PICCOLA POSTA - A QUANDO IL VELENO CONTRO LA CANTONI? - I SOLDI A BONOLIS - VIDEO QUATTROCCHI, AGENTE SEGRETO - SILVIO E L'IPOTESI FIAT - CLASSIFICHE "DIPIÙ" - "L'UNITA'" DEL TG3 - STEFY A "BALLARÒ".
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Ciao Dago, com'è che nessuno dei simpatici fascistucoli che infestano il tuo sito non ha ancora scagliato i suoi livorosi strali contro Clementina Cantoni? So che in genere l'iter è pseudo solidarietà ipocrita durante la prigionia e veleno subito dopo la liberazione, però per una volta potreste sorprendermi. La stronza se ne poteva stare a casa sua, potevamo lasciarla marcire dai suoi amati terroristi, coi miei soldi riportano a casa una nullafacente e finanziano il terrorismo, e tutte le altre cose intelligenti che scrivete in occasioni come queste. Certo c'è anche la possibilità che la facciano fuori, ma chissenefrega, in fondo anche un grande giornalista come Feltri scrisse che Baldoni era un coglione e poi Baldoni fu ammazzato. Orsù, portatevi avanti col lavoro e cominciate subito.
Il Barone Rosso
Lettera 2
Bonolisssssssssssssss! Popolo di mentalmente ed intrinsecamente frustrati che gli dà modo di emergere in questo modo. Quando lo vedo, non riuscendo alle volte a eliminarlo subito, nello spot della Lavazza, da anni ripetuto con varianti di assurdo compiacimento alla idiozia dei contenuti ed alla sua mimica di bulletto romano, mi fa ridere sulla dabbenaggine dello sponsor e della audience televisiva che lo sopporta.
Al di la di considerazioni improntate a buon gusto e cultura, io mi domando, appunto, richiamandomi a sopra, come si possa sopportare una macchietta che abbia uno sfacciato accento romanesco e la stolida verve, celebrata e messa in ridicolo da Sordi, del romano doc. Soddisfatto sia passato a Mediaset, così almeno non mi rodo di dover contribuire a pagargli lo stipendio.
cino
Lettera 3
Caro Dago,
ti invio questa notizia trovata in rete. E adesso cosa ci racconteranno? Che era in missione per conto di Dio?
Baluba - www.Baluba.it
Quattrocchi: il video dei suoi ultimi giorni da libero - Toronto - 20 Maggio 2005 - "News Settimanale" pubblica nel numero in edicola immagini tratte da un video inedito (in possesso del settimanale) degli ultimi giorni di vita prima del rapimento di Fabrizio Quattrocchi, l'italiano ucciso il 14 aprile dello scorso anno a Baghdad. Le immagini dimostrerebbero che Fabrizio Quattrocchi non era un mercenario come indicato da più parti ma un agente della Dssa, una agenzia d'intelligence che lavorava per i militari Usa. Il video originale in possesso del settimanale dura più di un'ora.
(corriere canadese)
Lettera 4
Vi siete sbagliati. Non è Berlusconi, ma Sabina Guzzanti truccata da Berlusconi.
Alessandro
Lettera 5
Ciao Dago, il Grana Padano ecc... quello nel Golf club di dove non ricordo più, è stato omaggiato da un servizio-marchetta nel corso del programma marchetta-trash-squallido-deficente "La vita in diretta". E io devo pagare il canone RAI per ingrassare quattro o quattrocento fessi che appaiono in TV?
Sergio
Lettera 6
Qualche tempo fa avevo pizzicato Dipiù con la classifica dei dvd più venduti che metteva in classifica, al primo posto, Gli Incredibili, quando ancora questo DVD non era uscito (per diverse settimane). Ora ho beccato su Dipiù TV n. 16 (23 maggio 2005), a pagina 155, nella classifica dei giochi più venduti Xbox al secondo posto Grand Theft Auto: San Andreas. Anche questo gioco non è ancora uscito.
In fondo, scrive che i dati forniti da www.ibs.it. Andando a cercare il gioco su ibs, ci si imbatte su una pagina in cui dice che è prenotabile. Quindi non è in vendita, lo si prenota.
Mr Reset (http://misterreset.blogspot.com/)
Lettera 7
Caro Dago, con l'acquisto della "Federazione Italiana Automobili di Torino" (definizione di uno speaker di Cfn-Csbc), il Cavaliere dimostrerebbe tutta la sua genialità imprenditoriale. Uscito da Mediaset per arginare le critiche circa il suo conflitto di interessi, si siederebbe direttamente in casa di chi gli ha sempre impedito l'ingresso nei salotti buoni e potrebbe finalmente dar vita al suo progetto della Ferrari "Punto e a capo". Ma soprattutto in un sol colpo diventerebbe pure il datore di lavoro di Monteprezzemolo e padrone della Juve...
Bolso
Lettera 8
Caro Dago, anche dopo la vittoria di Catania Berlusconi rimane guardingo.
Non si fida di nessuno, ed ultimamente è entrato in crisi mistica.
Teme che Fini decida di "baciarlo", e tutte le mattine all'alba scende nel cortile di Palazzo Chigi per ascoltare se il gallo canta: ha paura che Follini, dopo le Europee e le Regionali, lo rinneghi per la terza volta...
Adriano Nardini
Lettera 9
Marchetta ieri durante l'edizione delle 19 del Tg3 al quotidiano l'Unità. La rossa Mariella Venditti (soprannominata la Floriana della sala stampa di Montecitorio) ha allisciato per due minuti Antonio Padellaro che ha avuto modo di presentare a qualche milione di persone la nuova grafica del suo giornale (in realtà non troppo diversa dalla vecchia). E se il Tg1 di Clementone Mimun avesse fatto lo stesso con il Giornale di Maurizio Belpietro, che proprio da questa settimana ha cambiato addirittura il formato, passando al tabloid?
R Benson
Lettera 10
Le escogitano tutte questi radicali: gli astensionisti sono dei furbi che schivano il vis à vis elettorale perché sanno di essere perdenti. Così tentano di far saltare la mosca al naso provocando l'orgoglio di quei cittadini che intendono "votare no" al referendum, astenedosi, per non contribuire alla formazione del "quorum".
Chi non vuol passare per tonto, sa bene cosa obbiettare all'astuto provocatore che si abbandona agli isterismi moralistici (costituzionalisti) in previsione della disfatta dei "sì".
Il discorso dei referendari ad ogni costo - democrazia allo stato puro - sarebbe valido qualora il votare fosse un obbligo erga omnes. In queste condizioni, votando la totalità degli aventi diritto, il confronto fra i "no" e i "sì" sarebbe ad armi pari: che vincesse il migliore.
Il referendum è una scelta che obbliga la collettività, lo Stato, a responsabilità ineludibili: è questo il problema. Può una minoranza imporre delle scelte che non siano state VAGLIATE dalla totalità degli aventi diritto?
Se l'astensionista è il soggetto giuridico che priva il referendum del quorum, è legittima quella scelta? Se "SI' " - senz'alcun dubbio - cos'è questo vociare dei referendari contro coloro che voteranno "no" facendo mancare il quorum?
Celestino
Lettera 11
Caro Dago, siccome oggi è giovedì, per gli enigmi c'è la "settimana enigmistica" a proportene quanti ne vuoi. Dopo il Papa e il Governatore (ante Fazio, s'intende) era l'unica a godere ancora di un qual crisma di "infallibilità". Ma stamane la sorpresa. Alla definizione "il Friedman economista" (pag. 44) ero certo di rispondere con il celebre Milton, capo della scuola di Chicago. E invece no, secondo la "settimana enigmistica" il Friedman "economista" è ALAN! Aspettiamo ansiosi il Nobel a Piero e Alberto Angela.
Claudio C.
Lettera 12
Scoperta l'identità del consigliere politico di Francesco Rutelli: si chiama Branko. Ha indicato al leader DL congiunture astrali sfavorevoli per Silvio Berlusconi e Romano Prodi, molto positive per lui (fonte Dagospia). Il bioritmo lo misura Raffaele Morelli. Maurizio Costanzo caldeggia per il Ministero alle Divinazioni Mina Tempra. Con questi chiari di luna miracoli non se ne fanno (lo conferma International Herald Tribune Europe in edicola: Berlusconi 'miracle' turns into mirage).
Tuo contraltare
Lettera 13
Caro Dago, quando si dice i "punti di vista". Ho visto, come Natalino, la trasmissione Ballarò e l'impressione che ho avuta della Prestigiacomo è identica, assolutamente identica, a quella che ebbi quando, in un'altra occasione vidi all'opera la Melandri al cospetto del ministro Moratti. L'assoluta impreparazione delle due belle e gentili signore, è risultata lampante. A dimostrazione del fatto che non tutti quelli bravi stanno a sinistra, la Melandri offrì uno spettacolo di approssimazione, quanto alla conoscenza dei problemi, addirittura imbarazzante e la Moratti, che è tutto meno che stupida, la massacrò.
Prestigiacomo ha fatto appunto la figura di una "goccia di miele", dolce, carina, ma non in grado di reggere un confronto con persone del calibro di Fassino e Pezzotta. Tra l'altro, poverina, non l'aiuta nemmeno il tono della sua voce monotona. I contenuti dei suoi interventi sono stati da liceale che ha imparato la lezione a memoria. E poi, si vede lontano un miglio che è la classica signora di buona famiglia (buona perché ricca) che pretende rispetto "a prescindere", infatti quando si è maggiormente irritata? Quando Fassino le ha sonoramente rifilato un metaforico ceffone, a proposito della sua arroganza, ricordandole che il mondo è più grande della sua testa.
Insomma, la politica italiana senza le Melandri, Prestigiacomo, Mussolini, non perderebbe nulla, a parte la bellezza, almeno per queste tre. Mi sono sempre chiesto perché mai delle persone magari gradevoli nel privato, forse capaci di fare l'ingegnere o l'avvocato o l'imprenditore o la maestra d'asilo, debbano necessariamente occuparsi della cosa pubblica non essendone capaci.
Franco Due
Lettera 14
Caro Dago, come un disco rotto (anzi come un CD rotto del Pool di Milano) Fassino e Prodi chiedono, a nome dell'Estrema Un(z)ione che si facciano i conti e che si pubblichino le vere cifre del dissesto economico del Paese. E facciamoli 'sti cazzo di conti (via con carta penna e calcolatrice. N.B. Cifre esposte in lire, che con l'euro raddoppiano). Premessa : ammesso e non concesso che nelle operazioni che seguono non ci siano stati dolo, colpa e/o tangenti.
1) 600 miliardi perduti nell'affare (per Milosevic) Telekom Serbia.
2) 300 milardi (e non è finita) di spese per i processi politici e conclusisi con assoluzione piena degli imputati.
3) 20 miliardi circa di riscatti per le due Mona e per la Sgrena.
4) 68 miliardi che il governo ulivista erogò a Tanzi, sottraendoli alle medie e piccole aziende cui la legge li destinava e poi spariti nel buco nero di Parmalat. Su questo i PM sono in sonno, come satira e sindacati nel quinquennio ulivista.
5) 5.000 miliardi regalati a Fiat per rottamazione.
6) 1000 miliardi di differenza per la svendita a Fiat dell'Alfa Romeo, quando la Ford ne offriva 2000. Colpo ritentato con la Sme, ma fortunatamente sventato da Bettino e Silvio (che solo per questo andrebbero beatificati) che sarebbe costato altri 2000 miliardi circa.
7) Cifra tot: per doppie pensioni a sindacalisti e funzionari di partito.
8) Cifra tot: di finanziamento ai giornali (soprattutto di partito), per natura e per logica mai imparziali, che, quindi si configura come un finanziamento alla menzogna.
P.S. Non che alcuni giornali cosiddetti indipendenti siano, quanto a faziosità, da meno.
9) Cifra tot: per acquisto di telescriventi non funzionanti per le poste dalla Olivetti e rottamazione ad hoc a favore della stessa per i registratori di cassa.
10) Cifra tot (elevatissima) in un unico capiente calderone : costo delle pensioni baby (frutto del compromesso storico); sprechi sanità e altri comparti; enti inutili, consulenze inutili, lotta al terrorismo, cassa integrazione a go-go, evasione fiscale e lavoro nero, rottamazioni varie, assistenzialismo a fancazzisti, falsi invalidi, Centri sociali eccetera.
11) Cifra tot (incalcolabile) di soldi sottratti a cittadini ingenui e/o imprudenti (ma anche dormienti) da Amato (prelievo dai conti correnti del 6 per 1000); scandali finanziari Parmalat, Cirio, Coop Argenta, Bond Argentini, Eurotassa parzialmente restituita, Centrale latte di Roma eccetera..
12) Si tenga presente che la cifra costituente l'intero malloppo di Tangentopoli, per la quale si decapitarono 5 partiti, fu di circa 200 miliardi. E si consideri inoltre che per tutte le cifre sottratte, distratte, contorte, donate, condonate, bidonate eccetera, il Cavaliere non c'entra in nessunissimo modo, se non per il già detto salvataggio di circa 2000 miliardi dell'affare (per De Benedetti) Sme.
Natalino Russo Seminara
Dagospia 20 Maggio 2005
Lettera 1
Ciao Dago, com'è che nessuno dei simpatici fascistucoli che infestano il tuo sito non ha ancora scagliato i suoi livorosi strali contro Clementina Cantoni? So che in genere l'iter è pseudo solidarietà ipocrita durante la prigionia e veleno subito dopo la liberazione, però per una volta potreste sorprendermi. La stronza se ne poteva stare a casa sua, potevamo lasciarla marcire dai suoi amati terroristi, coi miei soldi riportano a casa una nullafacente e finanziano il terrorismo, e tutte le altre cose intelligenti che scrivete in occasioni come queste. Certo c'è anche la possibilità che la facciano fuori, ma chissenefrega, in fondo anche un grande giornalista come Feltri scrisse che Baldoni era un coglione e poi Baldoni fu ammazzato. Orsù, portatevi avanti col lavoro e cominciate subito.
Il Barone Rosso
Lettera 2
Bonolisssssssssssssss! Popolo di mentalmente ed intrinsecamente frustrati che gli dà modo di emergere in questo modo. Quando lo vedo, non riuscendo alle volte a eliminarlo subito, nello spot della Lavazza, da anni ripetuto con varianti di assurdo compiacimento alla idiozia dei contenuti ed alla sua mimica di bulletto romano, mi fa ridere sulla dabbenaggine dello sponsor e della audience televisiva che lo sopporta.
Al di la di considerazioni improntate a buon gusto e cultura, io mi domando, appunto, richiamandomi a sopra, come si possa sopportare una macchietta che abbia uno sfacciato accento romanesco e la stolida verve, celebrata e messa in ridicolo da Sordi, del romano doc. Soddisfatto sia passato a Mediaset, così almeno non mi rodo di dover contribuire a pagargli lo stipendio.
cino
Lettera 3
Caro Dago,
ti invio questa notizia trovata in rete. E adesso cosa ci racconteranno? Che era in missione per conto di Dio?
Baluba - www.Baluba.it
Quattrocchi: il video dei suoi ultimi giorni da libero - Toronto - 20 Maggio 2005 - "News Settimanale" pubblica nel numero in edicola immagini tratte da un video inedito (in possesso del settimanale) degli ultimi giorni di vita prima del rapimento di Fabrizio Quattrocchi, l'italiano ucciso il 14 aprile dello scorso anno a Baghdad. Le immagini dimostrerebbero che Fabrizio Quattrocchi non era un mercenario come indicato da più parti ma un agente della Dssa, una agenzia d'intelligence che lavorava per i militari Usa. Il video originale in possesso del settimanale dura più di un'ora.
(corriere canadese)
Lettera 4
Vi siete sbagliati. Non è Berlusconi, ma Sabina Guzzanti truccata da Berlusconi.
Alessandro
Lettera 5
Ciao Dago, il Grana Padano ecc... quello nel Golf club di dove non ricordo più, è stato omaggiato da un servizio-marchetta nel corso del programma marchetta-trash-squallido-deficente "La vita in diretta". E io devo pagare il canone RAI per ingrassare quattro o quattrocento fessi che appaiono in TV?
Sergio
Lettera 6
Qualche tempo fa avevo pizzicato Dipiù con la classifica dei dvd più venduti che metteva in classifica, al primo posto, Gli Incredibili, quando ancora questo DVD non era uscito (per diverse settimane). Ora ho beccato su Dipiù TV n. 16 (23 maggio 2005), a pagina 155, nella classifica dei giochi più venduti Xbox al secondo posto Grand Theft Auto: San Andreas. Anche questo gioco non è ancora uscito.
In fondo, scrive che i dati forniti da www.ibs.it. Andando a cercare il gioco su ibs, ci si imbatte su una pagina in cui dice che è prenotabile. Quindi non è in vendita, lo si prenota.
Mr Reset (http://misterreset.blogspot.com/)
Lettera 7
Caro Dago, con l'acquisto della "Federazione Italiana Automobili di Torino" (definizione di uno speaker di Cfn-Csbc), il Cavaliere dimostrerebbe tutta la sua genialità imprenditoriale. Uscito da Mediaset per arginare le critiche circa il suo conflitto di interessi, si siederebbe direttamente in casa di chi gli ha sempre impedito l'ingresso nei salotti buoni e potrebbe finalmente dar vita al suo progetto della Ferrari "Punto e a capo". Ma soprattutto in un sol colpo diventerebbe pure il datore di lavoro di Monteprezzemolo e padrone della Juve...
Bolso
Lettera 8
Caro Dago, anche dopo la vittoria di Catania Berlusconi rimane guardingo.
Non si fida di nessuno, ed ultimamente è entrato in crisi mistica.
Teme che Fini decida di "baciarlo", e tutte le mattine all'alba scende nel cortile di Palazzo Chigi per ascoltare se il gallo canta: ha paura che Follini, dopo le Europee e le Regionali, lo rinneghi per la terza volta...
Adriano Nardini
Lettera 9
Marchetta ieri durante l'edizione delle 19 del Tg3 al quotidiano l'Unità. La rossa Mariella Venditti (soprannominata la Floriana della sala stampa di Montecitorio) ha allisciato per due minuti Antonio Padellaro che ha avuto modo di presentare a qualche milione di persone la nuova grafica del suo giornale (in realtà non troppo diversa dalla vecchia). E se il Tg1 di Clementone Mimun avesse fatto lo stesso con il Giornale di Maurizio Belpietro, che proprio da questa settimana ha cambiato addirittura il formato, passando al tabloid?
R Benson
Lettera 10
Le escogitano tutte questi radicali: gli astensionisti sono dei furbi che schivano il vis à vis elettorale perché sanno di essere perdenti. Così tentano di far saltare la mosca al naso provocando l'orgoglio di quei cittadini che intendono "votare no" al referendum, astenedosi, per non contribuire alla formazione del "quorum".
Chi non vuol passare per tonto, sa bene cosa obbiettare all'astuto provocatore che si abbandona agli isterismi moralistici (costituzionalisti) in previsione della disfatta dei "sì".
Il discorso dei referendari ad ogni costo - democrazia allo stato puro - sarebbe valido qualora il votare fosse un obbligo erga omnes. In queste condizioni, votando la totalità degli aventi diritto, il confronto fra i "no" e i "sì" sarebbe ad armi pari: che vincesse il migliore.
Il referendum è una scelta che obbliga la collettività, lo Stato, a responsabilità ineludibili: è questo il problema. Può una minoranza imporre delle scelte che non siano state VAGLIATE dalla totalità degli aventi diritto?
Se l'astensionista è il soggetto giuridico che priva il referendum del quorum, è legittima quella scelta? Se "SI' " - senz'alcun dubbio - cos'è questo vociare dei referendari contro coloro che voteranno "no" facendo mancare il quorum?
Celestino
Lettera 11
Caro Dago, siccome oggi è giovedì, per gli enigmi c'è la "settimana enigmistica" a proportene quanti ne vuoi. Dopo il Papa e il Governatore (ante Fazio, s'intende) era l'unica a godere ancora di un qual crisma di "infallibilità". Ma stamane la sorpresa. Alla definizione "il Friedman economista" (pag. 44) ero certo di rispondere con il celebre Milton, capo della scuola di Chicago. E invece no, secondo la "settimana enigmistica" il Friedman "economista" è ALAN! Aspettiamo ansiosi il Nobel a Piero e Alberto Angela.
Claudio C.
Lettera 12
Scoperta l'identità del consigliere politico di Francesco Rutelli: si chiama Branko. Ha indicato al leader DL congiunture astrali sfavorevoli per Silvio Berlusconi e Romano Prodi, molto positive per lui (fonte Dagospia). Il bioritmo lo misura Raffaele Morelli. Maurizio Costanzo caldeggia per il Ministero alle Divinazioni Mina Tempra. Con questi chiari di luna miracoli non se ne fanno (lo conferma International Herald Tribune Europe in edicola: Berlusconi 'miracle' turns into mirage).
Tuo contraltare
Lettera 13
Caro Dago, quando si dice i "punti di vista". Ho visto, come Natalino, la trasmissione Ballarò e l'impressione che ho avuta della Prestigiacomo è identica, assolutamente identica, a quella che ebbi quando, in un'altra occasione vidi all'opera la Melandri al cospetto del ministro Moratti. L'assoluta impreparazione delle due belle e gentili signore, è risultata lampante. A dimostrazione del fatto che non tutti quelli bravi stanno a sinistra, la Melandri offrì uno spettacolo di approssimazione, quanto alla conoscenza dei problemi, addirittura imbarazzante e la Moratti, che è tutto meno che stupida, la massacrò.
Prestigiacomo ha fatto appunto la figura di una "goccia di miele", dolce, carina, ma non in grado di reggere un confronto con persone del calibro di Fassino e Pezzotta. Tra l'altro, poverina, non l'aiuta nemmeno il tono della sua voce monotona. I contenuti dei suoi interventi sono stati da liceale che ha imparato la lezione a memoria. E poi, si vede lontano un miglio che è la classica signora di buona famiglia (buona perché ricca) che pretende rispetto "a prescindere", infatti quando si è maggiormente irritata? Quando Fassino le ha sonoramente rifilato un metaforico ceffone, a proposito della sua arroganza, ricordandole che il mondo è più grande della sua testa.
Insomma, la politica italiana senza le Melandri, Prestigiacomo, Mussolini, non perderebbe nulla, a parte la bellezza, almeno per queste tre. Mi sono sempre chiesto perché mai delle persone magari gradevoli nel privato, forse capaci di fare l'ingegnere o l'avvocato o l'imprenditore o la maestra d'asilo, debbano necessariamente occuparsi della cosa pubblica non essendone capaci.
Franco Due
Lettera 14
Caro Dago, come un disco rotto (anzi come un CD rotto del Pool di Milano) Fassino e Prodi chiedono, a nome dell'Estrema Un(z)ione che si facciano i conti e che si pubblichino le vere cifre del dissesto economico del Paese. E facciamoli 'sti cazzo di conti (via con carta penna e calcolatrice. N.B. Cifre esposte in lire, che con l'euro raddoppiano). Premessa : ammesso e non concesso che nelle operazioni che seguono non ci siano stati dolo, colpa e/o tangenti.
1) 600 miliardi perduti nell'affare (per Milosevic) Telekom Serbia.
2) 300 milardi (e non è finita) di spese per i processi politici e conclusisi con assoluzione piena degli imputati.
3) 20 miliardi circa di riscatti per le due Mona e per la Sgrena.
4) 68 miliardi che il governo ulivista erogò a Tanzi, sottraendoli alle medie e piccole aziende cui la legge li destinava e poi spariti nel buco nero di Parmalat. Su questo i PM sono in sonno, come satira e sindacati nel quinquennio ulivista.
5) 5.000 miliardi regalati a Fiat per rottamazione.
6) 1000 miliardi di differenza per la svendita a Fiat dell'Alfa Romeo, quando la Ford ne offriva 2000. Colpo ritentato con la Sme, ma fortunatamente sventato da Bettino e Silvio (che solo per questo andrebbero beatificati) che sarebbe costato altri 2000 miliardi circa.
7) Cifra tot: per doppie pensioni a sindacalisti e funzionari di partito.
8) Cifra tot: di finanziamento ai giornali (soprattutto di partito), per natura e per logica mai imparziali, che, quindi si configura come un finanziamento alla menzogna.
P.S. Non che alcuni giornali cosiddetti indipendenti siano, quanto a faziosità, da meno.
9) Cifra tot: per acquisto di telescriventi non funzionanti per le poste dalla Olivetti e rottamazione ad hoc a favore della stessa per i registratori di cassa.
10) Cifra tot (elevatissima) in un unico capiente calderone : costo delle pensioni baby (frutto del compromesso storico); sprechi sanità e altri comparti; enti inutili, consulenze inutili, lotta al terrorismo, cassa integrazione a go-go, evasione fiscale e lavoro nero, rottamazioni varie, assistenzialismo a fancazzisti, falsi invalidi, Centri sociali eccetera.
11) Cifra tot (incalcolabile) di soldi sottratti a cittadini ingenui e/o imprudenti (ma anche dormienti) da Amato (prelievo dai conti correnti del 6 per 1000); scandali finanziari Parmalat, Cirio, Coop Argenta, Bond Argentini, Eurotassa parzialmente restituita, Centrale latte di Roma eccetera..
12) Si tenga presente che la cifra costituente l'intero malloppo di Tangentopoli, per la quale si decapitarono 5 partiti, fu di circa 200 miliardi. E si consideri inoltre che per tutte le cifre sottratte, distratte, contorte, donate, condonate, bidonate eccetera, il Cavaliere non c'entra in nessunissimo modo, se non per il già detto salvataggio di circa 2000 miliardi dell'affare (per De Benedetti) Sme.
Natalino Russo Seminara
Dagospia 20 Maggio 2005