fridolin ambongo besungu gay africa

BESUGO DI UN BESUNGU! ALL’INTERNO DELL’ALA CONSERVATRICE, SALGONO LE QUOTAZIONI DEL CARDINALE CONGOLESE ANTI-FLUIDI AMBONGO BESUNGU (VOLUTO DA BERGOGLIO NEL CONSIGLIO CHIAMATO A RIFORMARE LA CURIA) - IL 65ENNE FRATE CAPPUCCINO SI E’ DISTINTO PER DIFENDERE IL CELIBATO DEI PRETI E LA MORALE SESSUALE TRADIZIONALE - HA CAPEGGIATO LA RIVOLTA AFRICANA CONTRO LA BENEDIZIONE DELLE COPPIE GAY ARRIVANDO A DIRE CHE “L’OMOSESSUALITÀ NON ESISTE” E CHE LA CHIESA NON PUÒ PROMUOVERE “UNA DEVIAZIONE SESSUALE” – LA CONSONANZA CON PUTIN NEL DEFINIRE L’OCCIDENTE UNA “SOCIETÀ DECADENTE”

Andrea Gualtieri per "la Repubblica" – Estratti

 

Ambongo Besungu

Nella Repubblica democratica del Congo è una personalità rispettata anche fuori dal perimetro cattolico per le sue denunce sulla corruzione e contro le contiguità del potere con i signori della guerra.

 

Nella Chiesa ha ottenuto la porpora con Francesco, che lo ha pure chiamato nel C9, il Consiglio dei cardinali coinvolti nella riforma della curia vaticana. Fridolin Besungu Ambongo, 65 anni frate dell’ordine dei cappuccini, sarebbe quindi la personalità più adatta ad affacciarsi sulla ribalta – ed eventualmente anche alla Loggia delle Benedizioni di San Pietro – se il Conclave dovesse convincersi che, dopo aver guardato al Sudamerica, la Chiesa è pronta a fare il grande passo di eleggere un Papa africano.

 

Non si tratta di un profilo bergogliano, l’ala conservatrice apprezza molto la sua rigidità nel difendere il celibato dei preti e la morale sessuale tradizionale. E Ambongo ha pure capeggiato la rivolta africana contro la benedizione delle coppie omosessuali, utilizzando espressioni molto nette, fino ad affermare che in tutto il continente africano l’omosessualità «non esiste» e che si può benedire una singola persona gay, ma non una coppia e comunque solo dicendo: «Speriamo che la benedizione possa aiutarti a cambiare », perché la Chiesa non può promuovere «una deviazione sessuale».

FRIDOLIN AMBONGO BESUNGU

 

Su questo fronte si è spinto a sottoscrivere le parole di Vladimir Putin definendo l’Occidente una «società decadente », un’assonanza che ora potrebbe essergli fatta pesare dagli ambienti più moderati.

 

Ha conservato però una lealtà a Francesco, temperando su questo fronte gli eccessi e le reazioni più scomposte nella contestazione interna all’episcopato del suo continente. Ed è un assertore convinto della sinodalità, uno dei capisaldi del pontificato appena concluso. Lo ritiene un «nuovo modo di essere Chiesa» e ha partecipato attivamente a molti incontri che si sono svolti in Vaticano, ambiente in cui, tra C9, assemblee e in precedenza studi, ha una discreta familiarità Nato a Boto, a nord del Congo, ha seguito il percorso di filosofia e teologia inizialmente nel suo Paese, ha emesso la professione perpetua nei Frati Minori Cappuccini nel 1987 ed è stato ordinato sacerdote l’anno successivo.

 

FRIDOLIN AMBONGO BESUNGU

Solo dopo si è trasferito a Roma per approfondire gli studi in teologia, all’accademia Alfonsiana, nota in realtà per posizioni aperturiste, dove ha ottenuto la laurea. Tornato in patria, è stato parroco, ha insegnato teologia morale all’università cattolica del Congo di Kinshasa e ha svolto diversi compiti all’interno del suo ordine religioso.

 

Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Bokungu-Ikela nel 2004, Francesco lo ha promosso prima arcivescovo di Mbandaka- Bikoro nel 2016 e poi arcivescovo di Kinshasa nel 2018.

 

L’anno dopo lo ha creato cardinale.

 

A febbraio 2023 è stato lui ad accogliere il Papa nel trionfale viaggio in Congo, quando oltre un milione di fedeli ha partecipato alla messa con il pontefice a Kinshasa. Un mese più tardi, Francesco ha invitato Ambongo nel Consiglio dei cardinali. Era già emersa nelle sue esternazioni la contrarietà alle aperture di Bergoglio e come presidente del Simposio delle conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar l’arcivescovo di Kinshasa era in prima linea nella contestazione a Fiducia supplicans, la dichiarazione dottrinale vaticana che ha autorizzato la benedizione delle coppie gay.

 

Nel suo Paese, invece, Ambongo ha fatto sentire la sua voce nelle questioni sociali, forte nel denunciare la corruzione, lo sfruttamento delle risorse minerarie del Congo, il colonialismo persistente dei paesi occidentali.

 

PAPA FRANCESCO CON FRIDOLIN AMBONGO BESUNGU

(...)

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?