
SONO DAZI AMARI PER L’ITALIA (E PER TUTTA L’EUROPA) – LA COMMISSIONE UE HA RIDOTTO LE STIME SULLA CRESCITA ECONOMICA DELL’AREA EURO, A CAUSA DELLA GUERRA COMMERCIALE SCATENATA DA TRUMP (+0,9% QUEST’ANNO, INVECE DEL PRECEDENTE 1,3%): “NON POSSIAMO PERMETTERCI DI ESSERE COMPIACENTI. I RISCHI ECONOMICI RESTANO INCLINATI VERSO IL BASSO” – PER IL NOSTRO PAESE È PREVISTO UN MISERO +0,7% NEL 2025 E UN +0,9% NEL 2026 (IN NOVEMBRE LE STIME ERANO RISPETTIVAMENTE DELL’1% E DELL’1,2%) – BRUXELLES SOTTOLINEA LA SPINTA ALLA CRESCITA FORNITA DAI FONDI PNRR, CHE SI ESAURIRÀ NEL 2026. E ALLORA SARANNO CAZZI…
Estratto dell’articolo di Beda Romano per www.ilsole24ore.com
giorgia meloni - meme by vukic
La Commissione europea ha preso atto oggi, lunedì 19 maggio, del probabile rallentamento della congiuntura europea e internazionale nel 2025, per via principalmente della nuova politica protezionistica americana. Sul fronte italiano, la batteria di previsioni mostra una riduzione del deficit, ma un aumento del debito, sempre per via dei generosissimi sussidi edilizi del governo Conte II (2019-2021).
«L’economia europea sta dimostrando capacità di resilienza in presenza di forti tensioni commerciali e di un aumento dell’incertezza globale – ha spiegato in un comunicato il commissario all’Economia Valdis Dombrovskis, pubblicando il rapporto odierno -.
DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI
Ciò detto, non possiamo permetterci di essere compiacenti. I rischi economici restano inclinati verso il basso, quindi l’Unione europea deve intraprendere un’azione decisiva per rilanciare la sua competitività».
In pillole, le previsioni della Commissione europea prevedono una crescita della zona euro dello 0,9% nel 2025, in accelerazione all’1,4% nel 2026. L’inflazione dei prezzi al consumo dovrebbe scendere, da una media annua del 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025 fino a toccare l’1,7% nel 2026.
LA SQUADRA DELLA COMMISSIONE EUROPEA DI URSULA VON DER LEYEN
Rispetto alle previsioni di autunno, pubblicate nel novembre scorso, le stime di crescita della zona euro sono state riviste al ribasso, per via della politica commerciale americana (nel 2025 dall’1,3 allo 0,9%, nel 2026 dall’1,6 all’1,4%).
Nel suo rapporto l’esecutivo comunitario precisa che le premesse sono di un dazio americano sulle merci europee del 10% (ad eccezione delle auto, dell’alluminio e dell’acciaio, al 25%).
La Commissione europea ha anche ipotizzato che i dazi bilaterali tra Stati Uniti e Cina restino sufficientemente elevati da portare a una riduzione significativa degli scambi di merci tra Stati Uniti e Cina. In questo contesto, Bruxelles considera che l’export europeo nel 2025 crescerà appena dello 0,7%.
L INSTABILITA ECONOMICA BY TRUMP - ILLUSTRAZIONE DEL FINANCIAL TIMES
Il fronte italiano è tendenzialmente peggiore di quello relativo alla zona euro. Sul versante della crescita, le previsioni italiane sono di un + 0,7% nel 2025 e di un + 0,9% nel 2026 (in novembre le stime erano rispettivamente dell’1,0 e dell’1,2%). Come detto, il disavanzo in calo dovrebbe scendere sotto al 3% del PIL nel 2026 (al 2,9%).
Viceversa, il debito pubblico dovrebbe continuare ad aumentare, dal 135,3% del PIL nel 2024 al 136,7% nel 2025 fino a salire al 138,2% nel 2026. A titolo di confronto il debito francese dovrebbe aumentare dal 113,0 (2024) al 118,4% (2026).
MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA
Sempre secondo la Commissione europea, la pressione fiscale in Italia dovrebbe aumentare marginalmente, di 0,1 punti percentuali del PIL, anche a causa della sostituzione del taglio del cuneo fiscale del 2024 con un nuovo bonus per le famiglie a basso reddito. […]