finmeccanica mauro moretti gianni de gennaro

FINMECCANICA PARALIZZATA DA MORETTI? NO PROBLEM! PER RESTARE AL COMANDO ANCHE IN CASO DI CONDANNA PER LA STRAGE DI VIAREGGIO, NOMINA DIRETTORE GENERALE ANDREA PARRELLA, UN SUO UOMO - RENZI HA BENEDETTO L’OPERAZIONE

 

Francesco Bonazzi per “La Verità”

 

mauro moretti (2)mauro moretti (2)

Sdoppiare i poteri per conservare il potere. La trovata di Mauro Moretti per restare al comando di Leonardo -Finmeccanica anche in caso di condanna per la strage di Viareggio è semplice: nominare un direttore generale di assoluta fiducia e rimanere amministratore delegato.

 

La separazione delle due cariche, oggi cumulate dall' ex gran capo delle Ferrovie dello Stato, sarebbe già stata sottoposta a Palazzo Chigi e avrebbe ottenuto il via libera del premier, Matteo Renzi, che in questa delicatissima fase referendaria non vuole «vuoti d' aria» ai piani alti delle grandi aziende di Stato. Il prescelto per l' operazione è l' in terno Andrea Parrella, direttore degli affari legali e societari, ovviamente anche lui in arrivo dalle Fs.

 

Mauro Moretti capotreno Mauro Moretti capotreno

Dopo il semaforo verde di Renzi, adesso ogni giorno è buono per la convocazione di un cda straordinario del gruppo di Piazza Monte Grappa, presieduto da Gianni De Gennaro, con all' ordine del giorno la nomina di un direttore generale.

 

Alla decisione, assai tormentata, Moretti è arrivato dopo lunghe riflessioni con i suoi legali e i manager di fiducia, ovvero quelli che lo hanno seguito due anni fa dalle Ferrovie.

 

Dai treni, del resto, arrivano i suoi guai, perché era lui il numero uno assoluto delle Fs il 29 giugno 2009, quando 32 persone morirono in un incendio scoppiato alla stazione di Viareggio. Lo scorso 20 settembre, dopo tre anni di udienze, l' accusa ha chiesto proprio per Moretti la condanna più severa, ovvero 16 anni per incendio colposo, omicidio e lesioni plurime colpose e disastro ferroviario.

 

La sentenza è attesa per metà novembre e già oggi, come imputato di reati gravi, il manager romagnolo rischia di vedersi ritirato da Palazzo Chigi il Nos, il nulla osta di sicurezza necessario per chiunque occupi posizioni di vertice nel settore delle armi e delle tecnologie militari. Ma con una condanna così grave il gran capo di Leonardo potrebbe avere problemi a entrare in molti Paesi, a cominciare dagli Stati Uniti.

 la strage di viareggio la strage di viareggio

 

Un problema non solo d' immagine, ma anche operativo. Proprio per mettere le mani avanti di fronte alle possibili critiche di chi, in caso di verdetto sfavorevole a Lucca, lo attaccherebbe sulla capacità di rappresentare pienamente Finmeccanica nel mondo, Moretti ha quindi deciso di fare un mezzo passo indietro.

 

andrea parrellaandrea parrella

Anzi, un quarto di passo indietro, perché è stata accuratamente scartata, salvo colpi di scena dell' ultima ora, l' idea di nominare un direttore generale forte come Fabrizio Giulianini, direttore per l' elettronica e classico uomo «di prodotto». Parrella è invece un valente avvocato, che ha gestito con abilità tutto il processo di «divisionalizzazione» del gruppo, con la scomparsa di quasi tutte l controllate e l' accentramento totale della gestione nelle mani di Moretti.

Fabrizio Giulianini Fabrizio Giulianini

 

Un piano che ha portato a parecchi risparmi, ma che rischia di intaccare il core business di quello che sarebbe il principale gruppo manifatturiero d' Italia, dove per crescere di fatturato, alla fine, ci sono solo due strade (a parte le acquisizioni): investire sui prodotti e vincere le gare in giro per il mondo. E invece l' indecisione, anche personale, di Moretti, da mesi rischia di paralizzare il gruppo.

 

Ad esempio, il capo azienda ha temporeggiato due anni sulla proposta dei tedeschi di Cassidian che volevano vendere la loro divisione elettronica. A un certo punto Cassidian si è stufata e ha piazzato l' azienda a un fondo. La settimana dopo Moretti è andato dal fondo e naturalmente si è sentito chiedere il doppio.

 

Stesso film per il gioiello Avio, controllato dal fondo britannico Cinven (81%) e del quale Leonardo ha il 14%: il gruppo italiano da mesi valuta se comprarsela tutta, ma nel frattempo Avio ha ricevuto i soldi dallo stato italiano per i satelliti e ora costerebbe quasi il doppio.

impianti boeing grottaglieimpianti boeing grottaglie

 

In tensione anche il rapporto con Boeing, che per Leonardo è un cliente da un miliardo l' anno negli stabilimenti pugliesi, nell' ambito del programma «787». Moretti ha spedito al Sud Alessio Facondo a «fare ordine» e sono stati tagliati moltissimi fornitori. Il risultato è che ora Boeing ha messo sotto procedura di verifica l' intera filiera.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....