javier milei e donald trump

LA MOTOSEGA SI È INCEPPATA: MILEI SI AGGRAPPA A TRUMP – CON IL PESO ARGENTINO SOTTO ATTACCO, GLI INVESTITORI IN FUGA, IL RISCHIO DI UNA SUPER-INFLAZIONE E IL CONSENSO CHE TRABALLA, IL PRESIDENTE ULTRALIBERISTA È VOLATO A NEW YORK PER CHIEDERE UNA “CIAMBELLA FINANZIARIA” A “THE DONALD”, OVVERO UN SOSTANZIOSO PRESTITO DAL TESORO USA – MA IL PROSSIMO 26 OTTOBRE IN ARGENTINA CI SONO ELEZIONI DI METÀ MANDATO E MILEI, GIÀ SOTTO INCHIESTA PER LO SCANDALO DELLA CRIPTOVALUTA LIBRA, RISCHIA DI RITROVARSI CON UN PARLAMENTO OSTILE…

Estratto dell’articolo di Filippo Santelli per www.repubblica.it

 

donald trump e javier milei

La promessa ricorda il whatever it takes di Mario Draghi. E l’obiettivo è simile, rassicurare mercati su cui è tornato il panico. In questo caso però la moneta da salvare – un’altra volta – è il peso.

 

E quel che serve davvero a Javier Milei per evitare che la sua rivoluzione liberista-populista precipiti nella solita crisi valutaria argentina è prima di tutto una bella mano piena di dollari dell’amico e modello Donald Trump, che nel suo momento più difficile il presidente è volato a New York per incontrare. Senza motosega, ma con il cappello in mano.

 

[...]

 

javier milei

La cura da cavallo di austerità imposta al Paese da Milei dopo anni di peronismo ha avuto costi sociali enormi, tagliando sussidi alla povertà e spesa in welfare, ma è riuscita a riportare l’inflazione su livelli più accettabili e stabilizzare il peso.

 

 Il prestito da 20 miliardi di dollari incassato lo scorso aprile dal Fondo monetario, in cambio all’alleggerimento delle restrizioni al mercato dei cambi, sembrava avergli assicurato l’ossigeno per proseguire, mentre il Pil è tornato a crescere dopo due anni di recessione.

 

donald trump javier milei

Ma la bruttissima sconfitta patita due settimane fa dal partito di Milei nelle elezioni provinciali di Buenos Aires ha improvvisamente rivelato un consenso molto più precario di quanto si pensasse. L’austerità pesa, forse anche di più il recente scandalo che ha coinvolto la sorella e capo dello staff del presidente, e se il prossimo 26 ottobre Milei dovesse perdere anche le elezioni di mezzo mandato si ritroverebbe con un Parlamento ostile. […]

 

La scorsa settimana questa fragilità politica si è subito riflessa sui mercati, con una fuga degli investitori sempre più pronunciata. Per sostenere il peso, caduto pericolosamente vicino al fondo della sua banda di oscillazione, la Banca centrale ha dovuto scaricare solo venerdì scorso 678 milioni di dollari di riserve in valuta estera, e in totale 1.100 miliardi in tre giorni, mentre i titoli di Stato andavano in picchiata e il loro rendimento tornava in territorio da titoli spazzatura.

 

scott bessent e donald trump

“Faremo tutto quello che dobbiamo” per difendere il peso e la qualità della vita degli argentini, ha detto Milei, per cui un collasso della moneta e conseguente ritorno dell’iperinflazione significherebbe tradimento delle promesse elettorali. Il problema è che di riserve nei forzieri per acquistare e sostenere la propria valuta Buenos Aires ne ha davvero poche, 20 miliardi di dollari secondo alcune stime, che di questo passo rischiano di prosciugarsi presto.

 

Di colpo ecco tornare le limitazioni al mercato delle valute, una preoccupante inversione di tendenza, mentre per incoraggiare l’export – e quindi l’afflusso di dollari – sono state tolte le tasse sulle esportazioni di cereali. Ma non può bastare, da qui il viaggio negli Stati Uniti dall’amico Trump, grande capo dell’internazionale delle destre nazionaliste.

 

javier milei

Che in effetti sembra disposto a lanciare a Milei una bella ciambella di salvataggio, a giudicare dalle parole spese ieri dal segretario al Tesoro Bessent che ha parlato di un “ampio ed energico intervento” privo di condizioni, regalando un giorno di rimbalzo ai mercati argentini.

 

Il soccorso americano potrebbe bastare a stabilizzare la situazione fino alle prossime elezioni, aumentando le chance di successo – o almeno di non sconfitta – del presidente. In ogni caso però, prevedono molti analisti, è difficile che da quel voto Milei esca con una chiara maggioranza in parlamento [...]

 

javier milei e il caso della criptovaluta libra

Una qualche forma di svalutazione, per all’inizio aveva promesso di dollarizzare l’economia e abolire la Banca centrale, potrebbe essere comunque necessaria. Va trovato un equilibrio finanziario che ancora manca e riconquistata la fiducia dei mercati. La rivoluzione della motosega è appesa a un filo.

javier milei - criptovaluta libraelon musk e javier milei alla cpac.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...