LA LUNGA MARCIA DEL DOPING: SCHWAZER VUOTA IL SACCO MA LA SUA VERSIONE È DIVERSA DA QUELLA DELLA EX FIDANZATA KOSTNER CHE RISCHIA GROSSO - A FINE MESE ARRIVERANNO I DEFERIMENTI DELLA PROCURA ANTIDOPING E CAROLINA È CANDIDATA A FINIRE NELLA LISTA NERA

Andrea Arzilli per il “Corriere della Sera

 

dolore e rammarico per il suo errore alex schwazer ha al suo fianco il conforto della fidanzata carolina kostner e la famiglia e dolore e rammarico per il suo errore alex schwazer ha al suo fianco il conforto della fidanzata carolina kostner e la famiglia e

Qualcosa non quadra. Deve essere stata questa la riflessione dei procuratori antidoping del Coni, Tammaro Maiello e Mario Vigna, durante le quasi sei ore di interrogatorio di Alex Schwazer, oro di Pechino nella 50 km di marcia, squalificato per doping per tre anni e mezzo.

 

È che nel corso delle 110 domande formulate ieri dagli inquirenti è emersa un’altra versione rispetto a quella a suo tempo fornita da Carolina Kostner, pattinatrice di grido ed ex fidanzata, sull’ormai famoso 29 luglio 2012, cioè il giorno del controllo degli ispettori Wada a Oberstdorf.

 

alex schwazer carolina kostner alex schwazer carolina kostner

Storie che non collimano, che fanno avanzare sulla Kostner le ombre della squalifica e che, invece, fanno intravedere al super-collaborativo Schwazer la possibilità di rimettersi in marcia verso Rio 2016 grazie all’eventuale sconto di pena che gli consentirebbe di prepararsi in gare ufficiali. «Interrogatorio fiume? Abbiamo cercato di chiarire tutto, penso che ci siamo riusciti. Rio? Il sogno deve ancora incominciare», così l’ex azzurro all’uscita dalla Procura. 
 

schwazer kostner schwazer kostner

È il codice Wada che prevede sconti anche robusti per chi collabora, un incentivo a combattere il doping. E, in effetti, ieri il marciatore ha collaborato ripercorrendo tutta la sua storia, dalla pressioni subite dai vertici dello sport, al rapporto con Carolina, fino al blitz in Turchia per comprare le fiale illecite. Fornendo dettagli e facendo nomi su nomi: marciatori stranieri e ciclisti italiani, tutti «omissis» ma tutti collegati a Michele Ferrari, medico dello sport inibito a vita per pratiche dopanti. 
 

ALEX SCHWAZER CAROLINA KOSTNER ALEX SCHWAZER CAROLINA KOSTNER

La squalifica in atto e il confronto con l’interrogatorio pregresso (fu quasi scena muta) fanno ora di Schwazer un soggetto più che credibile per gli inquirenti, certamente più attendibile della Kostner, già ascoltata e a rischio squalifica per complicità e omessa denuncia, che invece ha molto da perdere, basti pensare che è un pubblico ufficiale (fa parte del corpo di Polizia Penitenziaria). 
 

Il punto è: cosa avrebbe da guadagnare il marciatore a raccontare frottole adesso? Ora che le due procure, quella Antidoping del Coni e quella di Bolzano, indagano gomito a gomito (entro breve si avranno i risultati del test sui campioni di urina ritrovati nella macchina di Schwazer), per gli inquirenti sarà più facile effettuare riscontri e verifiche sull’incrocio delle due deposizioni. Capire cioè chi ha detto il vero e chi il falso.

MICHELE FERRARI MICHELE FERRARI

 

«I giudici devono decidere in modo autonomo, io sono tornato ad allenarmi e quando sarà il momento sarò pronto a rientrare», ha chiuso Schwazer. A fine mese arriveranno i deferimenti, le prime mosse della Procura Antidoping. E Carolina Kostner è candidata a finire nella lista nera. 

 

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