PALLONE SGONFIO - GILA-FIORENTINA, MATRI-JUVE, BORRIELLO-GENOA E SANTON- INTER: È IL MERCATO DEI GRANDI RITORNI - ASTA PER BASELLI (SAMP IN VANTAGGIO) - PALETTA VERSO IL MILAN - IL RECORD DI TRASFERIMENTI È IN INGHILTERRA

gilardino gilardino

Giulio Cardone per “la Repubblica”

 

CHIUDE stasera alle 23 quello che una volta era considerato “il mercato di riparazione” e oggi invece è diventato il festival dei prestiti con diritto (più che obbligo) di riscatto, dei parametri zero, dei tanti nuovi stranieri e della nostalgia. Perché spesso ci si affida “romanticamente” ai (grandi?) ritorni: sono già sei i giocatori rientrati dall’estero in questa sessione, da Cerci a Bocchetti, da Diamanti a Gilardino, da Eto’o e Santon (che l’Inter ha ripreso in extremis dal Newcastle) fino a Diakité, ex Lazio e Fiorentina che non dispiace a Mancini.

 

ljajic borrielloljajic borriello

E poi ci sono le operazioni nostalgia ancora più “struggenti”, quelle di chi torna nel club dove ha già giocato: lo stesso Gila nella Fiorentina, appunto Santon nell’Inter, Antonelli nel Milan — lui che era cresciuto nel vivaio rossonero come il papà Dustin, centravanti-artista della squadra della stella — Borriello nuovamente nel “suo” Genoa (quando gioca lì sembra da nazionale, altrove invece si perde), De Ceglie che rientra alla Juve dal prestito al Parma, forse Cassano all’Inter e di sicuro Matri (oppure Osvaldo) alla Juve. Sono gli affari che rendono felici i giocatori in questione e soprattutto i tifosi, ma meno, molto meno gli allenatori.

 

LE CIFRE DELLA CRISI

alessandro matrialessandro matri

Il mercato della crisi consegna poi un dato interessante che non può sorprendere, visto com’è ridotto il nostro calcio: il saldo tra entrate e uscite è in pareggio quasi perfetto, l’equilibrio della malinconia. Ecco le cifre: 56,05 i milioni di euro spesi (fino a ieri sera) dai club di serie A, 55,20 quelli incassati, quindi le uscite superano le entrate solo per 850mila euro. Inezie. Clamorosa poi la differenza con i maggiori campionati europei, dove girano più soldi e quindi le spese sembrano di un altro pianeta. Il record è dei nababbi della Premier, dove il saldo è di - 58,65 milioni. Al secondo posto la Liga con - 20, subito dopo Francia (-19,57) e Bundesliga (-15,28).

 

IL RECORD DELL’INTER

MATTIA DESTRO MATTIA DESTRO

Che poi, in quanto a quantità di movimenti in questo mercato invernale non ci si può lamentare. Tanti colpi, anche se con le formule imposte da quella mancanza di liquidità che si diceva. È l’Inter il club che ha speso di più, spinta dall’arrivo di Mancini: 32 milioni. Ovviamente si considerano soltanto i trasferimenti a titolo definitivo, soldi versati per i prestiti onerosi e quelli già concordati per i riscatti obbligatori. Il Milan, per esempio, ha speso 700mila euro per Destro, poi dovrà pagare 16 milioni alla Roma solo se deciderà di esercitare il diritto di riscatto.

 

Dopo l’Inter, nella classifica di chi ha speso di più, c’è la Roma con 25,5 milioni, 7 dei quali utilizzati per riscattare Yanga-Mbiwa. Sul gradino più basso del podio si piazza quel vulcano di Ferrero, con 25 milioni investiti per i cartellini di Muriel, Correa e Bonazzoli (il giovane dell’Inter che arriverà a Genova in estate).

Samuel Etoo Samuel Etoo

 

E la Samp non si ferma: dopo il colpo Eto’o, sua l’offerta più alta (5,5 milioni) per Baselli, il talentuoso centrocampista dell’Atalanta al centro di un’asta last minute tutta italiana: partecipano anche Milan (favorito), Inter, Fiorentina e Sassuolo. C’è da considerare che il club blucerchiato ha incassato 7 milioni dal Napoli per Gabbiadini, pagato 14 in tutto da De Laurentiis (che invece Strinic l’ha preso a parametro zero).

 

CUADRADO RE DEL MERCATO

In assoluto, l’affare-monstre di questo mercato porta il nome di Cuadrado. E non parliamo solo d’Italia: l’investimento fatto dal Chelsea, 33 milioni più Salah, è il top in Europa. Merito, diciamo così, del pressing di Mourinho su Abramovich. Medaglia d’argento al City: 32,3 milioni per il centravanti Bony. L’Arsenal si è fermato a 15 per il difensore Gabriel Paulista del Villarreal.

 

CUADRADO CUADRADO

Nella Liga — con il Real di Ancelotti che ha aggiunto alla sua rosa “ galactica” solo Lucas Silva per 13 milioni — l’operazione più costosa è del Valencia: 25 milioni per il centrocampista Enzo Perez. Di un altro club legato al manager Jorge Mendes, il Monaco, il colpo top in Francia: Bernardo Silva (15,75 milioni). Bundesliga invece al ribasso: l’acquisto principale è il centrocampista Kampl, preso dal Borussia Dortmund in crisi per 12 milioni.

 

I NUOVI STRANIERI

In Italia è della Roma l’affare più oneroso: 16 milioni, bonus compresi, per il centravanti Doumbia. Un milione di meno è costato all’Inter lo svizzero Shaqiri. Che è uno dei 24 nuovi stranieri arrivati nel nostro campionato in questa finestra di mercato che oggi a Milano vivrà le ultime, elettriche ore di trattative.

shaqirishaqiri

 

Possono diventare 26 se la Roma riuscirà a chiudere in extremis l’acquisto del difensore Chiriches dal Tottenham (è dura) e la Fiorentina quello di Montoya dal Barcellona. Qualcuno si è già rivelato utile, come Cop del Cagliari, Strinic del Napoli e lo stesso Shaqiri, ma sono eccezioni: la maggioranza al solito è destinata a togliere spazio ai talenti dei nostri vivai. C’è poi chi si è portato avanti con il lavoro, prendendo già giocatori per luglio: l’Inter, per esempio, con Murillo. E poi la Lazio con Hoedt e Morrison, il Milan con Munoz (Paletta invece può arrivare subito in rossonero). E per chi è svincolato, come Cassano, c’è tempo fino al 27 febbraio per trovare un club salvacurriculum.

 

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)