SPREAD BTP-BUND A 357 PUNTI - BORSE PIATTE IN ATTESA DEL RISULTATO DELLE PRESIDENZIALI USA: MILANO +0,08 - IN EVIDENZA AUTOGRILL (+1%) SOFFRONO TENARIS (-1,8%), PIRELLI (-1%) E FIAT INDUSTRIAL (-0,6%) - 3 ITALIA, CON IL 4G DA DICEMBRE A ROMA E MILANO - OCCHIO AGLI INVESTIMENTI: SONO 50 LE SOCIETÀ QUOTATE NEL MIRINO DELLA CONSOB - UN MILIONE DI AUTO CONSUMA PIù DI QUANTO DICHIARATO, CLASS ACTION CONTRO HYUNDAI…

1 - CRISI: SPREAD BTP BUND APRE A 357 PUNTI...
(ANSA) - Il differenziale tra i Btp italiani ed i bund tedeschi è stabile in apertura a 357 punti, sugli stessi livelli della chiusura di ieri sera dopo le tensioni raggiunte nel corso di giornata quando aveva raggiunto nuovamente quota 360 punti. Il rendimento dei titoli decennali é stamane al 5%.

2 - BORSA: EUROPA APRE PIATTA, TUTTI GLI OCCHI ALLE PRESIDENZIALI USA...
Radiocor - Con tutti gli occhi puntati alle presidenziali Usa, e qualche ansia per il voto del parlamento greco sulle misure di austerity previsto per domani, le piazze azionarie continentali hanno aperto la seduta all'insegna della massima prudenza. Tutti i principali indici segnano un frazionale guadagno e non fa eccezione Milano con il +0,08% del Ftse mib e il +0,01 del Ftse All Share. Si mette in evidenza Autogrill (+1%) e i bancari, mentre soffrono gli industriali come Tenaris (-1,8%), Pirelli (-1%) e Fiat Industrial (-0,6%). Sul mercato valutario, euro in lieve flessione a 1,2773 dollari (1,2791 ieri sera) e a 102,37 yen (102,69). Petrolio in calo a 85,47 dollari al barile.

3 - BORSA TOKYO: PRUDENZA PRIMA DI ELEZIONI USA, NIKKEI CHIUDE A -0,36%...
Radiocor - Seduta prudente per la Borsa di Tokyo, mentre gli investitori aspettano l'esito delle elezioni presidenziali americane prima di prendere posi zione. Il Nikkei ha terminato la giornata in calo dello 0,36% a 8.975,15 punti, mentre l'indice Topix ha fatto segnare -0,41% a 744,08 punti. L'attivita' e' stata modesta, con 1,53 miliardi di titoli scambiati sul primo mercato.

4 - 3 ITALIA, CON IL 4G DA DICEMBRE A ROMA E MILANO...
Dal "Corriere della Sera" - Il colosso cinese Hutchison Whampoa, azionista di 3 Italia, «ha un grande piano per crescere in Italia nei prossimi anni». Lo ha dichiarato l'amministratore delegato Canning Fok nel corso della prima videochiamata intercontinentale in alta definizione via Lte con il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. «I love Italy, I love spaghetti» ha detto Fok, che ha già investito in Italia una cifra vicino ai dieci miliardi. Ieri il gruppo guidato in Italia da Vincenzo Novari ha lanciato da Acuto, un piccolo borgo della provincia di Frosinone, il programma Lte.

Il servizio internet di quarta generazione. Il piano di sviluppo di 3 Italia prevede la partenza dei nuovi servizi da dicembre a Roma e a Milano, per poi proseguire nel corso del 2013 nelle altre città italiane ma anche in altri piccoli paesini ancora non connessi alla banda larga: «La nostra scelta - ha spiegato Novari - è stata quella di partire da un piccolo centro, primo di una serie di una quarantina di Comuni in digital divide che collegheremo, unitamente alle grandi aree urbane, entro il 2013».

5 - QUELLE 50 QUOTATE NEL MIRINO DELLA CONSOB...
Fa.P. per il "Sole 24 Ore" - Più la crisi morde più l'elenco si allunga. L'elenco è la cosiddetta lista nera della Consob che oggi conta 38 società quotate sorvegliate dagli sceriffi del mercato. Il monitoraggio prevede che le società comunichino mensilmente i dati del proprio indebitamento netto. Ovvio che se Consob costringe a fornire questi dati è perchè le società non se la passanno affatto bene.

Aggiungete ai 38 della black listi le 12 della grey list (che devono cioè integrare le comunicazioni al mercato) e avrete ben 50 società quotate che corrono sul filo del rasoio. È il numero che impressiona, dato che su un listino di circa 300 titoli, siamo a un titolo ogni sei. Forse i piccoli risparmiatori ignorano l'esistenza di queste liste.

Sono però pubbliche e sarebbe opportuno, prima di decidere di mettere qualche soldo in borsa, verificare se il nostro oggetto del desiderio appare nelle liste. Dentro figurano nomi noti del listino. Dalla Pierrel a Meridiana Fly; da Dmail a Eems; da Aion (l'ex Kerself) ad Aicon. Da Ciccolella alla Prelios. C'era anche la Sopaf dei fratelli Magnoni che è stata di recente liquidita. Era entrata nella lista nera a fine giugno del 2012. Pochi mesi ed ecco il crac. Non che per tutti vada a finire così male, ma investitore avvisato, investitore mezzo salvato.

6 - QUANDO LO SPREAD GENERA SCHEMI PONZI...
L.Mais. per il "Sole 24 Ore" - Anche il papà era perplesso. «Lo stile di vita di mio figlio è incomprensibile, può essere solo il frutto di un'avidità mostruosa», ebbe a dire il genitore di Nicholas Levene, stockbroker della City di Londra condannato ieri a 13 anni di carcere per una serie infinita di reati. Un meccanismo alla Ponzi, semplice semplice se è vero come sostiene l'accusa che di fatto «mister Levene più noto come Beano nel Miglio Quadrato trattava le somme a lui affidate per investimenti come denari di sua proprieta».

Li intascava, insomma, per girarli in scommesse - fino a 60 milioni di sterline - e per sostenere quel tenore di vita che faceva girare la testa al più assennato papà. Storia di cupidigia senza fine, conclusa con un fallimento da 101 milioni di sterline che il signor Levene non ha cercato di contrastare, svelando la dinamica di un raggiro nato per far fronte alle perdite crescenti. Lo ha confessato precisando che la passione per lo spread betting - meccanismo di gioco d'azzardo che sempre più intacca il mondo della finanza - lo aveva divorato. S'è mostrato pentito di quanto ha commesso e questo gli è valsa l'unica scheggia di attenuante.

7 - I CONSUMI GENEROSI ORA FRENANO HYUNDAI...
S. Car. per il "Sole 24 Ore" - Sembra inarrestabile la corsa di Hyundai e dell'affiliata Kia sui mercati internazionali, per bravura propria e per alcuni vantaggi inediti sulla concorrenza (da ultimo, stanno beneficiando del semi-boicottaggio in Cina delle auto a marchio giapponese). Ma ieri i loro titoli hanno perso circa il 7% perché le due case automobilistiche sudcoreane sembrano poter sbandare su un insidioso incidente di percorso negli Usa. Hanno dovuto ammettere di avere sottostimato i consumi di carburante in 13 modelli, per un totale di un milione di veicoli.

Le due case hanno già varato un programma di rimborsi per i clienti (basato sulla differenza tra consumi effettivi e dichiarati), ma non è chiaro quanto sarà grande il danno alla reputazione dei marchi. Inoltre ieri ha cominciato ad aprirsi la diga delle class action, anche in Canada, per cui è difficile quantificare il potenziale impatto finanziario della eccessiva generosità con cui venivano calcolati i consumi unitari. Non stupisce,quindi, che la sola Hyundai abbia perso ieri oltre 3,1 miliardi di dollari di capitalizzazione.

8 - MORNING NOTE...
Radiocor

CDA (approvazione dati contabili) - Banca Generali, Credito Valtellinese.

Milano - convegno 'A tutta forza verso l'estero. Strategie e strumenti per accelerare lo sviluppo nei mercati internazionali'. Partecipano, tra gli altri, Gaetano Micciche', d.g. Intesa Sanpaolo; Mario Boselli, presidente Camera Nazionale Moda Italiana; Gregorio De Felice, ce Intesa Sanpaolo; David Pambianco, vice presidente Pambianco Strategie di Impresa; Pier Luigi Loro Piana, a.d. Loro Piana; Remo Ruffini, presidente e a.d. Moncler; Raffaele Jerusalmi, Borsa Italiana; Paolo Colonna, Permira; Stefano Sassi, Valentino; Michele Norsa, Salvatore Ferragamo; Brunello Cucinelli.

Roma - convegno sul tema 'Una poltrona per due. I patti di solidarieta' generazionale: voci a confronto', organizzato dall'Udc con la partecipazione di Elsa Fornero, Raffaele Bonanni, Lorenzo Cesa

Roma - la commissione Lavori pubblici del Senato ascolta l'amministratore unico di Anas e amministratore delegato di Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina

Roma - la commissione Lavoro del Senato ascolta il ministro Elsa Fornero

Washington: elezioni presidenziali degli Stati Uniti.

USA: Casa Bianca, duello all'ultimo voto. Omama e Romney sul filo di lana, oggi il voto (dai giornali)

CRISI: Occhi puntati sulle elezioni americane. La Borsa a caccia di ottimismo dopo l'incertezza della campagna elettorale (dai giornali). Istat, nel 2013 disoccupazione all'11,4% e Pil giu' di mezzo punto. In affanno consumi e redditi. I Btp tornano al 5% (dai giornali). Francia, secondo il rapporto Gallois per risollevare l'industria del Paese servono 30 miliardi (dai giornali)

GOVERNO: Legge di stabilita', dote triennale da 6,7 miliardi. Recuperati i fondi per i malati di Sla (dai giornali). Via alla stretta sugli statali, pronti i decreti che eliminano 6mila posti. Fino a 12mila eccedenze nelle Province (Il Sole 24 Ore, pag. 2)

MARZOTTO: Inchiesta sulla cessione del marchio Valentino, sequestrati 65 milioni. Tredici indagati per omessa dichiarazione dei redditi (dai giornali)

PIRELLI: Scontro al consiglio di Gpi, oggi il board sulla scissione (dai giornali). Tronchetti si affida a Braggiotti per puntellare il controllo Camfin (La Repubblica, pag. 24)

UNICREDIT: L'ad Ghizzoni esclude l'ipotesi di una fusione con Intesa, 'Cosa folle' (dai giornali). Scongelate le quote dei libici in Italia (dai giornali)

FIAT: I sindacati chiedono di ritirare la mobilita' per i 19 lavoratori di Pomigliano. Oggi incontro tra azienda e sindacati (dai giornali)

ALITALIA: La compagnia vende tre slot a Londra Heatrow, per ora si allontana l'aumento di capitale (La Repubblica, pag. 22)

FINMECCANICA: Monti apre il dossier, vertici sotto esame (Il Sole 24 Ore, pag. 19)

BORSA: Sea, avanti con l'Ipo. Per le banche vale oltre un miliardo (dai giornali). Quelle 50 societa' nel mirino della Consob (Il Sole 24 Ore, pag. 31)

BANCHE: Mps, il piano industriale accelera, Viola: 'L'accordo si trovera'' (Il Resto del Carlino, pag. 25). Bpm, Montani scopre 122 poltrone fantasma (Il Giornale, pag. 24). Hsbc, sale alle stelle il conto per riciclaggio ma nonostante gli scandali la banca vuole ancora centrare gli obiettivi (dai giornali)

ROTTAPHARM: L'annuncio di un bond da 400 milioni (dai giornali)

TAV: Appello a Hollande dai senatori francesi per il via ai lavori nel 2013. Ma la Corte dei conti esprime dubbi sull'opera (La Stampa, pag. 17)

RICHARD GINORI: Oggi saranno aperte le buste con le offerte di Sambonet e Lenox-Apulum (Corriere della Sera, pag. 34)

TELECOM ITALIA MEDIA: Potrebbe slittare il termine per la presentazione delle offerte vincolanti (Corriere della Sera, pag. 35)

 

 

SpreadCATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOROMNEY E OBAMAnuovo logo fiat3 Pirelli re - marchioHyundaiLOGO PRELIOS

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO