
IL NEMICO NUMERO UNO DEI MERCATI È L’INCERTEZZA – LE BORSE EUROPEE APRONO IN CALO DOPO LA LETTERA DI DONALD TRUMP ALL’UE SUI DAZI AL 30% DAL PRIMO AGOSTO: MILANO È LA PEGGIORE DEL VECCHIO CONTINENTE (-1%) – DA APRILE A OGGI LE PIAZZE FINANZIARIE SONO SALITE SULL’OTTOVOLANTE: DOPO IL CROLLO HANNO RECUPERATO LE PERDITE DI FRONTE AI PASSI INDIETRO DI TRUMP SULLE TARIFFE. MA UNA GUERRA COMMERCIALE CON L’EUROPA POTREBBE ESSERE LETALE…
BORSA: MILANO APRE IN CALO DELL'1%
(ANSA) - La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede l'1% a 39.675 punti. A Piazza Affari pesano le banche con Bper (-2%) e Mps (-1,6%) e gli industriali con Stellantis e Stm (-1,3%).
BORSA: L'EUROPA APRE IN CALO, PESANO I DAZI AMERICANI
(ANSA) - Le Borse europee avviano la seduta in calo dopo la lettera di Donald Trump che annuncia dazi al 30% dal primo agosto.
I mercati guardano ora alle mosse dell'Unione Europea per un accordo con gli Stati Uniti. In flessione Francoforte (-0,89%) e Parigi (-0,6%). Poco mossa Londra (+0,03%), con il Regno Unito che ha già stretto accordi commerciali con gli Usa.
donald trump - mercati azionari
TREMANO LE BORSE SI TEME UN NUOVO LUNEDÌ NERO
Estratto dell’articolo di Carlotta Scozzari per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/economia/2025/07/14/news/mercati_borse_europee_dazi_ue_trump-424729439/
La possibilità di dazi al 30% per l'Europa, messa nero su bianco sabato nella lettera di Donald Trump, alimenta i timori di un "lunedì nero" per le Borse.
DONALD TRUMP ANNUNCIA DAZI RECIPROCI A TUTTI I PAESI DEL MONDO
Già venerdì, sull'attesa della missiva, i mercati finanziari europei avevano mostrato un certo nervosismo. Il listino milanese era stato il peggiore, con l'indice Ftse Mib trascinato al ribasso dell'1,11% soprattutto da credito e automotive.
Eppure, dal Liberation day di inizio aprile, quando per la prima volta Trump aveva alzato il velo sui dazi innescando il crollo dei listini, i mercati azionari europei non solo avevano recuperato le perdite ma si erano persino portati sopra i livelli precedenti.
Il Ftse Mib italiano, che poco più di tre mesi fa era sceso fino a ridosso dei 32mila punti, venerdì ha terminato in area 40mila punti, dopo che il 9 luglio aveva toccato il record dal 2008 sopra quota 40.800.
effetto dei dazi di trump sui mercati
Discorso analogo per l'indice europeo Eurostoxx: se all'inizio di aprile era scivolato intorno ai 482 punti, l'11 luglio ha archiviato la seduta in discesa dello 0,86% a quasi 568,55 punti, con recenti massimi sopra 570.
Insomma, dopo una fase di iniziale spavento per le politiche commerciali del presidente statunitense, le Borse, e quelle europee più di altre, avevano ridimensionato la paura. Merito di dichiarazioni e mosse spesso ondivaghe, se non contraddittorie, da parte dello stesso Trump, che in molti casi hanno lasciato spazio a trattative in grado di ribaltare le ipotesi iniziali.
[…] La lettera di sabato getta ombre lunghe su questa possibilità. C'è, però, chi aveva sospettato che l'entusiasmo dei mercati fosse eccessivo.
È il caso degli esperti di Bofa, che in uno studio dell'11 luglio si chiedevano: «Il mercato è forse troppo ottimista circa il rischio legato alle tariffe di Trump?».
Quanto più la risposta a questa domanda dovesse rivelarsi affermativa, tanto più potrebbe essere rovinosa la caduta di oggi.
[…] «L'incertezza dei dazi commerciali, continuamente introdotti e poi revocati a livelli variabili, rischia di incidere sulla fiducia delle imprese e dei consumatori», sostiene l'esperto di T. Rowe Price, David Eiswert. Come dire: anche se dovesse esserci una trattativa, l'incertezza serpeggiante danneggia comunque l'economia. E quindi i mercati.
MEME SUL CROLLO DEI MERCATI DOPO I DAZI DI DONALD TRUMP
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