DA FUSIONE UNICREDIT CON SOC-GEN SINERGIE PER 2,1 MLD - ABN: PARIBAS E BANK OF AMERICA IN CAMPO CON BARCLAYS - CIR: AI FONDI DI MORGAN STANLEY IL 10% DI HSS - CAPITALIA:CEDUTA PARTECIPAZIONE IN FIAT PARI ALLO 0,55% - GERONZI FUORI DA BROMBIL.
1 - GERONZI, PROCEDIMENTO BROMBIL DICHIARATO INAMMISSIBILE
(ASCA) - Il procedimento instaurato da Brombil s.a. arrivato a sentenza a gennaio 2007 e' stato dichiarato inammissibile dal giudice. Il presidente di Capitalia nel corso dell'assemblea ha ricordato i procedimenti giudiziari che hanno coinvolto il gruppo, e in particolare quelli legati ai dissesti Cirio e Parmalat e quelli della Brombil s.a. e Brombil Overseas inc.. ''Per il primo procedimento - ha detto Geronzi nel suo commento ai dati di bilancio - in corso alla sua fase istruttoria al momento, anche sulla scorta di pareri legali, non si e' ritenuto di dover effettuare accantonamenti in quanto la domanda 'attrice' appare infondata sia sotto il profilo processuale che sostanziale. Il procedimento instaurato da Brombil s.a. e' invece arrivato a sentenza nel gennaio 2007: il giudice - ha continuato Geronzi - ha dichiarato inammissibile le domande attore e condannando le attrici al pagamento delle spese legali in favore di Capitalia e Banca di Roma''.
Geronzi ha inoltre ricordato che ''gli esponenti coinvolti nei procedimenti ritengono di aver operato con la massima correttezza e sempre nell'esclusivo interesse della banca e dei suoi azionisti. D'altra parte, come in tutti i gruppi bancari delle stesse dimensioni - ha osservato - ogni decisione di finanziamento e' soggetta a controlli e verifiche collegiali da parte di organi competenti secondo norme regolamentari interne tese a tutelare la correttezza e la trasparenza delle decisioni stesse. In sede di contenzioso civile - ha ricordato - sono in corso alcuni procedimenti, sempre legati ai dissesti Cirio e Parmalat, avverso una o piu' banche del gruppo. Nel corso del 2004 sono state notificate a Capitalia e Banca di Roma 2 atti di citazione, il primo da parte dei commissari della Cirio finanziaria Spa in amministrazione straordinaria, il secondo da parte della Brombil s.a. e Brombil overseas inc.''.
2 - CAPITALIA: A FINE MARZO CEDUTA PARTECIPAZIONE IN FIAT PARI ALLO 0,55%
(ASCA) - ''A fine marzo 2007 Capitalia ha ceduto una tranche ulteriore della partecipazione in Fiat pari allo 0,55% del capitale sociale a un prezzo di 128,6 milioni con una plusvalenza di 77,4 milioni''. E' quanto ha detto il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, nella sua relazione all'assemblea di bilancio. La partecipazione residua ammonta allo 0,29% del capitale ordinario e allo 0,25% dell'intero capitale sociale.
3 - CAPITALIA: ALL'ORDINE DEL GIORNO ANCHE UNA PARTE STRAORDINARIA.
(ASCA) - L'ordine del giorno dell'assemblea del gruppo bancario Capitalia oltre all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006 e alle deliberazioni in materia di acquisto e alienazione di azioni proprie, e nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale, prevede anche una parte straordinaria: l'aumento gratuito del capitale sociale mediante imputazione a capitale di riserve, con aumento del valore nominale delle azioni da 1 euro a euro 1,2 e consequenziale incremento da euro 220 milioni a euro 264 milioni dell'aumento di capitale, come da delega del consiglio di amministrazione.
4 - CIR: AI FONDI DI MORGAN STANLEY IL 10% DI HOLDING SANITA' E SERVIZI...
(ASCA) - Ai fondi di Morgan Stanley il 10% di Holding Sanita' e Servizi (gruppo Cir). Morgan Stanley Real estate Special e Morgan Stanley Principal Investment hanno sottoscritto un aumento di capitale in Holding Sanita' e Servizi per un importo pari a 16,3 milioni di euro, acquisendo complessivamente una partecipazione del 10% nel capitale della societa' controllata dalla Cir. ''Siamo lieti di essere affiancati da una primaria istituzione finanziaria quale Morgan Stanley - commenta l'a.d. della Cir, Rodolfo De Benedetti - nella costruzione di un dinamico ed efficiente gruppo di sanita' privata in Italia.
L'operazione rappresenta un prestigioso riconoscimento ai risultati finora raggiunti e conferma il valore creato da HSS in soli 4 anni di attivita'''. ''Siamo molto soddisfatti del nostro investimento in HSS - afferma Dante Roscini, country manager di Morgan Stanley per l'Italia - visto lo straordinario track record di un management che definirei 'best in class'. Riteniamo il settore sanitario molto interessante e siamo fiduciosi che HSS beneficera' della sua posizione di leader per cogliere le opportunita' derivanti dallo sviluppo del mercato nei prossimi anni''.
5 - ABN AMRO: BNP PARIBAS E BANK OF AMERICA IN CAMPO CON BARCLAYS.
(ASCA) - Bnp Paribas e bank of America scendono in campo nella partita su Abn Amro al fianco di Barclays. E' quanto scrive il Wall Street Journal dopo che ieri secondo indiscrezioni di stampa anche il Bbva avrebbe deciso di sostenere Barclays per fronteggiare il consorzio europeo composto da RBS, Forti e Santander nella corsa all'acquisizione di Abn Amro. Il Wall Street Journal scrive che ancora non c'e' alcun accordo ufficiale tra Barclays ed i potenziali alleati ma i contatti sono iniziati ai massimi livelli in vista di un possibile accordo tra Barclays e Abn Amro.
6 - 'BREAKINGVIEWS': FUTURO INCERTO PER BARCLAYS SE FALLISCE OFFERTA ABN AMRO.
(Adnkronos) - "Che cosa succederebbe a Barclays se dovesse fallire l'accordo con Abn Amro?". E' quanto si chiede sul 'Wall Street Journal' 'Breakingviews', la rubrica diretta dall'ex 'columnist' del 'Financial Times', Hugo Dixon. "La domanda e' al centro dei pensieri dei principali protagonisti della finanza mondiale alla luce dei tentativi del consorzio, dotato di grandi disponibilita' finanziarie, capeggiato da Royal Bank of Scotland. Una cosa che e' risultata chiara dalle trattative della banca inglese con Abn e' che Barclays e' ansiosa di fare un accordo che apporterebbe grandi trasformazioni". "Tuttavia - si legge sulla rubrica - se non riuscira' a portare a casa la sua opzione preferita, Barclays potrebbe mettersi in discussione. L'amministratore delegato John Varley e' molto consapevole di questa eventualita'. Quando lo scorso marzo vennero fuori le indiscrezioni su Abn, prima che RBS e i suoi alleati Santander e Fortis facessero la loro entrata, invio' una nota al suo staff su questo rischio". "Sarete a conoscenza del rischio per Barclays nel caso in cui ci provassimo e non fossimo in grado di chiudere la transazione - ha scritto Varley - ve l'ho detto in precedenza e continuo a credere che rimarremmo indipendenti finche' lo vorremmo".
Stando a 'Breakingviews', saranno gli azionisti a determinare il destino di Barclays. "La domanda allora e' chi possa essere il piu' adatto a muoversi su Barclays, in grado di tentare a sufficienza i suoi proprietari a vendere". "Una rivale britannica come HSBC sarebbe in grado di ottenere i maggiori risparmi di costi e pagare il prezzo piu' alto. Ma le autorita' di regolamentazione britanniche, che hanno bloccato un'operazione anche piu' piccola quando i Lloyds presentarono un'offerta per Abbey National non permetteranno che cio' accada. Quindi, un eventuale accordo con HSBC richiederebbe probabilmente lo 'spin off' delle attivita' 'retail' per passare l'esame, che pero' sarebbe confusa e distruggerebbe probabilmente valore".
"Poche banche europee sono grandi abbastanza per fagocitare Barclays - conclude la rubrica - nel frattempo banche come Unicredit e Bnp Paribas sono focalizzate sull'europa Continentale. Rimangono gli americani. A Citigroup e Jp Morgan potrebbe piacere le attivita' 'consumer finance' ma avrebbero problemi a integare Barclays Capital, la parte 'corporate' e di 'investimet banking', che ha succhiato un terzo degli utili totali della compagnia lo scorso anno". "Sarebbe questo il caso in cui 1 piu' 1 farebbe 1,2", chiosa un top manager di una delle banche di New York.
7 - CSFB: DA IPOTESI FUSIONE UNICREDIT CON SOC-GEN SINERGIE PER 2,1 MLD.
(ASCA) - Una potenziale fusione tra Unicredit e Societe Generale realizzerebbe sinergie per circa 2,1 miliardi di euro nell'arco di tre anni, e farebbe aumentare del 4% l'utile per azione di Unicredit. E' quanto rileva Credit Suisse First Boston in un report indicando che la fusione darebbe vita al primo gruppo bancario europeo con posizioni di assoluta forza nei principali mercati del continente: Francia, Germania e Italia. Il broker poi rileva che le due banche si conoscono molto bene e inoltre il deputy ceo di Societe generale, Philippe Citerne, per molti anni e' stato nel cda di Unicredit.
Csfb inoltre indica che in caso di fusione agli azionisti di Societe Generale andrebbe meno del 50% del nuovo gruppo implicando un rapporto di cambio di 18,8 azioni Unicredit ogni azione Societe Generale con un premio riconosciuto agli azionisti del gruppo francese del 25%. La sfida principale per la fusione, continua il broker, e' il timing. ''Da un lato Soc-Gen e' pronta per una fusione, ma dall'altro riteniamo che Unicredit abbia bisogno di piu' tempo, in quanto deve completare l'integrazione di HVB e Ba-Ca. Tuttavia i rischi di integrazione sarebbero limitati in quanto i business dei due gruppi sono molto complementari''. Il broker conferma il giudizio positivo sulle due banche anche senza fusione. E per Unicredit conferma la raccomandazione Outperform e il target price a 8 euro.
8 - TELEFONICA CEDE AIRWAVE A MACQUARIE PER 2,98 MLD.
(ASCA) - Telefonica conferma la cessione di Airwave alla Guardian Digital Comm. controllata dal gruppo Macquarie per la cifra di 2,982 miliardi di euro. L'operazione sara' finalizzata domani e Telefonica incassera' 2,86 miliardi di euro mentre l'acquirente si accollera' debiti per circa 120 milioni di euro.
Dagospia 19 Aprile 2007
(ASCA) - Il procedimento instaurato da Brombil s.a. arrivato a sentenza a gennaio 2007 e' stato dichiarato inammissibile dal giudice. Il presidente di Capitalia nel corso dell'assemblea ha ricordato i procedimenti giudiziari che hanno coinvolto il gruppo, e in particolare quelli legati ai dissesti Cirio e Parmalat e quelli della Brombil s.a. e Brombil Overseas inc.. ''Per il primo procedimento - ha detto Geronzi nel suo commento ai dati di bilancio - in corso alla sua fase istruttoria al momento, anche sulla scorta di pareri legali, non si e' ritenuto di dover effettuare accantonamenti in quanto la domanda 'attrice' appare infondata sia sotto il profilo processuale che sostanziale. Il procedimento instaurato da Brombil s.a. e' invece arrivato a sentenza nel gennaio 2007: il giudice - ha continuato Geronzi - ha dichiarato inammissibile le domande attore e condannando le attrici al pagamento delle spese legali in favore di Capitalia e Banca di Roma''.
Geronzi ha inoltre ricordato che ''gli esponenti coinvolti nei procedimenti ritengono di aver operato con la massima correttezza e sempre nell'esclusivo interesse della banca e dei suoi azionisti. D'altra parte, come in tutti i gruppi bancari delle stesse dimensioni - ha osservato - ogni decisione di finanziamento e' soggetta a controlli e verifiche collegiali da parte di organi competenti secondo norme regolamentari interne tese a tutelare la correttezza e la trasparenza delle decisioni stesse. In sede di contenzioso civile - ha ricordato - sono in corso alcuni procedimenti, sempre legati ai dissesti Cirio e Parmalat, avverso una o piu' banche del gruppo. Nel corso del 2004 sono state notificate a Capitalia e Banca di Roma 2 atti di citazione, il primo da parte dei commissari della Cirio finanziaria Spa in amministrazione straordinaria, il secondo da parte della Brombil s.a. e Brombil overseas inc.''.
2 - CAPITALIA: A FINE MARZO CEDUTA PARTECIPAZIONE IN FIAT PARI ALLO 0,55%
(ASCA) - ''A fine marzo 2007 Capitalia ha ceduto una tranche ulteriore della partecipazione in Fiat pari allo 0,55% del capitale sociale a un prezzo di 128,6 milioni con una plusvalenza di 77,4 milioni''. E' quanto ha detto il presidente di Capitalia, Cesare Geronzi, nella sua relazione all'assemblea di bilancio. La partecipazione residua ammonta allo 0,29% del capitale ordinario e allo 0,25% dell'intero capitale sociale.
3 - CAPITALIA: ALL'ORDINE DEL GIORNO ANCHE UNA PARTE STRAORDINARIA.
(ASCA) - L'ordine del giorno dell'assemblea del gruppo bancario Capitalia oltre all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2006 e alle deliberazioni in materia di acquisto e alienazione di azioni proprie, e nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale, prevede anche una parte straordinaria: l'aumento gratuito del capitale sociale mediante imputazione a capitale di riserve, con aumento del valore nominale delle azioni da 1 euro a euro 1,2 e consequenziale incremento da euro 220 milioni a euro 264 milioni dell'aumento di capitale, come da delega del consiglio di amministrazione.
4 - CIR: AI FONDI DI MORGAN STANLEY IL 10% DI HOLDING SANITA' E SERVIZI...
(ASCA) - Ai fondi di Morgan Stanley il 10% di Holding Sanita' e Servizi (gruppo Cir). Morgan Stanley Real estate Special e Morgan Stanley Principal Investment hanno sottoscritto un aumento di capitale in Holding Sanita' e Servizi per un importo pari a 16,3 milioni di euro, acquisendo complessivamente una partecipazione del 10% nel capitale della societa' controllata dalla Cir. ''Siamo lieti di essere affiancati da una primaria istituzione finanziaria quale Morgan Stanley - commenta l'a.d. della Cir, Rodolfo De Benedetti - nella costruzione di un dinamico ed efficiente gruppo di sanita' privata in Italia.
L'operazione rappresenta un prestigioso riconoscimento ai risultati finora raggiunti e conferma il valore creato da HSS in soli 4 anni di attivita'''. ''Siamo molto soddisfatti del nostro investimento in HSS - afferma Dante Roscini, country manager di Morgan Stanley per l'Italia - visto lo straordinario track record di un management che definirei 'best in class'. Riteniamo il settore sanitario molto interessante e siamo fiduciosi che HSS beneficera' della sua posizione di leader per cogliere le opportunita' derivanti dallo sviluppo del mercato nei prossimi anni''.
5 - ABN AMRO: BNP PARIBAS E BANK OF AMERICA IN CAMPO CON BARCLAYS.
(ASCA) - Bnp Paribas e bank of America scendono in campo nella partita su Abn Amro al fianco di Barclays. E' quanto scrive il Wall Street Journal dopo che ieri secondo indiscrezioni di stampa anche il Bbva avrebbe deciso di sostenere Barclays per fronteggiare il consorzio europeo composto da RBS, Forti e Santander nella corsa all'acquisizione di Abn Amro. Il Wall Street Journal scrive che ancora non c'e' alcun accordo ufficiale tra Barclays ed i potenziali alleati ma i contatti sono iniziati ai massimi livelli in vista di un possibile accordo tra Barclays e Abn Amro.
6 - 'BREAKINGVIEWS': FUTURO INCERTO PER BARCLAYS SE FALLISCE OFFERTA ABN AMRO.
(Adnkronos) - "Che cosa succederebbe a Barclays se dovesse fallire l'accordo con Abn Amro?". E' quanto si chiede sul 'Wall Street Journal' 'Breakingviews', la rubrica diretta dall'ex 'columnist' del 'Financial Times', Hugo Dixon. "La domanda e' al centro dei pensieri dei principali protagonisti della finanza mondiale alla luce dei tentativi del consorzio, dotato di grandi disponibilita' finanziarie, capeggiato da Royal Bank of Scotland. Una cosa che e' risultata chiara dalle trattative della banca inglese con Abn e' che Barclays e' ansiosa di fare un accordo che apporterebbe grandi trasformazioni". "Tuttavia - si legge sulla rubrica - se non riuscira' a portare a casa la sua opzione preferita, Barclays potrebbe mettersi in discussione. L'amministratore delegato John Varley e' molto consapevole di questa eventualita'. Quando lo scorso marzo vennero fuori le indiscrezioni su Abn, prima che RBS e i suoi alleati Santander e Fortis facessero la loro entrata, invio' una nota al suo staff su questo rischio". "Sarete a conoscenza del rischio per Barclays nel caso in cui ci provassimo e non fossimo in grado di chiudere la transazione - ha scritto Varley - ve l'ho detto in precedenza e continuo a credere che rimarremmo indipendenti finche' lo vorremmo".
Stando a 'Breakingviews', saranno gli azionisti a determinare il destino di Barclays. "La domanda allora e' chi possa essere il piu' adatto a muoversi su Barclays, in grado di tentare a sufficienza i suoi proprietari a vendere". "Una rivale britannica come HSBC sarebbe in grado di ottenere i maggiori risparmi di costi e pagare il prezzo piu' alto. Ma le autorita' di regolamentazione britanniche, che hanno bloccato un'operazione anche piu' piccola quando i Lloyds presentarono un'offerta per Abbey National non permetteranno che cio' accada. Quindi, un eventuale accordo con HSBC richiederebbe probabilmente lo 'spin off' delle attivita' 'retail' per passare l'esame, che pero' sarebbe confusa e distruggerebbe probabilmente valore".
"Poche banche europee sono grandi abbastanza per fagocitare Barclays - conclude la rubrica - nel frattempo banche come Unicredit e Bnp Paribas sono focalizzate sull'europa Continentale. Rimangono gli americani. A Citigroup e Jp Morgan potrebbe piacere le attivita' 'consumer finance' ma avrebbero problemi a integare Barclays Capital, la parte 'corporate' e di 'investimet banking', che ha succhiato un terzo degli utili totali della compagnia lo scorso anno". "Sarebbe questo il caso in cui 1 piu' 1 farebbe 1,2", chiosa un top manager di una delle banche di New York.
7 - CSFB: DA IPOTESI FUSIONE UNICREDIT CON SOC-GEN SINERGIE PER 2,1 MLD.
(ASCA) - Una potenziale fusione tra Unicredit e Societe Generale realizzerebbe sinergie per circa 2,1 miliardi di euro nell'arco di tre anni, e farebbe aumentare del 4% l'utile per azione di Unicredit. E' quanto rileva Credit Suisse First Boston in un report indicando che la fusione darebbe vita al primo gruppo bancario europeo con posizioni di assoluta forza nei principali mercati del continente: Francia, Germania e Italia. Il broker poi rileva che le due banche si conoscono molto bene e inoltre il deputy ceo di Societe generale, Philippe Citerne, per molti anni e' stato nel cda di Unicredit.
Csfb inoltre indica che in caso di fusione agli azionisti di Societe Generale andrebbe meno del 50% del nuovo gruppo implicando un rapporto di cambio di 18,8 azioni Unicredit ogni azione Societe Generale con un premio riconosciuto agli azionisti del gruppo francese del 25%. La sfida principale per la fusione, continua il broker, e' il timing. ''Da un lato Soc-Gen e' pronta per una fusione, ma dall'altro riteniamo che Unicredit abbia bisogno di piu' tempo, in quanto deve completare l'integrazione di HVB e Ba-Ca. Tuttavia i rischi di integrazione sarebbero limitati in quanto i business dei due gruppi sono molto complementari''. Il broker conferma il giudizio positivo sulle due banche anche senza fusione. E per Unicredit conferma la raccomandazione Outperform e il target price a 8 euro.
8 - TELEFONICA CEDE AIRWAVE A MACQUARIE PER 2,98 MLD.
(ASCA) - Telefonica conferma la cessione di Airwave alla Guardian Digital Comm. controllata dal gruppo Macquarie per la cifra di 2,982 miliardi di euro. L'operazione sara' finalizzata domani e Telefonica incassera' 2,86 miliardi di euro mentre l'acquirente si accollera' debiti per circa 120 milioni di euro.
Dagospia 19 Aprile 2007