IL PRESIDENTE DELL'ENI GIUSEPPE RECCHI SCALDA I MOTORI PER LA CORSA ALLA POLTRONE CHE CONTANO NELLE PARTECIPATE DI STATO
DAGOREPORT
Si scaldano i motori per la corsa alla poltrone che contano nelle partecipate di Stato. Se tra due giorni il Governo indichera' la strada per Finmeccanica, c'e' chi cerca in tutti i modi la visibilità per sorpassare il capo azienda. Con il rischio pero' di bucare una gomma come e' successo alla Ferrari nell'ultimo GP di Formula 1, e di andare fuori strada.
E' il caso del Presidente dell'Eni Giuseppe Recchi, che nell'ultima puntata di Ballaro' ci ha spiegato cosa dovrebbe fare l'Italia per attirare investimenti e che oggi in Confindustria ha raccolto intorno a sè mezzo esecutivo per il convegno sponsorizzato dal cane a sei zampe "Piu' mondo in Italia".
Alfano, Cancellieri, Bonino, Giovannini, Saccomanni e all'ultimo minuto il Presidente Recchi ha strappato il si anche del Ministro Zanonato. Tutti presenti, tranne Scaroni, impegnato a Milano a curare i dossier piu' caldi del Gruppo e concentrato nel confermare la leadership mondiale dell'Eni a pochi giorni da una ricca semestrale. Lo stesso Scaroni la settimana passata era stato gia' a Roma in visita da Napolitano, raccogliendo l'apprezzamento del Capo dello Stato per i risultati conseguiti.
Recchi ha parlato al Governo dei costi fissi dell'energia, cavalcando un tema molto in voga in queste settimane dopo il Decreto Fare, ma ha raffreddato l'esecutivo quando ha spiegato che il vero costo non e' quello dell'energia, ma l'handicap principale e' l'incertezza. Recchi ha cercato di mostrare i muscoli del leader, ma dall'esecutivo ha raccolto pochi applausi. La strada fino al 2014 e' ancora lunga e una partenza cosi' anticipata potrebbe portare qualche foratura di troppo...


