L'ATTACCO DEI DRAGHI ALLA DEFLAZIONE - I PREZZI IN DISCESA SONO UN PERICOLO E LA BCE OPPORRÀ "MISURE NON CONVENZIONALI" E "BOMBE A GRAPPOLO" - ANNUNCERA' L'ACQUISTO DI TITOLI E/O TAGLIERA' I TASSI DI INTERESSI? GIOVEDI' LO SCOPRIREMO

Alan Friedman per il "Corriere della Sera"

ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d ario Draghi e Christine Lagardee cf fc e df c a d


Il pericolo deflazione c’è. Ed è oramai chiaro per tutti in Europa. Per un’Italia ancora in un periodo di stagnazione (o di fievolissima ripresa), e con il carico di un debito nazionale molto elevato, la trappola di prezzi in discesa, accompagnati da una crescita modesta se non inesistente, è particolarmente insidiosa. 


La morsa di deflazione e stagnazione potrebbe rivelarsi micidiale per l’intera zona dell’euro. Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, sta predisponendo le sue mosse in previsione del 5 giugno quando annuncerà la politica di Francoforte in merito a tassi e sostegni alla ripresa economica. 


Lo scenario finanziario-economico è problematico: l’euro è troppo forte e la crescita è troppo debole, mentre le banche non aiutano le piccole e medie imprese. Ed è per questo che le attese sono perché tra pochi giorni si proceda a misure inusuali iniziando una guerra contro deflazione e stagnazione, possibilmente attraverso iniziative straordinarie, «bombe a grappolo» secondo la definizione anglosassone, firmate dalla Bce. 

draghi draghi


In Italia, l’economia rimane debole. La Banca d’Italia lo ha detto bene in questi giorni: «L’uscita dalla recessione è travagliata, la ripresa fragile e incerta». Nel nostro Paese, come altrove in Europa, un tasso di inflazione dello 0,5% o dello 0,7% è un problema. Un po’ di crescita di prezzi è salutare per l’economia. L’inflazione a bassi livelli funziona come un lievito, mentre La deflazione è nemica della crescita. 


Una discesa dei prezzi marcata è particolarmente nociva per chi ha un debito elevato, come l’Italia: l’Ocse per il 2014 prevede il rapporto tra indebitamento e Prodotto interno lordo al 134,3%. E la deflazione funziona così: prima scendono i prezzi, poi i consumatori rinviano i consumi, poi la domanda interna scende ancora, e poi i prezzi scendono ancora. Ma i 2.100 miliardi del debito non calano, essi rimangono. 

weidmann draghi weidmann draghi


E lo Stato avrà meno introiti dal Fisco perché la crisi è peggiorata ma deve pagare lo stesso gli interessi sul debito. Dovrà tagliare le spese rallentando ancora l’economia, in una spirale negativa continua. Tanto più se, come accaduto ieri, l’Europa chiede all’Italia «sforzi aggiuntivi» per tenere in ordine i propri conti pubblici. 


Nel Belpaese il quadro è quindi quello di una domanda interna che rimane debole, mentre la forza dell’euro contro il dollaro rallenta le esportazioni e danneggia il Made in Italy , la disoccupazione è quasi il doppio del 2008 e alle imprese non resta che registrare una situazione dove di denaro ne gira poco e comunque non a sufficienza. Ecco spiegato un tasso di crescita del Pil nei primi due trimestri tra -0,1% e +0,3%: un periodo di sostanziale stagnazione, altro che ripresa. 

BILD PIZZA QUATTRO STAGNAZIONI jpegBILD PIZZA QUATTRO STAGNAZIONI jpeg


Si aggiunga a questa realtà macro-economica la deflazione e si rischia davvero un «decennio perso» alla giapponese, un periodo prolungato di stagnazione, di elevata disoccupazione, di impoverimento e declino. Peggio: si rischia un secondo decennio perso, visto che possiamo quasi già cancellare il 2007-2017 come un periodo di sostanziale mancata crescita. 


Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha parlato in questi giorni della «pernicious negative spiral», la perniciosa spirale negativa, di bassa inflazione e poco credito. Il tasso di inflazione nella zona euro è intorno allo 0,7 per cento, meno della metà dell’obiettivo posto dalla Bce del due per cento. 


Francoforte è ben consapevole dei rischi che sta correndo l’economia dell’intera zona euro in questo momento, e presto Draghi dovrà agire in modo sorprendente quanto efficace. L’arsenale potenziale della Bce comprende: un taglio del tasso di interesse, forse in territorio negativo; (a un certo punto) l’iniezione di liquidità sui mercati attraverso l’acquisto di titoli; nuove linee di credito pluriennali alle banche a interessi favorevoli ma legati alla condizione che questi fondi vengano utilizzati in favore soprattutto delle piccole e medie imprese in difficoltà. 

INFLAZIONEINFLAZIONE


Il pericolo è reale. E senza una serie di azioni dure e massicce da parte della Bce, la morsa stagnazione e deflazione sarebbe garantita. Qualche forma di quantitative easing ci deve essere in Europa, quale che sia la strada bisogna iniettare liquidità. L’obiettivo di Draghi e dei suoi colleghi è far capire ai mercati che l’euro è sopravvalutato in questo momento, e incentivare o motivare le banche ad aiutare le piccole imprese che in mezza Europa stanno soffrendo. 


Per una banca centrale si tratta di misure radicali, e senza precedenti per quella europea. Ma proprio per questo si capisce quale pericoloso momento stiamo vivendo. Alla Banca centrale europea, stanno pensando di usare davvero il loro arsenale. E giovedì, quasi sicuramente, ne vedremo un’anticipazione.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...