ROSSI, BASTA CONFONDERE TELECOM E INTERCETTAZIONI - QUANDO LA TASSA CAMBIA (SOLO) DI NOME - SALTA LA PROROGA DEL CONTRIBUTO DI 10 MILIONI DI EURO PER RADIO RADICALE - DE MITA: E' FINITA L'EPOCA IMPERIALE DI RUTELLI - LA FACCIA TROPPO BEATA DI PRODI - SIRC

1 - ROSSI, BASTA CONFONDERE TELECOM E INTERCETTAZIONI
(MF-DJ)
-"E' stata fatta una diffida da Telecom I. ai mezzi di stampa che fanno una confusione che deve finalmente finire". Cosi' il presidente di Telecom I., Guido Rossi, ha commentato l'audizione al Copaco, durante la quale i vertici del gruppo hanno riferito sul recente caso di dossieraggio illegale.
"Abbiamo spiegato con tranquillita' - ha detto Rossi - che il problema delle intercettazioni con Telecom I. non centra. Telecom I. - ha concluso - non puo' intercettare, legalmente o illegalmente".

2 - L'AUDIZIONE AL COPACO DI GUIDO ROSSI
(MF-DJ) - "Abbiamo preso atto con soddisfazione dell'impegno alla trasparenza assunto dal nuovo vertice di Telecom Italia". Lo ha dichiarato il senatore dei Ds, Massimo Brutti, commentando l'audizione del presidente di Telecom Italia, Guido Rossi, al Copaco.
In merito alle finalita' delle audizioni sulle intercettazioni che si svolgono oggi, Brutti ha spiegato che il Copaco sta "cercando di capire cosa e' accaduto, in particolare i rapporti tra la sicurezza Telecom, le agenzie di investigazione e l'intelligence".
Il senatore Ds ha poi affrontato in generale il tema delle intercettazioni, dicendosi contrario a "ogni ipotesi di compressione del potere di indagine e dell'uso di questo strumento", ma ha chiarito che
"il sistema dovrebbe essere piu' blindato, soprattutto per la tutela dei terzi" e nella conservazione dei tabulati di traffico.

3 - QUANDO LA TASSA CAMBIA (SOLO) DI NOME
Da Il Sole 24 Ore - Tassa di successione o imposta di registro, questo è il dilemma. Ma è un dilemma che riguarda soltanto il lessico. La sinistra radicale voleva reintrodurre la tassa di successione con la Finanziaria, i moderati dell'Ulivo erano invece contrari.
Così la spinosa questione si è risolta con un'altra ambiguità.
Nella Finanziaria la tassa non c'è.
Poi però nel decreto che accompagna la Finanziaria è spuntata una «imposta di registro» sui beni immobili ereditati. Ma cos'è un'imposta a carico degli eredi se non la tassa di successione?

4 - SALTA LA PROROGA DEL CONTRIBUTO DI 10 MILIONI DI EURO PER RADIO RADICALE
Roberto Zuccolini per il Corriere della Sera -L'annuncio è del portavoce di Prodi Silvio Sircana: dal testo della Finanziaria verrà «stralciato» l'articolo sul finanziamento delle missioni all'estero. Ed è di nuovo polemica all'interno dell'Unione su una materia che già in passato ha fatto fibrillare la coalizione. Perché si parla di argomenti come la presenza dei nostri soldati in Afghanistan. Denuncia Paolo Bonaiuti (Forza Italia): «È l'ennesimo regalo alla sinistra estrema». La notizia arriva mentre muove i primi passi il «tavolo dei volenterosi» tra la Cdl e la maggioranza per cercare un'intesa su alcuni emendamenti alla manovra economica. L'Udc ci crede e il presidente del Senato Franco Marini, dopo l'accordo sulla giustizia, auspica che avvenga lo stesso per la Finanziaria. Ma l'azzurro Tremonti non si fa illusioni: «Prodi dovrà mettere la fiducia perché se passano 5 o 6 cambiamenti di rilievo con il nostro voto è cambiata la maggioranza». Intanto una riunione fiume degli uffici tecnici della Camera decide lo stralcio di oltre 25 fra commi e articoli della Finanziaria: saltano i contributi per il Museo del XXI secolo per la città di Roma, le disposizioni per il divieto di vendita di alcolici ai giovani, alcune promozioni alle Poste, fondi per gli ospedali nel mondo e, soprattutto, la proroga del contributo di 10 milioni di euro per Radio Radicale.

5 - DE MITA: E' FINITA L'EPOCA IMPERIALE DI RUTELLI
Parole e musica di Ciriaco De Mita al Corriere della Sera: «Constato la nascita di nuovi gruppi dirigenti e c'è una frase di Lapo Pistelli che trovo suggestiva, "l'epoca imperiale è finita". Vale per la Margherita ma anche per il nuovo partito. Voglio dire, se è finita l'epoca imperiale di Rutelli, non è che la sostituiamo con l'epoca imperiale di Prodi».

6 - LA FACCIA TROPPO BEATA DI PRODI
Ancora Ciriaco nostro. Alla domanda - Un bilancio dei primi mesi di Prodi -, risponde:
«Lo dissi già quando le apparenze erano serene. Prodi aveva la faccia troppo beata perché percepisse la complessità della situazione».

7 - BERLUSCONI: PRODI NON DURERA' TENIAMOCI PRONTI.
(Agi) - Il Governo Prodi non durera', bisogna tenersi pronti. Silvio Berlusconi, si sarebbe rivolto cosi' agli esponenti di Forza Italia riuniti ieri sera a cena in un hotel della capitale. Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari 'azzurre', l'ex premier non ha mai toccato il tasto di una richiesta di elezioni anticipate, ma ha piu' volte sottolineato le divergenze e le divisioni interne alla maggioranza di governo, non ultimo il caso ancora fresco di cronaca della polemica in Senato sul ddl Mastella. Le spaccature del centrosinistra, sarebbe stato il ragionamento di Berlusconi, devono essere una ragione in piu' per ricompattare il fronte della Cdl e per mettere il massimo impegno nel confronto politico a partire dal territorio. In questo momento di critiche alla legge Finanziaria, in particolare, avrebbe aggiunto Berlusconi, e' necessario che si tenga conto della posizione delle categorie piu' colpite dalla manovra: dagli artigiani ai professionisti.

Ma rispetto ad una manifestazione di piazza contro la manovra, Berlusconi avrebbe ammorbidito ulteriormente la sua posizione rispetto a quanto detto ai cronisti nel pomeriggio di ieri. Tenere una linea di opposizione ferma in Parlamento e di dialogo con settori della maggioranza piu' scontenti delle misure, soprattutto fiscali, della Finanziaria. Ma quanto alla piazza, avrebbe aggiunto l'ex presidente del Consiglio, dovrebbe essere una ultima ratio, perche' non e' nelle corde dei moderati brandire le piazze, mentre la sinistra utilizza i cortei come momento abituale di protesta politica. Dunque, e' il ragionamento dell'ex premier, decidere di manifestare potrebbe essere addirittura controproducente, perche' potrebbe ricompattare la maggioranza diventando un boomerang e perfino rivelarsi un flop per il centrodestra. La risposta pero', avrebbe ancora spiegato Berlusconi ai suoi, verra' direttamente dal paese. Da quella meta' di italiani che non ha votato per la sinistra e che anche se ha votato per loro adesso si sta pentendo, perche' i sondaggi (quelli veri e non quelli dei sondaggisti di sinistra") danno non solo la Cdl in vantaggio sei punti sopra l'Unione, ma addirittura fanno registrare un balzo di FI fino quasi al 28%.



8 - GESUITI: BERLUSCONI INADEGUATO, CASINI FA BENE.
(Agi) - 'L'Udc e' il partito che con maggiore sensibilita' vive l'inadeguatezza attuale della linea politica dettata da Silvio Berlusconi'. Lo scrive la Civilta' Cattolica, per la quale dall'ex premier sarebbe lecito attendersi 'un esame maggiormente autocritico delle realizzazioni del passato Governo: questo - sottolinea la rivista - chiedono gli elettori che, evidentemente, non sono rimasti tutti contenti se hanno mandato all'opposizione chi li ha governati per cinque anni'. E mentre An 'e' convinta che esista una destra diffusa piu' consistente della percentuale elettorale del partito' (ma per i gesuti potrebbe intercettarla solo 'se riesce a trasformarsi in una moderna compagine conservatrice'), a Casini tocca la palma del leader piu' coerente e' avveduto dell'opposizione. 'L'Udc - rileva infatti la nota a firma del vice direttore padre Michele Simone - rimane fedele al proprio ruolo di opposizione al centro-sinistra ma avverte i messaggi che giungono dall'elettorato, il quale ha impressione che il 'muro contro muro tra le due coalizioni sia una strada senza uscita'. Per questo, spiega Civilta' Cattolica, il partito di Casini 'alterna momenti di critica vivace e decisa al Governo (affidata prevalentemente a Giovanardi) ad atteggiamenti di critica costruttiva'. Una 'situazione ambivalente' che, per i gesuiti, 'non potra' durare all'infinito'. Infatti, conclude la nota, 'nel prosieguo della legislatura il Paese avra' bisogno di un'opposizione di centro-destra moderna e intraprendente che sappia incalzare con la propria iniziativa programmatica l'azione del Governo'.

9 - TREU: TFR DEVE ESSERE MISURA TEMPORANEA.
(Asca) - ''In una situazione di grande ristrettezza si e' ritenuto di fare una misura che mi auguro sia temporanea e duri solo un anno. Un prelievo straordinario motivato dal fatto che la coperta e' stretta e bisogna realizzare una serie di cose necessarie, tra cui le infrastrutture''. Lo ha detto oggi a 'RaiUtile' il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Tiziano Treu (Margherita), a proposito della destinazione del 50 per cento del Tfr inoptato all'Inps, come previsto dalla Finanziaria. ''E' chiaro -ha proseguito Treu- che e' una deroga rispetto al sistema sulla previdenza complementare che avevamo immaginato e concordato anche con le parti sociali. Se si tratta di una misura temporanea e di emergenza e' piu' difendibile anche in sede europea. In ogni caso abbiamo fatto le opportune verifiche e non credo che sara' bocciata''. Treu ha poi aggiunto un commento sul prelievo del 3 per cento sulle pensioni d'oro: ''Visto che e' stata rinviata la riforma delle pensioni, si poteva rimandare sia questa misura sia l'aumento dei contributi agli autonomi''.

10 - DAMIANO: PROPORRO' CORREZIONI NEL CAPITOLO OCCUPAZIONE.
(Adnkronos) - ''Fermo restando i saldi e l'impianto della manovra, proporro' correzioni per quanto riguarda il capitolo occupazione''. Il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, si prepara ad elaborare emendamenti per integrare gli aspetti della manovra 2007 che riguardano il sostegno all'occupazione. ''Riscontro l'esigenza di avere interventi sui centri per l'impiego, nuove tutele per i disabili e gli invalidi del lavoro e adeguate coperture per i lavoratori socialmente utili'', argomenta il ministro.

11 - MONTEZEMOLO: SERVE IL CORAGGIO DELLE SCELTE.
(Asca) - ''Se pensiamo solo a temi di breve periodo, se pensiamo che un vestito gia' liso si possa aggiustare solo con le toppe, e senza riforme, pagheremo care tra 10-15 anni le non scelte di oggi''. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo intervenendo al Comitato Leonardo, mentre e' in corso la battaglia parlamentare sulla finanziaria. ''Serve - ha aggiunto - il coraggio delle scelte''.

12 - BERSANI: RASSICURANTE SCELTA DI NON SCORPORARE RETE.
(Asca) - ''Notiamo con piacere che si e' deciso di non vendere e non scorporare la rete. Un'impostazione di questo genere credo sia gia' un'attestazione rassicurante''. Lo ha affermato il ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, in merito al caso Telecom Italia, sottolineando che il futuro della compagnia ''e' nelle mani degli azionisti e spero anche nelle mani dei lavoratori. Ci aspettiamo che questa grande azienda trovi stabilita' e possa esprimere le proprie potenzialita'''.

13 - SIRCANA: TRONCHETTI A FT? ABBIAMO GIA' DETTO TUTTO.
(Asca) - ''Per quanto ci riguarda riteniamo di aver detto tutto quello che potevamo e dovevamo dire. La nostra versione dei fatti l'abbiamo data e non abbiamo altro da aggiungere''. Risponde cosi' il portavoce di Prodi, Silvio Sircana a chi gli chiede un commento sull'intervista di Tronchetti Provera al quotidiano inglese, in cui l'ex presidente della Telecom dice di aver spiegato al Premier che la societa' 'aveva bisogno di flessibilita' sugli asset, che c'era la possibilita' di vendere parte della rete fissa, parte di Tim, parte di qualcosa'.
''Il Financial Time e' una testata autorevole ma - prosegue Sircana - non e' detto che le testate autorevoli sempre riportino la verita' nei virgolettati''.

14 - GENTILONI SU TELECOM: AVANTI CONVERGENZA PER INTERESSE PAESE.
(Agi) - Sullo "scorporo" di Telecom Italia il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, preferisce non dare giudizi. Ma - a suo avviso - "per certi versi quello della rete potrebbe essere un'occasione per promuovere la qualita' dei servizi e l'equivalenza di accesso. Il resto - ha detto il ministro intervenendo all'apertura di Smau - sono scelte di Telecom Italia. Al Paese credo interessi comunque che in un momento in cui la convergenza va avanti non si facciano passi indietro". Il ministro delle Comunicazioni e' convinto che "dal confronto tra Telecom e l'Autorita' delle Comunicazioni verra' comunque qualcosa di positivo per il riordino delle telecomunicazioni, nel senso di equivalenza di accesso alla rete che e' un principio fondamentale sia per la concorrenza che per la qualita' dei servizi. Naturalmente le norme di revisione della Legge Gasparri incoraggeranno qeusti concetti e noi - ha sottolineato Gentiloni - attraverso la legge dobbiamo incoraggiare l'equilibrio nella competizione e l'equivalenza di accesso alla rete". In questo quadro - per Gentiloni - la ristutturazione di Telecom e lo scorporo previsto "sono decisioni che prenderanno gli azionisti e che riguardano il Cda. Naturalmente il Paese e' interessato al fatto che una infrastruttura cosi' importante come la rete di Telecom e un settore altrettanto importante come la telefonia mobile continuino a svilupparsi come hanno fatto in questi anni e lo facciano naturalmente - ha concluso il Ministro - con l'unitarieta' che la convergenza sempre piu' suggerisce".


Dagospia 05 Ottobre 2006