mourinho

ONE MOU SHOW! “QUANDO SEI SENZA BIGLIETTO E VUOI VEDERE LA PARTITA” – MOURINHO SCATENATO IN TRIBUNA DOPO L’ESPULSIONE IN ROMA-NAPOLI (VIDEO) - IL NAPOLISTA: “ALTRO CHE BOLLITO. E’ SOLTANTO LA PRESENZA DELLO "SPECIAL ONE" A FAR PENSARE CHE LA ROMA POSSA AMBIRE AL QUARTO POSTO. CON QUALSIASI ALTRO ALLENATORE, QUESTA ROMA SAREBBE DA OTTAVO POSTO” – GRAZIE ALL'EFFETTO MOU, LA ROMA REGISTRA UN ALTRO TUTTO ESAURITO ANCHE PER LA PARTITA CON IL MILAN...

 

Da ilnapolista.it

 

mourinho

Ogni tanto nell’universo dei commentatori social del calcio si fa strada una verità. Gratta gratta, sono sempre le stesse. I termini utilizzati sono identici. Sono quasi sempre declinati al negativo. Stroncare un personaggio famoso evidentemente regala una particolare forma di godimento, come se in quel momento nell’animo dell’anonimo stroncatore si facesse largo l’illusione di poter contribuire alla distruzione di colui il quale ce l’ha fatta nella vita e vive più o meno soddisfatto (al contrario dello stroncatore).

 

Questi tsunami social – contraddistinti da dilettantismo, pressapochismo, ignoranza delle circostanze e del tema di cui si parla – sono ciclici. Da qualche tempo, hanno investito José Mourinho. “È bollito”. E lo si dice con la bocca bella piena, che trasuda quella  sensazione di libido che una frase del genere evidentemente suscita. “È bollito”, e in genere viene affiancato da un altro grande classico “sapevo vincere anche io con le squadre che ha avuto lui”. Il che suona ancor più meraviglioso. Sarebbe come dire che tutti noi sull’auto di Verstappen o di Hamilton vinceremmo i gran premi in Formula Uno. Sono frasi dette con assoluta certezza, quasi come se fossero le tavole di Mosè. Ergo: tutti i presidenti di calcio che hanno pagato stipendi ultramilionari a Mourinho, sono idioti.

mourinho

 

Da contraltare a questa vulgata, andrebbe considerata quella uguale e contraria. Ossia la corrente social (di pensiero ci sembra un termine eccessivo) per cui appena una squadra di calcio azzecca in croce tre passaggi di fila, l’allenatore diventa un gigante, un maestro. Da Maurizio Sarri in giù, l’elenco è ormai stracolmo.

 

 

 

Di questo filone non ci occuperemo in questo articolo. Ci limiteremo a sbandierare il vessillo di Mourinho. E diciamo che è solo e soltanto la presenza di Mourinho a far pensare che la Roma, la rosa della Roma, possa ambire ad arrivare tra le prime quattro in campionato. Con qualsiasi altro allenatore in panchina, la Roma sarebbe da ottavo posto. Non a caso, giustamente, lui ricorda quasi a ogni conferenza stampa che nelle ultime due stagioni sono arrivati quinti e settimi. È vero, ha ragione. Gli stessi piazzamenti – invertiti – del Napoli di Gattuso, tra l’altro.

jose mourinho e luciano spalletti

 

Tanto per fare un esempio, la Roma è quarta in campionato e la Lazio è ottava. Eppure Mourinho è stato quasi crocifisso. Lui, da grandissimo showman, ieri ha trovato un modo formidabile per metterlo in evidenza. In conferenza stampa, ha fatto finta di non ricordare la posizione in classifica della Roma. «Siamo quinti, sesti?» ha detto rivolgendosi all’uomo comunicazione che ha prontamente risposto: «Quarti, siamo quarti».

 

jose mourinho e luciano spalletti 2

Bisognerà prendere in seria considerazione l’ipotesi che Mourinho in Norvegia non ha sbagliato niente. Certo hanno rimediato una figuraccia che resterà nella storia della Roma. Ma, attenzione, Mourinho in Norvegia ha creato un punto di rottura. Sono i punti di rottura a determinare il tuo futuro. Puoi arenarti, saltare in aria, naufragare. Ma allora, in quel caso, vuol dire che margini di crescita non ce ne sarebbero stati in ogni caso. Oppure fai comprendere a tutti, a tutti (società, calciatori, tifosi, giocatori) che il problema c’è ed è reale. Metti tutti di fronte alla realtà. Perché è così che si acquisisce consapevolezza. E aggiungiamo che lui di quella trasferta ha spiegato ogni passaggio logico che lo ha portato a quelle scelte. Ogni passaggio logico.

 

jose mourinho 4

Mourinho ha gestito sapientemente il prima, il durante e il dopo. Anzi più che sapientemente, in maniera eccellente. Chi nella vita fa altro, e infatti porta a casa stipendi con tanti zeri rispetto a Mourinho, si è riempito la bocca di frasi fatte come “si è messo contro lo spogliatoio”, “sono bravi tutti a fare così” e via dicendo. Il risultato è stato che domenica la Roma ha giocato una signora partita contro il Napoli, ha saputo soffrire quando c’è stato da soffrire, ma ha saputo anche rendersi pericolosa. Tutto è sembrata ieri la Roma tranne che non fosse una squadra solida, compatta e pronta a giocare alla morte.

jose mourinho 3

 

Mourinho ieri è stato espulso, si è fatto espellere. Lo ha fatto deliberatamente, a nostro avviso. Sapeva di dover trasmettere quello stato d’animo ai suoi giocatori. Doveva trasmettere ai propri calciatori l’idea di crederci davvero. E lo ha fatto.

 

En passant, diciamo che Mourinho non ha mai concesso quaranta metri di campo a Osimhen. Non lo avrebbe fatto nemmeno sotto tortura. Perché Mourinho – vivaddio – se ne impippa dell’altezza del baricentro. È vecchia scuola, resta legato a quell’orpello del risultato.

 

jose mourinho 2

In conferenza ha rilasciato una dichiarazione che non può non aver colpito i tifosi della Roma: «Loro erano al top della forma, della condizione, dell’entusiasmo, venivano da otto vittorie consecutive; noi venivamo da due sconfitte, di cui una in Norvegia per 6-1, con tanti problemi, e abbiamo pareggiato». Una frase che sembra buttata lì, facile facile. Una fotografia che in tanti, a Roma, hanno incorniciato nella stanza.

 

jose mourinho 6

Mourinho è manna per il calcio italiano. Ogni suo gesto, ogni sua parola, non sono mai superficiali, buttati lì tanto per dire o fare qualcosa. Ha gestito una burrasca come neanche Achab. E, attenzione, aveva vinto già prima del fischio d’inizio. Perché portare 50mila tifosi allo stadio dopo aver perso 6-1 contro il Bodoe-Glimt è un’impresa che rende il valore della figura di Mourinho.

 

jose mourinho 5

Voi chiamatelo pure bollito, nel professionismo è e sarà sempre la busta paga a stendere la classifica del valore delle persone.

 

post scriptum

 

Le sue parole a insigne: “sei pesante, ti lamenti sempre, pensa a giocare” sono un ritratto insuperabile.

mourinho spalletti foto mezzelani gmt051jose mourinho 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...