DRAGHI AMMAZZA-SPREAD: DIFFERENZIALE BTP-BUND SOTTO I 350 PUNTI - LISTINI POSITIVI IN EUROPA DOPO LE RASSICURAZIONI ARRIVATE DALLA BCE SULL’ACQUISTO ILLIMITATO DI TITOLI DI STATO: MILANO +1% - INTESA SALE DEL 2,8%, UNICREDIT DEL 2,6% E MPS DEL 2,10% - GHIZZONI, NESSUN PROGETTO DI SCISSIONE MEDIOBANCA - SEAT: INIZIA L'ERA POST-PRIVATE EQUITY - LA CONSOB ACCENDE UN FARO SUL FONDO ALPHA GESTITO DA IDEA FIMIT - HINES SGR VA AL RIASSETTO SENZA LIGRESTI - L'ADVISOR ZOPPO SULLA RETE TELECOM…

1 - CRISI: SPREAD BTP-BUND CALA SOTTO SOGLIA 350 PUNTI...
(ANSA) - Scende sotto la soglia dei 350 punti lo spread tra Btp e Bund. Il differenziale tra i decennali italiani e tedeschi si aggira attorno ai 349,2 punti con il rendimento del Btp a quota 5,067%.

2 - BORSA: APRE IN RIALZO CON LE BANCHE DOPO DRAGHI, +1% FTSE MIB...
Radiocor - Bancari in luce e listini positivi il giorno dopo l'attesa riunione della Bce e le parole rassicuranti del numero uno, Mario Draghi, che ha annunciato l'acquisto illimitato di bond a sostegno dei Paesi in crisi dell'Eurozona. Dopo il balzo del 4% della vigilia, Piazza Affari apre oggi comunque con maggiore cautela cosi' come il resto d'Europa, anche in attesa del dato sugli occupati Usa in programma nel pomeriggio.

Il Ftse Mib dopo aver aperto in rialzo dell'1% avanza ora dello 0,82% e il Ftse All Share sale dello 0,77%. In luce le banche, che beneficiano del forte calo dello spread BTp/Bund sceso in area 360 punti base. Intesa sale del 2,8%, Unicredit del 2,6% e Mps del 2,10%. Titolo peggiore della seduta e' Rcs, colpita anche oggi dai realizzi, in asta di volatilita' con un -11,82% teorico. Euro sui massimi dal 21 giugno sul dollaro sopra 1,26 a 1,2661 (1,2638) e a 99,95 yen (99,36). Dollaro/yen a 78,93. Poco mosso il petrolio con il Wti in calo di un frazionale 0,07% a 95,46 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: +2,2% DOPO DECISIONE BCE E SULLA SCIA DI WALL STREET...
Radiocor - Chiusura in deciso rialzo per la Borsa di Tokyo, che si e' mossa sull'onda euforica che ieri ha interessato prima le piazze europee e dopo Wall Street che ha chiuso ai massimi degli ultimi cinque anni. L'indice di riferimento del mercato nipponico, il Nikkei-225, e' stato fissato a 8.871,65 punti, con un progresso del 2,20% sulla vigilia. A dare propellente ai listini la decisione della Bce di intervenire con acquisti illimitati sul mercato del debito europeo al fine di aiutare i Paesi piu' deboli. A contribuire al rialzo delle quotazioni anche uno yen piu' competitivo e acquisti di ordine tecnico scattati sui positivi dati macro interni.

4 - MEDIOBANCA: GHIZZONI, NESSUN PROGETTO DI SCISSIONE DELLA BANCA...
Radiocor - 'Non c'e' nessun progetto, se lo presentano lo vedremo. Ma a quanto mi risulta sono solo commenti della stampa, non ci sono progetti'. E' quanto ha spiegato Federico Ghizzoni, a.d. di Unicredit, a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio parlando in merito a un possibile progetto di scissione di Mediobanca. Ghizzoni ha parlato anche del pieno appoggio degli azionisti Mediobanca all'amministratore delegato Alberto Nagel. In riferimento al cda di mercoledi' scorso, ha indicato: 'Io non ero alla riunione, dalle informazioni che ho avuto credo sia stato un cda molto tranquillo e molto costruttivo, con i soci che sono al fianco dell'a.d.'.

5 - L'ADVISOR ZOPPO SULLA RETE TELECOM...
A.Ol. per il "Fatto quotidiano" - Non è il caso di tirare conclusioni affrettate. Ma con la nomina dell'advisor del Fondo strategico della Cdp, che è Deutsche Bank, i contatti con Telecom Italia per costruire una newco della rete, in partnership pubblico-privato, approdano a un primo step concreto. Il mandato, per ora, è quello di stimare il valore della rete di accesso che sarebbe conferita dal gruppo telefonico. Base d'accordo indispensabile per costruire la partnership.

Con il fondo infrastrutturale F2i di Vito Gamberale le trattative sulla cablatura verticale degli edifici milanesi si sono rotte nella sostanza sul mancato accordo per un'estensione dell'alleanza a progetti allargati al territorio nazionale. E il nodo era proprio la valutazione della rete: per il potenziale venditore il prezzo era almeno di 520 euro a linea, per il potenziale acquirente non più di 250 euro. Una distanza che si è rivelata incolmabile. Nel frattempo però qualcosa è cambiato.

Le linee guida di Bruxelles hanno confortato Telecom, contribuendo a rivalutare il rame anche nello sviluppo di un'infrastruttura a banda ultralarga. Difficilmente si arriverà comunque a valutare la rete 17 miliardi se si vuole trovare un accordo. Anche i 13 miliardi stimati dagli analisti partono però da un assunto di base che deve essere conviso e cioè che la vita residua della rete in rame sia tecnicamente proiettabile su vent'anni.

Tema molto delicato per Telecom che sta seguendo ovviamente la questione con il suo staff interno. Nessun incontro è stato ancora fissato a livello tecnico-valutativo, tuttavia Deutsche si aspetta di interloquire con una controparte finanziaria con lo stesso ruolo. Ma Telecom per ora non ha ufficializzato mandati a nessun advisor. Può essere che si attenda la nomina di Piergiorgio Peluso (direttore generale di FonSai, dopo una lunga esperienza a UniCredit) a direttore finanziario, nomina che dovrebbe essere approvata dal consiglio del 13.

6 - SEAT: INIZIA L'ERA POST-PRIVATE EQUITY, RISTRUTTURAZIONE ALLA FIRMA...
Radiocor - Inizia domani l'era post-fondi per Seat Pagine Gialle. In queste ore, secondo quanto risulta a Radiocor, e' in corso il closing della lunga procedura di ristrutturazione, durata quasi un anno e mezzo, che portera' a tagliare il debito di circa 1.2 miliardi e consegnera' la gran parte delle azioni ai possessori del bond Lighthouse (per effetto della conversione del bond in azioni). Da domani dunque sara' efficace la nuova struttura azionaria con gli obbligazionisti Lighthouse complessivamente all'88%, i tre private equity (Cvc, Permira, Investitori Associati) al 5,9% e il flottante al 6,1%. Chiusa la lunga e complicata procedura di restructuring si apre quella delle manovre nell'azionariato e per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

7 - FARO DELLA CONSOB SU ALPHA DI IDEA FIMIT...
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - La Consob accende un faro sul fondo Alpha gestito da Idea Fimit. Dopo aver ricevuto alcuni esposti, la Commissione presieduta da Giuseppe Vegas avrebbe aperto un fascicolo sulla vicenda della proroga (per altri 15 anni rispetto alla scadenza del 2015) di Alpha. Quest'ultimo, nato nel 2001, è stato il primo veicolo per il retail quotato in Borsa: gestito da Idea Fimit, la Sgr guidata da Massimo Brunelli e nata dopo la fusione fra First Atlantic e Fimit realizzata sotto il controllo di Dea Capital (De Agostini).

La Consob avrebbe inviato, nelle scorse settimane, una lettera a Idea Fimit con alcuni rilievi per i quali si attende ora una risposta. E proprio ieri si è tenuto un Cda di Idea Fimit nel quale sono state calibrate le risposte alla commissione. La querelle è scoppiata dopo la decisione di prorogare Alpha decisa nel Cda di Idea Fimit a fine luglio. Chi sperava infatti di rivedere i propri soldi con gli interessi nel 2015, vede l'investimento bloccato fino al 2030. Sono circa 12 mila i risparmiatori che hanno investito in Alpha.

Platea diversificata che va da privati pensionati (ai quali lo strumento era stato venduto anni fa dalla ex rete di Banca di Roma) fino a soggetti istituzionali: tra i principali quotisti di Alpha c'è l'Inps, che è anche tra i soci di Idea Fimit con il 29,6% della Sgr. Infine, tra i quotisti ci sono veicoli più speculativi come la lussemburghese Liscartan Investments, che è stata tra i promotori degli esposti.

8 - HINES SGR VA AL RIASSETTO SENZA LIGRESTI...
C.Fe. per il "Sole 24 Ore" - Chi entrerà al posto di Salvatore Ligresti nella Hines Italia Sgr, la società di gestione immobiliare guidata dall'imprenditore Manfredi Catella? Il 18% della Sgr, che fa capo al costruttore siciliano tramite Fondiaria Sai, dopo la fusione con Unipol è finito automaticamente nel perimetro della compagnia bolognese. Ma sembra ovvio aspettarsi che la quota, alla fine, verrà dismessa da Unipol. Il resto della compagine vede oggi Hines come socio di riferimento (67%) con quote minori in mano allo stesso Manfredi Catella (10%) e al finanziere Francesco Micheli (5%).

In attesa del riassetto, Hines Italia sta seguendo le aree di Milano Santa Giulia di proprietà del gruppo Risanamento, in modo da avanzare una proposta concreta. E nel frattempo Manfredi Catella fa shopping nel capoluogo lombardo. Il fondo istituzionale Mhrec, gestito da Hines Italia sgr, ha perfezionato l'acquisto di un immobile di 20mila metri quadrati a Milano di proprietà del fondo tedesco Deka-ImmobilienGlobal. Prezzo della transazione: 38 milioni di euro. In relazione a questa strategia di investimento la società ha avviato la fase di investimenti dei due nuovi fondi di investimento istituzionali dedicati all'Italia che hanno raccolto oltre 170 milioni di euro e stanno proseguendo la fase di raccolta presso fondi pensione.

9 - MORNING NOTE...
Radiocor

Cernobbio (Co): workshop The European House - Ambrosetti 'Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive'. Prima giornata.

Firenze: il presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso, tiene un discorso alla riunione del bureau del Ppe.

Roma: il vice ministro delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, insedia la cabina di regia del 'Piano citta'' per il rilancio delle aree urbane degradate.

Roma: il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricala' e il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, presentano 'Exhibitaly' in programma a Mosca dal 12 settembre.

Bari: il presidente del Consiglio, Mario Monti, inaugura la 76esima Fiera del Levante.

CRISI: Svolta Bce, acquisto illimitato di bond. E il piano di Draghi trascina i mercati. Lo spread a quota 370, Milano guadagna il 4,3%. L'ira della Bundesba nk, l'unica a votare contro: un errore. Per Weidmann l'ombra del ritiro. Il premier Monti soddisfatto: 'Dalla Bce un passo importante, Draghi e' stato per noi un'ancora di salvezza. Non chiederemo aiuti per ora' (dai giornali)

ENERGIA: le mosse di Passera, piu' petrolio e gas italiano. Un taglia- spread anche per l'energia, misure per ridurre la bolletta di 14 miliardi. Fra gli obiettivi una riforma della Costituzione per riportare a Roma le competenze sulle grandi infrastrutture nazionali (dai giornali)

GENERALI: vende Migdal, il titolo vola. Il gruppo israeliano ceduto per 705 milioni, azioni su del 6,1%. Entro ottobre a Eliahu, l'intesa di marzo era sfumata per le authority di Tel Aviv. Il mercato scommette sui movimenti tra i soci di Trieste che oggi riunisce l'esecutivo (dai giornali)

LUXOTTICA: il mercato chiede troppo sconto, Del Vecchio colloca 'solo' il 3,8%. L'imprenditore che aveva messo in vendita una quota del 7% incassa 486 milioni. Gli operatori si interrogano sull'uso della liquidita' in Generali e Unicredit (dai giornali)

UNIPOL- FONSAI: Doppio aumento di capitale, Palladio torna socio con il 2%. Collocati tutti i diritti, lunedi' le sottoscrizioni. Le banche potrebbero accollarsi 500 milioni.

Ecco il piano per l'eventuale inoptato: Mediobanca dovra' cedere la partecipazione riveniente dalla ricapitalizzazione entro dicembre (dai giornali)

BANCHE: Bpm, giro di vite di Montani contro i privilegi degli Amici. Vietate le assenze ingiustificate e l'utilizzo delle strutture. La Consob ha sanzionato il patto parasociale non dichiarato prima dell'assemblea (La Repubblica, pag.27). Mps, i Monti- bond nel mirino dell'Ue. All'esame di Almunia il prestito da 2 miliardi del governo alla banca, l'Antitrust: potrebbero essere aiuti di Stato (La Stampa, pag.23)

TV: La 7, aumentano i ricavi ma i profitti restano in rosso. Nell'info memo inviato ai pretendenti le previsioni 2012-2013 (Il Messaggero pag 21). Al Jazeera rinuncia all'asta su Ti Media (Il Sole 24 Ore pag 29). Alleanza tra Espresso e Sky? La Borsa ci crede (dai giornali)

IMPREGILO: Tra Salini e Impregilo il nodo della Romania. Emerge il problema del conflitto di interesse sull'autostrada di Lugoj (Il Sole 24 Ore, pag.29)

PIRELLI: Prelios, i Merloni via dalla cordata di Caputi (dai giornali). Sull'aumento Gpi i Malacalza dagli avvocati, il 'no' a sorpresa nel Cda non e' piaciuto ai genovesi (Il Giornale, pag.25)

 

 

SPREAD SpreadCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOborsa TokyoMARIO DRAGHI MARIO MONTI IntesaUNICREDITFEDERICO GHIZZONI mediobanca jonella e salvatore ligresti

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)