LA TOPOLONA FA DIMENTICARE IL CIARRA (CHE RINGRAZIA) - IL SAN CARLO UNISCE SILVIO E BASSOLINO - FUKSAS PAPISTA - SCALFARI E I PENSIERI ALLA PUTTANESCA - TRENTINO: MISSIONE IN ROMANIA PER CONOSCERE I ROM.

Pierre de Nolac per "Italia Oggi"

1 - MISS PARLAMENTO FA DIMENTICARE CIARRA.
Le cronache del gossip e le pagine dedicate alla politica dei maggiori quotidiani nazionali stanno rendendo felice Giuseppe Ciarrapico. Sì, perché il neo parlamentare del Pdl, dal Senato, sta godendo guardando la quantità di articoli riservati alle «miss Montecitorio», ovvero le deputate più giovani che vengono riprese dai teleobiettivi mentre scambiano bigliettini con il premier. Già, perché così nessuno si occupa di Ciarrapico, della sua presenza ingombrante e rumorosa nei palazzi del potere: se tutti sono occupati a scrivere articolesse sulla bellezza di Elvira Savino e le lettere che invia per cercare di mettere la parola "fine" alle volgarità (a proposito, qualcuno mormora che lo stile elegante e moroteo della missiva firmata dalla deputata ricorda molto quello del suo "mentore" nella rivista Formiche, il conterraneo apulo Paolo Messa), per l'editore ciociaro «tutto fila liscio». A Ciarrapico non resta che ringraziare la Savino e le sue colleghe, per aver clamorosamente spostato l'attenzione dei media da quello che nello stesso Pdl viene definito come «il bersaglio più grosso».

2 - IL SAN CARLO DI NAPOLI UNISCE SILVIO E ANTONIO.
Tra Silvio Berlusconi e Antonio Bassolino "scoppia" la pace, e chi ci rimette è Rosa Russo Iervolino. Il "merito", raccontano i fedelissimi del governatore, è tutto del progetto di restauro dedicato al teatro San Carlo di Napoli, che prevede lo stanziamento di cinquanta milioni di euro da parte della regione Campania. Un intervento che ricorderà per qualità e quantità quello effettuato nella Scala milanese, e che pare sia piaciuto anche al premier: si parte dalla platea, da recuperare, per arrivare all'introduzione dell'aria condizionata (nel capoluogo partenopeo ricordano che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, affezionatissimo all'istituzione teatrale fin dalla giovinezza, soffre sempre il caldo) e l'ammodernamento tecnologico del palco. Da sottolineare che il commissario straordinario del San Carlo è Salvo Nastasi, appena nominato capo di gabinetto dal nuovo ministro per i Beni e le attività culturali Sandro Bondi. A Rosetta, primo cittadino, non resta che ammirare la capacità e l'intelligenza politica di Bassolino, uno che riesce sempre a superare qualsiasi difficoltà.

3 - QUEI PENSIERI UN PO' P... DI EUGENIO SCALFARI.
Se Papa Ratzinger si reca nella Savona di Fabio Fazio, quest'ultimo "risponde" ospitando negli studi televisivi di Milano il laico Eugenio Scalfari. Girava questa battuta, prima della puntata domenicale condotta da Fazio per Raitre. E nel corso della trasmissione non sono mancate le risposte ad effetto del fondatore di Repubblica: «I miei pensieri sono come le puttane», è la frase che racchiude la sintesi più efficace del pensiero scalfariano e della sua biografia filosofica. Condita dall'irruzione della comica Luciana Littizzetto che ha chiesto al vecchio Eugenio una dedica composta solamente da due parole: «Ti amo».
Supplica che è stata immediatamente esaudita dal giornalista-scrittore.

Come dice Enrico Mentana, «se il libro di Fabio Fazio e di Luciana Littizzetto vende più di "Patrimonio" di Philip Roth vuol dire che c'è qualcosa che va in una direzione ben precisa nella fruizione di massa della letteratura». Se in più ci mettiamo quello di Scalfari, «L'uomo che non credeva in Dio», pubblicato da Einaudi, terzo nelle classifiche delle vendite nelle librerie, il trittico è completo.

4 - L'ARCHITETTO FUKSAS FA UN PASSO INDIETRO SUL PAPA.
La rapidità di Massimiliano Fuksas è senza pari: poche settimane fa a "Annozero" dichiarava la sua avversione per l'amico di un tempo, Fausto Bertinotti, dichiarandosi convinto dal messaggio politico del Pd di Walter Veltroni. Non contento, adesso l'architetto ha fatto un altro passo in più: si dichiara papista. Addirittura vanta come "padre spirituale" monsignor Giuseppe Betori, «l'apprezzato segretario generale della Conferenza episcopale italiana».



Fuksas, intervistato da papanews.it, ha definito Papa Benedetto XVI come «un gigante del nostro tempo. E' grazie a lui se mi sono convertito al cattolicesimo: il Santo Padre ha rivalutato il senso del mistero e del bello, una visione del cristiano che mi affascina e suggestiona. E poi mette sempre la verità di Gesù al centro del suo annuncio». Ovviamente non poteva mancare il gran finale: 1Cerco di difendere la mia famiglia, la proteggo, tento di infonderle continuamente i cosiddetti valori non negoziabili. Ma quanta ipocrisia, anche tra i politici, sul tema della famiglia. L'unico a parlare chiaro è rimasto il Santo Padre». Amen.

5 - IL TRENTINO CON GLI ZINGARI NON USA IL METODO ALEMANNO.
C'è chi gli zingari li vuole mandare via, e chi invece li va a cercare direttamente in Romania. Sembra incredibile, ma dal Trentino un assessore alle politiche sociali, quello del capoluogo, è andato a Timisoara per cinque giorni per una particolare, eccentrica "missione": scoprire il mondo dei rom. Mentre a Roma Gianni Alemanno è impegnato nella difficile battaglia contro gli insediamenti abusivi degli zingari, Trento ha finanziato la trasferta dell'assessore Violetta Plotegher nella nazione rumena.

Fatto che non è stato apprezzato dai politici della Romania, che hanno invitato esplicitamente i trentini a non "attirare" l'emigrazione. Il viaggio ha permesso di conoscere diversi insediamenti dei rom, suddividendoli per categorie: dai caldarari che vivono in sontuose ville fino a quelli che occupano terreni per insediarsi con roulotte e baracche. A Bucarest dicono che questa "missione" i trentini potevano evitarla, facendo risparmiare le casse dell'amministrazione comunale: per informarsi sugli zingari era sufficiente fare una telefonata al ministero dell'Interno della Romania.



Dagospia 20 Maggio 2008