ho mai capito niente e niente ne ho voluto capire. Ricordo due mesi di faticosissima campagna elettorale in paesi e borgate, poi quelle sedute infinite del consiglio comunale dove non si combinava niente. Dopo due mesi gli ho detto: sapete che c’è? Andate tutti affanc…» (Anello, cit.).

totò schillaci e barbara lombardo pechino expressSCHILLACI E BAGGIOtoto schillaci rita schillaci e la storia con lentini

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…