1. TE LI DO IO I NUOVI “TECNICI” DELL’AUTHORITY DEI TRASPORTI (CHE NON PASSERANNO MAI)! 2. SPONSOR PASSERA, BARBARA MARINALI HA LAVORATO CON PRODI, AMATO ED ENRICO LETTA 3. IL CURRICULUM “TECNICO” DI ENNIO CASCETTA FA ANCOR PIÙ RIDERE: EX ASSESSORE AI TRASPORTI DI BASSOLINO ALLA REGIONE CAMPANIA, CANDIDATO IN PECTORE DI MONTEZEMOLO A NAPOLI ED ORA RESPONSABILE MOBILITÀ DELLA FONDAZIONE “ITALIAFUTURA” 4. AVVISATE BERNABÈ CHE IL NUOVO UOMO FORTE DI TELEFONICA SI CHAIMA CARLOS LOPEZ BLANCO, EX SEGRETARIO DI STATO PER LE TELECOMUNICAZIONI DEL GOVERNO SPAGNOLO (ALIERTA CERCA COPERTURE POLITICHE SEMPRE PIÙ PESANTI NEL GIRO DI RAJOY) 5. RIDURRE LA SPESA PUBBLICA? PER I PROFESSORONI E’ FACILE: “VIETARE TUTTI I REGALI, TUTTI, QUALE CHE NE SIA IL VALORE, ANCHE IL CLASSICO PORTACHIAVI DI PLASTICA”

1- AVVISATE BERNABÈ CHE IL NUOVO UOMO FORTE DI TELEFONICA SI CHAIMA CARLOS LOPEZ BLANCO
Dovevano essere presenti in sei, invece al Comitato esecutivo di Telecom che si è tenuto ieri a Milano si sono presentati in sette.

Contrariamente alle previsioni è arrivato anche Julio Linares, il manager di Telefonica che si è dimesso dalle cariche operative il 18 settembre, ma ha mantenuto la carica di vicepresidente non operativo. Quando Franchino Bernabè e Marco Patuano lo hanno visto entrare nella sala hanno tirato un sospiro di sollievo perché la presenza dell'uomo che è fino a un mese fa era il braccio destro di Cesar Alierta, ai loro occhi è stata la conferma che la Compagnia madrilena non ha intenzione di tagliare la corda rispetto al groviglio di problemi dell'azienda italiana.

Per molti giorni si è pensato che la lettera con cui il piccolo faraone Sawiris ha promesso di investire 3 miliardi nel Gruppo telefonico italiano, potesse aprire uno scenario drammatico. Così non è stato, e a quanto pare, il problema e'rinviato al Consiglio di amministrazione del 6 dicembre quando si dovrà capire il percorso che Telecom intende fare in America Latina e sullo scorporo della Rete.

Dopo quattro ore di discussione i sette consiglieri sono usciti con il volto disteso ,ma hanno rispettato l'invito di Franchino a tenere le bocce cucite per non lasciar correre illazioni sulla stampa. Sembra comunque che non si sia parlato affatto della vendita di TelecomItalia Media (proprietaria de "La7") perché le offerte vincolanti arriveranno soltanto il 3 dicembre, esattamente tre giorni prima del prossimo consiglio di amministrazione.

D'altra parte questo de "La7" è un problema di gran lunga minore rispetto alla scelta di rafforzare la presenza in America Latina comprando per 7 miliardi di euro la società Gvt di proprietà dei francesi del gruppo Vivendi.

Da parte sua Bernabè continua a parlare di una politica aggressiva ed espansiva che deve coniugare il taglio dei costi (cioè del personale) con il rafforzamento della presenza soprattutto sul mercato americano dove Tim Brasil con quasi 70 milioni di telefonini occupa il secondo posto nonostante le continue difficoltà che le autorità locali continuano ad opporre al Gruppo italiano.

Ed è su questa espansione che si gioca il braccio di ferro con i soci spagnoli di Telefonica. È probabile che durante la riunione di ieri qualche consigliere più disattento ai numeri e ai diagrammi abbia smanettato sull'ipad dove avrà potuto leggere le anticipazioni di quel sito disgraziato di Dagospia sul terremoto che sta avvenendo ai vertici di Telefonica dove il capo, Cesar Alierta, sta decapitando i manager ai più alti livelli per ridisegnare il nuovo organigramma.

Sul ribaltone che nel giro di pochi giorni ha assunto dimensioni sorprendenti con l'esodo del braccio destro di Alierta Luis Abril, del direttore risorse umane e dei manager preposti al marketing e all'audit, occorre aggiungere un'altra notizia dell'ultima ora raccolta nei bar puzzolenti intorno a plaza Mayor. Qui tra un piatto di tapas e un bicchiere di sangria corre voce che il capo di Telefonica abbia scelto il suo nuovo braccio destro in Carlos Lopez Blanco, un avvocato 53enne che dopo la laurea all'università di Valladolid ha lavorato in vari rami dell'amministrazione, poi è sbarcato in Ibm Espana fino al 2001, l'anno in cui è stato nominato Segretario di Stato per le Telecomunicazioni del governo spagnolo.

Anche questa mossa ha un sapore politico e dimostra che Alierta sta cercando coperture sempre più pesanti nel giro del premier e del Partito Popolare spagnolo. Resta il fatto che d'ora in avanti l'avvocato Lopez Blanco sarà il nuovo uomo forte di Telefonica al quale saranno affidati compiti rilevanti attraverso la fusione tra la segreteria generale tecnica e le attività internazionali di Telefonica.

Con lui dovranno misurarsi anche gli uomini di Telecom per capire una volta per tutte se l'azienda sarà in grado di affrontare quella che il quotidiano francese "Le Figaro" oggi definisce generosamente "una situazione delicata".


2- I "TECNICI" DELL'AUTHORITY DEI TRASPORTI (CHE NON PASSERANNO MAI):

La notizia sullo sganciamento morbido ma eloquente di Napolitano da Mario Monti, ha raggiunto Luchino di Montezemolo in Cina dove il presidente della Ferrari ha vissuto un'altra giornata di gloria.

Nel pianeta giallo hanno celebrato i 20 anni di presenza delle "rosse" di Maranello sul mercato cinese e 250mila cinesi si sono accalcati per vedere la sfilata delle 130 Ferrari acquistate dai capitalisti comunisti.

Di fronte allo spettacolo della Canton Tower illuminata di rosso purpureo, Luchino ha avuto un momento di commozione di gran lunga superiore a quello provato sabato scorso quando gli hanno battuto le mani alla Convention di "ItaliaFutura". In quell'occasione aveva fatto un endorsement netto in favore del Professore di Varese però a rileggere bene il suo intervento c'è un passaggio in cui il presidente della Ferrari ha detto: "non chiediamo a Monti di prendere oggi la leadership in quanto ciò ne pregiudicherebbe l'azione".

A rileggerle oggi quelle parole suonano di gran lunga prudenti rispetto all'entusiasmo infantile di Andrea Riccardi, l'arciprete della Comunità di Sant'Egidio che sogna di rimanere ministro anche nel futuro governo.

Luchino è piu' cinico e più furbo del barbuto protettore dei poveri e della bella Irene Tinagli che vorrebbe sostituire la Fornero, e poiché non è abituato a soggiornare ai piani intermedi sa che occorre avere ancora un po' di pazienza prima di completare la scalata della sua vita.

In questo momento i pensieri politici che corrono sotto i suoi capelli sono ancora spettinati e restano legati sopratutto all'insieme delle attività industriali che gli rendono quasi 8 milioni l'anno dentro la Ferrari e i treni di Ntv. Da questi ultimi ha preferito scendere passando la carica di presidente all'amico Antonello Perricone, ma sarebbe un errore pensare che i treni" Italo" siano un problema marginale.

Non a caso sta seguendo giorno per giorno la definizione del vertice dell'Autorità dei Trasporti, l'organo che dovrà regolamentare la concorrenza tra le Ferrovie di Moretti e la sua Ntv. Le ultime notizie fanno capire che forse l'inerzia totale in cui è caduto il governo sarà superata e che Monti potrà mettersi tra i pochi fiori all'occhiello anche il nuovo organigramma dell'Authority.

Fino a pochi giorni fa sembrava che in questa operazione entrasse pesantemente la logica della lottizzazione politica dove, a parte la scelta del presidente Alessandro Ortis (un bocconiano ex-allievo della Nunziatella di Napoli, con un curriculum di tutto rispetto in grandi aziende private e pubbliche), ci sarebbe stato spazio anche per Mario Valducci del Pdl, e Maria Rita Lorenzetti, l'ex-presidente della Regione Umbria che ha trovato in Moretti uno sponsor scatenato.

A dispetto di queste previsioni sta venendo fuori lo schema di un organigramma dove, ferma restando la designazione di Ortis alla presidenza, gli altri due membri sarebbero scelti tra una donna dirigente del ministero delle Infrastrutture e un professore di Napoli. La donna in questione si chiama Barbara Marinali, romana di 48 anni e con due figli, che dopo aver prestato servizio all'Iri con Prodi e in altri ambiti pubblici (all'Antitrust l'ha chiamata Giuliano Amato), nel 2009 è diventata direttore generale per le infrastrutture stradali e dei trasporti. Il suo nome, in quota Pd, è caldeggiato da Corradino Passera che pur essendo caduto in un cono d'ombra politico non dimentica l'Alitalia e gli altri "cantieri".

Il terzo membro della nuova Authority potrebbe essere il professore napoletano Ennio Cascetta, un esperto di trasporti con un curriculum di oltre 150 lavori pubblicati a livello internazionale e un'intensa attività nelle infrastrutture della Regione Campania.
Se il cerchio della nuova Authority si chiuderà in questo modo, Mauro Moretti piangerà lacrime amare e Luchino sarà contento perché Cascetta, ex assessore ai trasporti di Bassolino alla regione Campania, candidato in pectore di Montezemolo a Napoli, è attualmente il responsabile Mobilità della Fondazione "ItaliaFutura".


3- RIDURRE LA SPESA PUBBLICA? PER I PROFESSORONI E' FACILE
Di fronte ai problemi sempre più complessi della crisi italiana molti economisti non sanno più che cosa dire mentre altri sono andati letteralmente in bambola.

Ormai si sono resi conto che la litania sul rigore è giunta all'ultimo versetto mentre quella della crescita è entrata nel regno dell'utopia. Sembra quasi che le menti più lucide degli studiosi abbiano abbassato la guardia.Una testimonianza clamorosa è arrivata ieri sera durante la trasmissione di Santoro quando Renatino Brunetta (autocandidato al premio Nobel per l'economia) ha ammesso in apertura della trasmissione di aver rimesso la testa sui libri per studiare lo spread e i suoi effetti "poiché di queste cose non avevo capito nulla".

A parte questa dichiarazione che sfiora l'ipocrisia c'è comunque un senso di sbandamento nelle file degli studiosi e i suggerimenti a Monti arrivano in alcuni casi a sfiorare il ridicolo. È il caso ad esempio di Gustavo Piga, il 48enne economista di Bolzano che insegna a Tor Vergata e ha acquisito una certa notorietà con i suoi interventi graffianti al programma televisivo "SkyTg Economia".

Ieri Piga ,che ha un inequivocabile orientamento keynesiano, è arrivato al punto di suggerire al superprofessore Mario Monti di ridurre la spesa pubblica vietando ai dipendenti pubblici qualsiasi regalo di Natale.

Lo ha fatto in un intervento sul sito "Blitz" dove ha invocato il premier a "vietare tutti i regali, tutti, quale che ne sia il valore, anche il classico portachiavi di plastica", e poi chiamando in causa economisti tedeschi si è sforzato di dimostrare che anche i più piccoli doni natalizi condizionano le decisioni pubbliche e fanno scattare "la voglia di contraccambiare".
Se c'era bisogno di una dimostrazione pseudo-scientifica per capire a quale livello di bassa intensità siano arrivate la fantasia e la capacità di analisi degli economisti, questo è un esempio eloquente.

Per fortuna nella stessa giornata di ieri Mario Deaglio, il marito della ministra delle lacrime Elsa Frignero, ha presentato a Milano la XVII edizione del Rapporto sull'Economia globale e l'Italia della Fondazione Einaudi da lui presieduta. È probabile che l'economista torinese abbia scritto il suo testo nella villa di Courmayeur lontano dai rumors beffardi sulla moglie ministra che sarà ricordata per le gaffe costruite in modo scientifico e per i cortocircuiti semantici.

La crisi dei cervelli potrebbe avere una battuta d'arresto venerdì 7 dicembre quando Giuseppe De Rita presenterà nella sede dell'inutile Cnel il Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Il sociologo del Censis ha 80 anni, ma ha la testa più lucida di tanti accademici.


4- CARMINE LAMANDA PER LA PRESIDENZA DI ACEA

Avviso ai naviganti N.1: "Si avvisano i signori naviganti che a Roma circola con sempre maggiore insistenza il nome di Carmine Lamanda per la presidenza di Acea, la multiutility capitolina controllata dal Comune e da Francesco Gaetano Caltagirone.

Un segnale eloquente è arrivato nei giorni scorsi dalla grande intervista che "Il Messaggero" ha fatto all'ex-banchiere amico di Geronzi e di Fazio che è entrato in Banca d'Italia nel 1968 ed è diventato assessore al Bilancio nella giunta del sindaco Alemanno".

5- LA FAVOLE DI GHEDINI
Avviso ai naviganti N.2: "Si avvisano i signori naviganti che ieri sera migliaia di padri e di mamme non hanno raccontato alle loro piccole creature la favola che fa chiudere gli occhi.
Un aiuto provvidenziale per questa fatica immensa che mette a dura prova milioni di famiglie, è arrivato dall'intervento dell'avvocato Ghedini durante la trasmissione di Santoro "Servizio Pubblico".

Il celebre e ricco legale padovano ha raccontato la favoletta del rapimento del ragioniere Giuseppe Spinelli al quale misteriosi banditi hanno chiesto 5 milioni di riscatto. Senza timore di creare ilarità, Ghedini ha ripercorso la tragedia del ragioniere che senza pudore si è prestato per anni a consegnare buste gonfie di soldi alle olgettine e alle zoccole di Arcore.

Il racconto dell'avvocato padovano è stato semplicemente delizioso e migliaia di bambini hanno sognato per tutta la notte la figura di questo narratore che ricorda i personaggi di Allan Poe".

 

Franco BernabèBernab e marco patuano Cesar AliertaSamih SawirisCARLOS LOPEZ BLANCO jpegLuca Cordero di Montezemolo Andrea Riccardi Alessandro Ortis Barbara-MARINALIennio cascetta GUSTAVO PIGAGustavo Piga MARIO DEAGLIO ELSA FORNERO IN LACRIME Carmine Lamanda e moglie Niccolo Ghedini

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