1- CIRCOLA TRA IMPRENDITORI E BANCHIERI UNA DOMANDA: COME PUÒ ANDARE AVANTI DOPO LE ELEZIONI UN PAESE IN MANO AI DILETTANTI DELL’ECONOMIA COME GRILLO E RENZI? 2- CDP FOLLIES! HA DISTRIBUITO QUALCOSA COME 600MILA EURO A MCKINSEY PER STUDIARE L’ACQUISIZIONE DI SACE, FINTECNA E SIMEST, LE TRE SOCIETÀ CHE BASSANINI E TEMPINI VOGLIONO INGLOBARE DENTRO LA CASSA PAGANDO AL TESORO 10 MILIARDI DI EURO 3- BANKITALIA FOLLIES! IL SERVIZIO STUDI DI VISCO HA DECISO DI SBORSARE 2,4 MILIONI PER UN SONDAGGIO SULLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE E SECONDO INDISCREZIONI CONTERRÀ DOMANDE DEL TIPO: "CONSIDERANDO TUTTI GLI ASPETTI DELLA SUA VITA, QUANTO SI RITIENE FELICE?". FORSE PER RISPONDERE A UN QUESITO COSÌ COMPLESSO BASTAVA CHE VISCO E UN PAIO DI SEGRETARIE SCENDESSERO SUI MARCIAPIEDI DI VIA NAZIONALE 2- PROFUMO DI AGOSTINO RAGOSA AL DIGITALE, PASSERA FA BUCO CON ROBERTO SAMBUCO

1- CIRCOLA TRA IMPRENDITORI E BANCHIERI UNA DOMANDA: COME PUÃ’ ANDARE AVANTI DOPO LE ELEZIONI UN PAESE IN MANO AI DILETTANTI DELL'ECONOMIA COME GRILLO E RENZI?
Sono numerosi gli imprenditori e i banchieri che ieri pomeriggio hanno seguito con una certa ansia l'esito delle elezioni siciliane, un test di ciò che potrebbe avvenire tra sei mesi alle politiche.

Di fronte ai risultati ha cominciato a serpeggiare una buona dose di preoccupazione legata non tanto a ciò che avverrà in Sicilia dove le variabili e i giochetti della politica hanno fatto saltare un'infinità di coalizioni, quanto alla capacità di intravedere l'andamento del 2013, un anno per il quale personaggi come Monti hanno fatto timidi accenni alla ripresa e alla luce in fondo al tunnel.

A partire dalla fine dell'estate nelle aziende e nelle banche i responsabili della finanza hanno cominciato a stendere il budget del prossimo anno mentre al livello più alto delle responsabilità gli amministratori delegati si sono dedicati a indicare i target da raggiungere. I risultati elettorali in Sicilia non fanno intravedere nulla di buono e il rischio di andare incontro a un altro anno terribile si è rafforzato nelle ultime ore di fronte alla nausea di un elettorato assenteista che lascia spazio a un'incertezza paralizzante.

Lasciando perdere la sparata del Cavaliere "naturalmente portato a delinquere", gli imprenditori e i banchieri non trovano motivi di incoraggiamento nemmeno nelle battute che Monti ha fatto ieri a Madrid perché pensano che il Premier con la sua freddezza anglosassone dovrà fare sforzi titanici per arrivare all'appuntamento di aprile con un quadro politico attraversato da fibrillazioni paurose.

L'eco di questa preoccupazione rimbalza oggi nell'intervista di Giorgio Squinzi concessa al quotidiano francese "Les Echos" dove ,oltre a negare qualsiasi segno di ripresa, il Presidente di Confindustria sostiene che il Governo non è riuscito a fare un salto di qualità e invoca "un Paese normale dove noi potremmo raggiungere risultati straordinari".

Prima di lui si era già pronunciato nei giorni scorsi Abramo-Bazoli, il mistico presidente di Banca Intesa che ha deciso di accelerare il rinnovo delle cariche nel consiglio di gestione del suo Istituto per "smentire tutte le previsioni più pessimistiche e contrastare le notevoli aspettative della speculazione".

A qualcuno l'intervento dell'"arzillo vecchietto" è parso ispirato soltanto da motivazioni personali legate alla paura di essere rottamato dopo decenni trascorsi alla guida della sua banca. Parlando due domeniche fa a un convegno organizzato a Padova sulla cultura della longevità, il banchiere bresciano non ha utilizzato le parole che James Bond pronuncia nel film "Skyfall" : "la giovinezza non è una garanzia di innovazione", ma ha preferito mettere l'accento sul rischio che una primavera fitta di appuntamenti politici ed elettorali faccia saltare lo spread alle stelle creando una sindrome greca dagli esiti imprevedibili.

Arrivati a questo punto dentro gli uffici studi delle imprese e delle banche più grandi si cerca di capire il contenuto dei programmi economici finora elaborati dai tre personaggi, Grillo, Renzi e Montezemolo, che agiteranno gli alberi della politica. Per quanto riguarda Luchino l'analisi del programma economico è deludente perché dentro l'ultimo manifesto-volantino di "ItaliaFutura" si trova una sequenza di buone intenzioni sulle quali economisti come Zingales e Tito Boeri si possono divertire a livello di luna park.

Nelle ultime ore la lingua di Montezemolo si è sciolta per ribadire la voglia di impegnarsi in un grande progetto di ricostruzione e per una nuova offerta anti-populista. Nessuno francamente e' riuscito finora a cogliere il contenuto innovatore di questa offerta e per saperne di più bisognerà aspettare il 19 novembre, data della Convention di "ItaliaFutura" e delle altre associazioni che aderiscono a un progetto dove i contenuti economici sono a livello di aria fritta.

L'attenzione degli uffici studi delle imprese e delle banche si sta spostando sui programmi delle due schegge ,impazzite ma sempre piu' popolari, Beppe Grillo e Matteo Renzi, che stanno segnando la fine definitiva della Seconda Repubblica.

Per quanto riguarda l'ex-comico genovese l'impresa è terribilmente ardua perché nelle sue performances spettacolari si trova di tutto meno il filo di un ragionamento economico serio e capace in qualche modo di tracciare la strada per uscire dalla crisi.

Se poi ai paradossi si aggiungono le prime esperienze della Giunta di Parma e alcuni annunci buttati ieri sera al vento (come la riduzione dello stipendio per i parlamentari siciliani), di buono si salva soltanto la natura non eversiva del Movimento5Stelle che è garanzia di un percorso democratico. Resta il fatto che la rabbia e l'utopia portate veramente alle stelle non consentono di capire che cosa potrà succedere quando 100-150 parlamentari di Grillo entreranno a Montecitorio e a Palazzo Madama.

In questo caos gigantesco ,che turba la razionalità di chi dentro le imprese e le banche sta cercando di fare il budget 2013, appare un po' più consistente il programma di Matteuccio Renzi il quale ,se non altro, si è sforzato di mettere nero su bianco sul suo sito alcuni obiettivi.

La cena organizzata da Davide Serra non ha certamente giovato al giovane sindaco perché gli ha buttato addosso l'accusa di flirtare con gli speculatori che non pagano le tasse, ma quando scende dal camper si sforza di dire qualche parola sul "nuovo paradigma per la crescita" che dovrà partire dal basso smantellando le rendite.

Che poi questa operazione avvenga regalando cento euro al mese a chi ne guadagna meno di 2.000 oppure creando nuovi asili nido, questo fa parte di un repertorio immaginifico, come illusoria è l'idea di garantire 250 miliardi di crediti a piccole e medie aziende.

L'impressione finale è che ormai la battaglia politica sia sempre più personalizzata e che questo valga non solo per chi come Berlusconi con il suo pronunciamento folle sull'euro e la Germania si è tagliato fuori dal futuro, ma anche per i nuovi protagonisti del post-Seconda Repubblica. Resta la domanda di fondo che circola tra gli imprenditori e i banchieri: come può andare avanti nei prossimi sei mesi e dopo le elezioni un Paese in mano ai dilettanti dell'economia?

È una domanda che si può estendere senza timore anche ai vari Bersani e Casini ,che tutto dicono e tutto fanno, senza capire che di questo passo l'ipotesi di un Monti-bis diventa ineluttabile.

2- PROFUMO DI AGOSTINO RAGOSA, PASSERA FA UN BUCO CON ROBERTO SAMBUCO
C'è un ingegnere salernitano di 62 anni che oggi è sulle spine.

È Agostino Ragosa, il manager che dopo aver lavorato in Telecom dal 2004 è diventato grazie all'appoggio di Gianni Alemanno il responsabile informatica di Poste Italiane. Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe nominarlo a capo dell'Agenzia Digitale Italiana, lo strumento che Corradino Passera considera il motore per modernizzare il Paese.

Il nome di Ragosa ha preso a circolare dopo le centinaia di curriculum che sono state presentate per occupare questa poltrona. Nella bagarre è entrata anche per un attimo Linda Belinda Lanzillotta, la moglie dell'irrequieto Franco Bassanini, ma per evitare un secondo caso Melandri l'esponente del Pd ha avuto il buongusto di troncare sul nascere le voci della sua candidatura.

Fino a questo momento non si sa se da Palazzo Chigi uscirà la benedizione finale per Ragosa e l'attesa è febbrile anche nelle stanze delle Poste guidate dal manager dalle orecchie generose, Massimo Sarmi. I rapporti tra i due hanno avuto nell'ultimo anno momenti di grandissima tensione perché a marzo e a giugno 2011 il sistema informatico delle Poste, guidato dall'ingegnere salernitano, è andato letteralmente in tilt. Milioni di risparmiatori dovettero scontare il cattivo funzionamento delle macchine IBM acquistate per circa 150 milioni e Sarmi minacciò la multinazionale americana di adire le vie legali per chiedere i danni nel momento in cui i sindacati chiedevano la sua testa.

Poi non se ne fece nulla, ma la sorte dell'ingegnere a capo dell'informatica apparve segnata. Se la sua nomina verrà consacrata a goderne sarà soprattutto il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo che su questo tema si è scontrato duramente con Corradino Passera, impegnato a tirare la volata la volata a Roberto Sambuco, il professore alla guida del Dipartimento telecomunicazioni del ministero dello Sviluppo.

Anche Sarmi dimenticherà presto gli scontri furibondi con l'ingegnere salernitano ,devoto di Padre Pio, che ha lavorato alle Poste guardando sempre di buon occhio l'IBM. Una volta nominato a capo dell'Agenzia Digitale il tandem Sarmi-Ragosa potrà fare un bel gioco di sponda e favorire i progetti del capo delle Poste che vuole rendere sempre più tecnologico il servizio ai 14mila sportelli.


3- CDP E BANKITALIA SPENDING REVIEW
La crisi non sembra toccare le grandi società di consulenza e delle ricerche di mercato.

È quanto si deduce da un paio di articoli molto divertenti che sono apparsi negli ultimi giorni sul quotidiano "ItaliaOggi" a firma del giornalista Sansonetti. L'ultimo riguarda le parcelle che la Cassa Depositi e Prestiti ha pagato a varie società tra cui spicca in particolare la storica McKinsey, la firma più celebre nel mondo della consulenza aziendale dove personaggi come Scaroni, Profumo, Colao, Passera, Greco e Gotti Tedeschi si sono fatti le ossa.

A quanto pare l'amministratore delegato della Cassa, Giovanni Gorno Tempini, nell'arco di un anno ha distribuito qualcosa come 600mila euro a McKinsey per definire il Piano Industriale 2011-2013 e per studiare l'acquisizione di Sace, Fintecna e Simest, le tre società che Bassanini e Tempini vogliono inglobare dentro la Cassa pagando al Tesoro 10 miliardi di euro.

Sembra quasi che il Governo dei tecnici abbia un disperato bisogno di tecnici e di consulenti per portare avanti i suoi programmi, ma questa non è una sorpresa perché sin dall'inizio si colta la frattura tra gli uomini di Monti e il corpaccio burocratico della Pubblica Amministrazione.

Sorprende invece che la stessa logica sia arrivata ai piani alti della Banca d'Italia dove c'è un Servizio Studi di cervelli attrezzatissimi guidato da Eugenio Gaiotti, un romano classe 1958 che prima di entrare nell'87 a via Nazionale ha studiato alla Sapienza e alla Washington University in St. Louis. Ebbene a quanto pare, secondo le notizie raccolte dal giornalista di "ItaliaOggi", il poderoso Servizio Studi di Bankitalia ha deciso di sborsare 2,4 milioni per un sondaggio sulla ricchezza delle famiglie. L'indagine toccherà 10mila nuclei distribuiti in 350 comuni e servirà a monitorare l'andamento dei bilanci familiari dal 2013 al 2016.

Per quest'opera il capo del Servizio Studi Gaiotti ha pensato bene di non rivolgersi all'Istat e nemmeno alle società di Renato Mannheimer e di Nando Pagnoncelli, l'uomo che in Confindustria e nel salottino televisivo del reverendo Floris ha sempre mostrato una particolare attenzione per Luchino di Montezemolo.

La Banca d'Italia si è affidata invece alla Gfk Eurisko, una società ben nota nelle ricerche di mercato guidata da Remo Lucchi, un laureato in economia e commercio che dal '68 opera nel settore delle ricerche sociali e di marketing.

Come si è detto il sondaggio, affidato all'Eurisco, controllata al 100% dalla Gfk Malta Holding Limited, costerà alla Banca d'Italia 2,4 milioni di euro, e secondo indiscrezioni conterrà domande del tipo: "considerando tutti gli aspetti della sua vita, quanto si ritiene felice?".

Forse per rispondere a un quesito così complesso bastava che il capo del Servizio Studi e un paio di segretarie scendessero sui marciapiedi di via Nazionale per sentire l'opinione dei passanti.


4- MORETTI SEGRETO
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che nel palazzo-obitorio delle Ferrovie dello Stato è stata attaccata sulla porta dei manager più importanti la commovente intervista che Mauro Moretti ha concesso domenica all'inserto cultura del "Sole 24 Ore".

Nel testo il capo delle Ferrovie ricorda quando la madre che faceva la domestica portava a casa libri che lui divorava per abbandonare il dialetto romagnolo.

Il libro che più ha scolpito la sua vita è stato "Peter Pan", "un'opera tragica-spiega Moretti- in forma gioiosa che pone il problema dell'infanzia abbandonata". Dalla lettura del volume il manager di Rimini è riuscito a capire la lezione dell'altruismo e che l'egoismo di un leader "è la qualità di un capopopolo".

Quanto basta ai dipendenti e agli uscieri delle Ferrovie per sapere ,dopo questa rivelazione, che di Moretti finora non avevano capito un cazzo".

 

BEPPE GRILLO IN SICILIA DOPO LA TRAVERSATA A NUOTO DELLO STRETTO DI MESSINA grillo beppe Matteo Renzi casini monti GIORGIO SQUINZI GIOVANNI BAZOLILUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO zingalesTITO BOERI DAVIDE SERRA AGOSTINO RAGOSA Passera al telefono IL PROFESSOR ROBERTO SAMBUCO jpegMASSIMO SARMI FRANCESCO PROFUMO francesco profumo Cassa depositi e prestiti a GORNO TEMPINI Bassanini

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