sam altman openai soldi

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DI CHI PAGA – OPENAI HA UFFICIALIZZATO LE VOCI CHE SI RINCORREVANO DA TEMPO: A PARTIRE DEL 2025 ABBANDONERÀ IL MODELLO NO-PROFIT E DIVENTERÀ UNA SOCIETÀ A SCOPO DI LUCRO – L’AZIENDA CHE HA CREATO CHATGPT AMMETTE DI AVERE BISOGNO DI PIÙ SOLDI PER SVILUPPARE L’AI, DOPO I 10 MILIARDI DI INVESTIMENTO RICEVUTI DA MICROSOFT NEL 2023 – IL CEO SAM ALTMAN: “DOBBIAMO DIVENTARE PIÙ DI UN LABORATORIO E DI UNA STARTUP: DOBBIAMO TRASFORMARCI IN UN’AZIENDA DURATURA” – LE CRITICHE DI ELON MUSK E I RISCHI PER L'ETICA E LA SICUREZZA

https://www.repubblica.it/tecnologia/2024/12/27/news/openai_cambia_struttura_societaria_per_inseguire_profitto-423909088/?ref=RHLM-BG-P14-S1-T1

 

Estratto dell’articolo di Pier Luigi Pisa per www.repubblica.it

 

sam altman - openai - soldi

Con un post sul suo blog, l’azienda di San Francisco che ha creato ChatGpt ha ufficializzato le voci che si rincorrevano da tempo: cambierà pelle per inseguire il profitto sul lungo periodo e sostenere la sua missione di raggiungere l’AGI

 

Con queste parole, pubblicate sul blog ufficiale, l’azienda creatrice di ChatGpt ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione sta valutando una riorganizzazione societaria per “supportare in modo più efficace la missione di sviluppare un’intelligenza artificiale generale (AGI) a beneficio dell’umanità”.

 

openai - denaro

Fondata nel 2015 come laboratorio di ricerca no-profit, OpenAI è diventata una startup nel 2019. “Nel 2019 siamo diventati più di un semplice laboratorio. Abbiamo stimato che sarebbero stati necessari circa 10 miliardi di dollari per sviluppare l’AGI”, si legge nel post. […]

 

Cinque anni fa, dunque, OpenAI ha modificato la propria struttura affiancando al laboratorio di ricerca una società "capped-profit", controllata però dal consiglio direttivo della no-profit, per garantire che il perseguimento dei profitti non compromettesse gli obiettivi iniziali.

 

openai - foto lapresse

I dieci miliardi di dollari necessari sono arrivati a gennaio 2023 da Microsoft, che già nel 2019 aveva investito un miliardo di dollari, in cambio dell’uso esclusivo delle tecnologie di OpenAI. Questo finanziamento ha dato vita a una partnership pluriennale e miliardaria, messa in crisi nel novembre 2023, quando il consiglio direttivo della no-profit ha rimosso all’improvviso il CEO Sam Altman, accusandolo di aver accelerato l’apertura al pubblico di una tecnologia potenzialmente pericolosa.

 

“Quando ChatGpt stato presentato, nel novembre 2022, nessuno ci aveva avvisato in anticipo. Abbiamo saputo di ChatGpt tramite un post su Twitter”, ha dichiarato Helen Toner, membro del consiglio di OpenAI all’epoca, durante il podcast The TED AI Show. Cinque giorni dopo il licenziamento, Altman è tornato al suo posto. Questo evento ha chiarito, soprattutto agli investitori, che episodi simili non avrebbero dovuto ripetersi.

 

[…]

CHATGPT SU WHATSAPP

 

Negli ultimi mesi si è parlato a più riprese di una trasformazione definitiva di OpenAI verso una struttura più orientata al profitto. Anche Sam Altman, intervenendo alla Italian Tech Week che si è svolta lo scorso settembre a Torino, ha lasciato intuire che ci sarebbero stati dei cambiamenti. “Entrando nel 2025, dobbiamo diventare più di un laboratorio e di una startup: dobbiamo trasformarci in un’azienda duratura”, ha confermato oggi OpenAI.

 

sam altman - openai e soldi - immagine creata con intelligenza artificiale

Per questo motivo, dopo consultazioni con legali e investitori, il consiglio direttivo di OpenAI sta pianificando di trasformare l’attuale società for-profit in una Delaware Public Benefit Corporation (PBC), con azioni ordinarie e la missione di OpenAI come interesse di pubblica utilità. Una società benefit oltre a perseguire il profitto per gli azionisti ha l'obbligo legale di perseguire un obiettivo di beneficio pubblico definito nel proprio statuto.

 

“La PBC è una struttura già utilizzata da molte altre aziende e richiede di bilanciare gli interessi degli azionisti, delle parti interessate e dell’interesse pubblico nelle decisioni aziendali – aggiunge OpenAI –. Questa struttura ci consentirà di raccogliere il capitale necessario con termini convenzionali, come fanno altre aziende nel settore”.

 

colloquio tra john elkann e sam altman all italian tech week di gedi 4

La riorganizzazione di OpenAI non piace a Elon Musk, che ha co-fondato il laboratorio no-profit nel 2015, elargendo una somma considerevole (circa 30 milioni di dollari). Musk ha ampiamente criticato in passato la trasformazione di OpenAI da organizzazione no-profit a modello a scopo di lucro, sollevando dubbi sul fatto che questa scelta contraddica la missione originale di sviluppare intelligenza artificiale “per il bene dell'umanità”.

 

Secondo Musk, dare priorità al profitto potrebbe compromettere lo sviluppo etico e la sicurezza delle tecnologie IA. Per questo motivo il CEO di Tesla e SpaceX ha avviato un'azione legale per bloccare la conversione di OpenAI in un'entità che insegue il profitto, sostenendo che questa violi i principi fondativi dell'azienda e rappresenti un pericolo per l'umanità.

 

SAM ALTMAN ELON MUSK

Musk, inoltre, ritiene che la stretta collaborazione tra OpenAI e Microsoft, supportata da ingenti investimenti, possa portare a pratiche anticoncorrenziali e a una concentrazione di potere nell'AI dannosa per l'interesse pubblico. OpenAI ha risposto alle critiche sottolineando che in passato lo stesso Musk ha sposato e sostenuto l'idea di una transizione al modello a scopo di lucro.

 

Elon Musk ha fondato nel 2023 una società chiamata xAI che sviluppa intelligenza artificiale “con l'obiettivo di comprendere meglio l'universo”. Musk ha espresso preoccupazioni riguardo alla commercializzazione dell'IA, sottolineando l'importanza di uno sviluppo etico e sicuro delle tecnologie AI.

 

meme pubblicato da elon musk su sam altman

Ma il chatbot Grok, sviluppato utilizzando l’intelligenza artificiale di xAI, è stato oggetto di critiche per la sua capacità di generare deepfake che favoriscono la diffusione di disinformazione. OpenAI è stata valutata 157 miliardi di dollari. xAI invece ha superato recentemente i 40 miliardi di valutazione.

sam altman elon musk 2openai - denaro

 

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...