mario draghi spread

È FINITA LA PACCHIA SULLO SPREAD - IL DIFFERENZIALE DEI TASSI ITALIANI SU QUELLI TEDESCHI È GIÀ TORNATO A CORRERE, E I DUBBI SULLA PERMANENZA DI DRAGHI A PALAZZO CHIGI NON FANNO CHE PEGGIORARE LA SITUAZIONE - IL 2022 SEGNERÀ LA FINE DEL BIENNIO DELL'INDULGENZA SUI CONTI: DAL PROSSIMO ANNO OGNI ERRORE SI PAGHERÀ CARO. IL NOSTRO PAESE È MOLTO ESPOSTO A EVENTUALI EVENTI NEGATIVI. E CON LA FINE DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DELLA BCE, RISCHIAMO GROSSO…

Carlo Bastasin per “la Repubblica - Affari & Finanza”

 

MARIO DRAGHI

Con il 2021 finiscono gli anni dell'indulgenza. Il biennio cioè in cui in Europa era possibile commettere errori politici senza portarne immediate conseguenze economiche. Dal 2020, la politica monetaria molto concessiva della Bce, gli acquisti di titoli e i fondi europei sono venuti a soccorso di tutti e sono stati prevalenti rispetto a ogni scelta nazionale. Questa sospensione della realtà si chiuderà nei prossimi mesi, quando torneremo probabilmente ad affiancare ai tragici numeri quotidiani della pandemia quelli più prosaici dello spread.

 

i posti di daddy draghi 7

L'Italia nel 2021 ha dimostrato di disporre ancora di energie e di una sua istintiva elasticità. Non è purtroppo una garanzia sufficiente e ci sono vari eventi che possono accelerare in Italia l'uscita dal periodo della benevolenza.

 

Una svolta elettorale che consegni il governo a partiti euroscettici; un cattivo impiego delle risorse europee che faccia rivedere al ribasso l'impatto di lungo termine sulla crescita dell'economia; una sorpresa dal lato dell'inflazione europea che costringa la Bce a inseguire le altre banche centrali nell'aumento del costo del denaro; un evento geopolitico che modifichi le prospettive dell'economia o interrompa le forniture delle catene del valore o, ovviamente, un peggioramento della situazione sanitaria. Ogni evento negativo ha un impatto speciale sull'Italia a causa del suo alto debito.

SEI BELLA COME IL Whatever it takes di mario draghi

 

Nell'ultimo trimestre del 2021, il differenziale dei tassi italiani su quelli tedeschi è già tornato ad allargarsi. Con qualche approssimazione, si può stimare che il fattore principale dietro l'aumento dello spread sia stato il calo della crescita attesa nel mondo. Sta cioè peggiorando il rapporto tra crescita e tasso d'interesse, quel semplice "indicatore dinamico" che usiamo come sintesi della sostenibilità dei debiti e che vede l'Italia unico grande Paese ad avere tassi d'interesse maggiori della crescita nelle stime del prossimo decennio, secondo il Fondo monetario.

 

christine lagarde mario draghi

 In pratica, ogni volta che gli investitori vedono peggiorare la crescita o aumentare i tassi, anche se non solo in Italia, riequilibrano i loro portafogli vendendo i titoli italiani prima di ogni altro. Infatti, nell'ultimo trimestre del 2021, benché la crescita dell'Italia fosse maggiore di quella tedesca, lo spread è aumentato di 30 punti base.

 

Da marzo finirà inoltre il programma della Bce di acquisto di titoli in risposta all'emergenza pandemica. Si è trattato di un programma che beneficiava l'Italia più degli altri Paesi. La sua integrazione con altri programmi non compenserebbe gli acquisti più che proporzionali di titoli italiani.

 

SPREAD DICEMBRE 2021

 Il reinvestimento da parte della Bce dei titoli in scadenza (nel 2022-23 stimati in circa 150 miliardi annui) offre uno spiraglio di impiego discrezionale che potrebbe contenere lo spread italiano. Ma questo vale in teoria. In pratica, la Bce non potrà fare interventi troppo squilibrati a favore dell'Italia senza basi giuridiche solide, cioè senza condizioni eccezionali (un reale rischio di frammentazione dell'euro-area) o senza un programma di assistenza per il Paese beneficiario.

 

JENS WEIDMANN MARIO DRAGHI MEME

Quest' ultimo requisito, tuttavia, non è immaginabile visto che è già in corso il Piano di riforma e resilienza con un dettagliato programma di riforme e verifiche. Il sostegno informale che la Bce riceve dalle autorità politiche in Europa sarà anche rilevante. Il nuovo governo tedesco non farà mancare il supporto in caso di necessità, ma l'opposizione cristiano-democratica ha già manifestato intenzioni bellicose.

 

spread

Gli obiettivi italiani e tedeschi, d'altronde, se si considera il mix delle politiche fiscali e monetarie, non sono esattamente allineati. In Germania si può accettare più larghezza fiscale a fronte di maggiore restrizione monetaria, per l'Italia invece - potendo disporre dei fondi europei - sarebbe meglio il cocktail opposto: tassi d'interesse più bassi e una politica di rientro dei debiti.

 

conferenza stampa di fine anno di mario draghi 1

 Lo scenario del 2022 dovrebbe suscitare considerazioni a Roma in vista sia dell'elezione del Presidente della Repubblica - con ripercussioni per la guida del governo - sia della discussione sulle nuove regole di governance europea. La futura presidenza della Repubblica deve garantire il vincolo più importante per la stabilità del Paese: l'impegno dei prossimi governi a convergere con gli altri Paesi europei.

 

spread btp bund

Quanto alla prossima discussione sulle norme europee di governance, anziché domandare un allentamento dei vincoli di finanza pubblica, il governo italiano dovrebbe accettare che le regole - almeno quelle non irragionevoli - mantengano la loro credibilità. Dovrebbe inoltre proporre che le verifiche del Pnrr diventino pratica comune del "semestre europeo". Questo renderà più facile, a una Banca centrale comunque ben disposta, proseguire sia gli acquisti di titoli, sia politiche di basso costo del denaro, giustificati dalla coerenza della politica di bilancio del Paese più critico.

mario draghi christine lagarde mario draghi mario monti 2christine lagarde mario draghi 2

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)