LA BEFANA PORTA LO SPREAD: 526 PUNTI - UNICREDIT APRE IN PICCHIATA: -6% MILANO E LE ALTRE PIAZZE EUROPEE APRONO IN LEGGERO RIALZO. MALE I LISTINI ASIATICI PER LE PAURE CHE CONTINUANO A CIRCONDARE L’EURO - RUSH FINALE PER PREMAFIN, IN CORSA UNIPOL E CLESSIDRA - BENZINA: RINCARI SENZA FRENI – MONTI E PASSERA INCONTRANO SARKOZY - IL DIRETTORE SILURATO DEL ‘’NEWS OF THE WORLD’’ VOLA A NEW YORK E SFIDA MURDOCH - GIROTONDO SNAM PER SCARONI - FIDUCIA PER ARPE….
1- LO SPREAD TORNA A VOLARE: 526 PUNTI - UNICREDIT APRE IN PICCHIATA: -6%
Repubblica.it - Vola in apertura di contrattazioni lo spread tra i titoli decennali italiani e tedeschi. Dopo aver sfondato quota 520 punti ieri, questa mattina il differenziale è volato a 530 punti per poi ripiegare leggermente.
Avvio cautamente positivo sui mercati borsistici europei. Piazza Affari viaggia a +0,37%, Parigi recupera lo 0,9%, Londra lo 0,3% e Francoforte lo 0,6%. Gli occhi degli investitori non solo italiani sono ovviamente puntati su Unicredit che - dopo i due giorni terribili seguiti all'annuncio di uno sconto del 43% sulla ricapitalizzazione - è crollata del 5,8% ed è stata nuovamente messa in asta di volatilità .
Oggi non sono in programma aste di rilievo sul mercato obbligazionario dopo che quella fallimentare dell'Ungheria di ieri ha contribuito a deprimere i listini. Ma in agenda c'è il vertice tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il presidente francese Nicolas Sarkozy a Parigi, oltre a una raffica di dati macro.
Alle 11 per quanto riguarda l'Eurozona sono attesi numerosi indicatori delle fiducia di aziende e consumatori (dicembre), oltre a tasso di disoccupazione e vendite al dettaglio (novembre). Un'ora dopo alle 12 saranno resi noti gli ordinativi industriali tedeschi di novembre, mentre bisognerà aspettare le 14.30 per i dati sul lavoro Usa (nuovi lavoratori dipendenti non agricoli, salari contrattuali e tasso di disoccupazione)
Sul fronte asiatico l'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dell'1,16%, cedendo 98,36 punti e attestandosi a 8.390,35 punti, scontando i timori degli investitori sulla crisi dei debiti sovrani europei e la debolezza dell'euro. Hong Kong perde l'1,14, Shanghai guadagna lo 0,70% e Seul perde l'1,11%.
Meno negativi i segnali provenienti dagli Usa dove i listini di Wall Street hanno chiuso la seduta di contrattazioni di ieri con andamenti poco mossi, segno che i positivi dati macroeconomici sul fronte del lavoro hanno controbilanciato i rinnovati timori per la crisi del debito della zona euro. Gli investitori hanno optato per la cautela in vista del dato sulla disoccupazione di oggi. Dopo le operazioni di compensazione, il Dow Jones ha chiuso in ribasso di 2,72 punti, lo 0,02%, a quota 12.415,70, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,81%, 21,50 punti, a quota 2.669,86 E lo S&P 500 ha aggiunto 3,76 punti, lo 0,29%, a quota 1.281,06.
Euro stabile in avvio di giornata. La moneta unica viene scambiata a 1,2790 dollari, sui livelli della chiusura di ieri, e a 98,65 yen. A 77,14 il rapporto dollaro/yen.
Prezzi del greggio in calo sui mercati asiatici, per le prese di beneficio dopo i rialzi dei giorni scorsi e grazie ai dati sulle scorte di greggio negli Usa superiori alle attese. I contratti sul Wti consegna febbraio sono in calo di 44 centesimi a 101,37 dollari al barile, quelli sul Brent stessa scadenza perdono 41 centesimi a 112,33 dollari al barile. I dati settimanali sulle scorte di petrolio in Usa diffusi ieri hanno registrato un aumento delle riserve di petrolio di 2,2 milioni di barili nella settimana al 30 dicembre, a fronte di attese per un calo di 900mila barili.
Sui mercati asiatici poco mosso il metallo giallo, a 1.623 dollari l'oncia. L'oro potrebbe inoltre chiudere oggi la miglior settimana dal mese di ottobre, sull'onda dei timori della crisi del debito europeo e sulle nuove tensioni nel medio oriente.
Nuovo record per i depositi bancari overnight presso la Bce, a quota 455,299 miliardi di euro dai 443,701 miliardi del giorno prima. Il record precedente toccato il 4 gennaio era a 453,181 miliardi. In deciso calo i prestiti marginali, a 1,861 miliardi.
2- FONSAI-PREMAFIN: CLESSIDRA, INTERESSATI A RICAPITALIZZAZIONE
Radiocor - - Clessidra sgr per conto del fondo Clessidra Capital Partners II ha inviato una manifestazione di interesse non vincolante per partecipare all a ricapitalizzazione della holding della famiglia Ligresti e di Fondiaria Sai. Lo comunica il fondo di private equity in una nota su richiesta di Consob. La manifestazione di interesse - precisa il comunicato - e' soggetta a una serie di verifiche e condizioni.
3- MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
Radiocor -
CRISI: Napolitano: Italia affidabile, Monti lo puo' dimostrare (dai giornali); Il premier: 'L'Europa si muova o lo spread non puo' calare' (Repubblica, pag. 8); Ungheria a rischio default chiede aiuto a Fmi e Bce (dai giornali) Riforma del Trattato: il nuovo testo Ue apre alle richieste di Roma. Attenuati gli obblighi di ridurre il debito. Blitz di Monti a Bruxelles (dai giornali)
MERCATI: Risale la tensione sui debiti europei. Torna a volare lo spread BTp-Bund a 522 punti. Piazza Affari cade (-3,6%), crollano le banche (dai giornali)
ANTISTRUST: Il dossier a Governo e Parlamento: liberalizzare Poste ed energia. Mercato anche per i servizi pubblici locali (Il Sole 24 Ore, pag. 1-13)
LAVORO: Fornero vedra' le parti sociali. La disoccupazione sale all'8,6%. A casa un giovane su tre (dai giornali); Reddito minimo, meno precariato, ma licenziare sara' piu' facile (repubblica, pag. 10)
MUTUI: Rata a due facce con la crisi europea (Il Sole 24 Ore, pag. 14-15)
INFRASTRUTTURE: 'Pronto il decreto apri cantieri. Dal Cipe arrivano altri 5 miliardi', intervista al viceministro per le Infrastrutture Pietro Ciaccia (il Messaggero, pag. 10)
FISCO: Dopo Cortina i blitz proseguiranno (dai giornali); 'Il Paese e' stanco di questo oltraggio, sara' lotta trasversale senza quartiere', colloqui con il generale Bruno Buratti, comandante del Reparto Operazioni della GdF (Repubblica, pag. 2)
UNICREDIT: Tonfo in Borsa (-17,3%). Si muove la Consob (dai giornali)
BANCHE: 'L'Eba sta penalizzando tutto il sistema europeo. I governi ci ripensino', intervista al consigliere delegato di Ubo Banca Victor Massiah (la Stampa, pag. 11)
FIAT: Sale al 58% in Chrysler. Marchionne: verso l'integrazione (dai giornali)
FONSAI: Rush finale per Premafin, in corsa Unipol e Clessidra. Bologna pronta a rilevare il pacchetto in mano ai Ligresti (Il Sole 24 Ore, pag. 33); Colpo di freno di Ligresti su Premafin (il Messagero, pag. 20); Fonsai sonda l'Isvap sul riassetto (Repubblica, pag. 25)
MPS: Siena in pressing su Mancini. Si intensificano le richieste di un rinnovo al vertice della Fondazione (Il Sole 24 Ore, pag. 33)
ATLANTIA: Vuole crescere in Brasile (Il Sole 24 ore, pag. 34)
SAN RAFFAELE: Rotelli rilancia e alza l'offerta a 405 milioni (dai giornali)
BANCO DI SARDEGNA: La strana corsa delle risparmio (Corriere della sera, pag. 29)
BENZINA: Rincari senza freni. Associazioni dei consumatori in allarme (dai giornali)
4- MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 6 GENNAIO
Radiocor
Parigi - vertice tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il presidente francese, Nicolas Sarkozy. Il vertice e' preceduto dal convegno 'Nuovo Mondo' nel cui ambito e' prevista la tavola rotonda 'Quale posto per l'Europa nel nuovo equilibrio internazionale?'. Partecipa, oltre al premier, il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
5- IL DIRETTORE SILURATO DEL NEWS OF THE WORLD VOLA A NEW YORK E SFIDA MURDOCH
Enrico Franceschini per Repubblica - Come vendicarsi dell´editore che gli ha chiuso il giornale? Andando a dirigere, dall´altra parte dell´oceano, un tabloid rivale. Così farà Colin Myler, ultimo direttore del News of the World, il giornale domenicale britannico chiuso in fretta e furia l´estate scorsa dal suo editore Rupert Murdoch per cercare di tamponare il Tabloidgate, lo scandalo delle intercettazioni illecite compiute dal suo giornale ai danni di membri della famiglia reale, politici, attori, cantanti e familiari di vittime di atroci delitti.
Ex direttore del New York Post, un altro tabloid della grande scuderia della carta stampata di proprietà di Murdoch, Myler era stato chiamato a Londra qualche anno fa appunto per riportare ordine dentro al News of the World, quando si cominciavano a intravedere le possibili conseguenze dello scandalo, che ha poi portato fra l´altro all´arresto di un ex-direttore, Andy Coulson, e dell´amministratrice delegata, Rebekah Brooks.
La brusca decisione di Murdoch di chiudere il giornale non ha trovato d´accordo Myler, i rapporti fra i due si sono guastati e ora il giornalista ha annunciato la sua vendetta: attraverserà di nuovo l´Atlantico, tornando a New York, per dirigere il Daily News, il tabloid diretto rivale del New York Post. Una mossa che nel mondo dei media viene interpretata come una clamorosa rivincita personale per Myler, ma pure come una sfida diretta a Murdoch. Il grande magnate di giornali e tivù è da qualche tempo in difficoltà a causa del Tabloidgate. Adesso l´arrivo alla testa del Daily News di un agguerrito direttore, che conosce benissimo i giornali di Murdoch, promette di scatenare una nuova guerra tra tabloid popolari a New York.
6- GIROTONDO SNAM PER SCARONI
Luca Pagni per Repubblica - Il fatto che il tema sia ormai all´ordine del giorno lo aveva ammesso anche l´amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni in una intervista prima di Capodanno: «Siamo pronti a valorizzare Snam, se ci fanno una proposta interessante». Una dichiarazione inequivocabile, dopo una serie di mezze ammissioni nei mesi precedenti. In sostanza, Eni è pronta a cedere il controllo della rete del gas, come chiedono da tempo gli operatori e una buona parte del mercato. Potrebbe far parte del pacchetto liberalizzazioni che sta varando il governo Monti. Anche se c´è da studiare come possa restare il controllo pubblico così come è avvenuto per Terna, a meno che non intervenga la solita Cdp. E per Snam, che ha appena varato la separazione funzionale da Eni per obbedire alla Ue, sarà un nuovo giro di giostra.
7- L´ASSEMBLEA Dà FIDUCIA AD ARPE DOPO LA CONDANNA PER CIAPPAZZI
Repubblica - Matteo Arpe è stato reintegrato con effetto immediato nelle proprie funzioni di presidente e amministratore di Banca Profilo. Arpe, che si era autosospeso dalle funzioni di presidente e amministratore della banca dopo la condanna nell´ambito del processo Ciappazzi. Il 99,95% dei voti presenti in assemblea, rappresentanti il 63,8% del capitale sociale, ha votato a favore della deliberazione e la fiducia ad Arpe è stata espressa anche dalla quasi totalità degli investitori istituzionali italiani ed esteri presenti in assemblea.











