
TESORETTO? QUALE TESORETTO? – POVERO GIORGETTI: GLI ULTIMI DATI SULLE ENTRATE FISCALI GELANO IL GOVERNO IN VISTA DI UNA MANOVRA GIÀ COMPLICATA. A LUGLIO FRENANO GLI INCASSI PER L’ERARIO: +2,3% RISPETTO AL +7,3% DI GIUGNO – LA COPERTA SI FA SEMPRE PIÙ CORTA E ACCONTENTARE TUTTI I PARTITI, TRA TAGLI ALL’IRPEF E ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE, NON SARÀ POSSIBILE – L’ISTAT CERTIFICA IL CALO DEI CONSUMI DEGLI ITALIANI, NONOSTANTE LA NARRAZIONE TRIONFALISTICA DI GIORGIA MELONI...
Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
GIANCARLO GIORGETTI AL MEETING DI RIMINI
Il dato era atteso: governo e maggioranza aspettavano l'aggiornamento sulle entrate fiscali per capire con quale traiettoria saremmo entrati nel 2026 e quindi su quali risorse ovviamente in più, si sarebbe potuto contare in vista della prossima legge di bilancio.
Il bollettino del Dipartimento delle finanze relativo al mese di luglio diramato ieri sera raffredda certamente le attese: nel periodo gennaio-luglio 2025 le entrate tributarie erariali ammontano infatti a 336,76 miliardi di euro con un aumento di 8,4 miliardi, ovvero il 2,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI
Nulla a che vedere col +7,3% che si era registrato a giugno, a dire il vero per effetto di una serie di disomogeneità di calendario che avevano suggerito ai tecnici del Dipartimento delle entrate di attendere appunto i dati di luglio «per una valutazione più precisa» della situazione.
E' un dato di fatto però che la curva di crescita delle entrate, tolto il dato anomalo di giugno, mese dopo mese tenda a calare: si è infatti passati dal +5,9% di marzo al +4,1% di aprile al +3 % di maggio.
Ben peggio vanno invece i consumi interni: a luglio stando ai dati diffusi sempre ieri dall'Istat, infatti, le vendite al dettaglio sono risultate ferme rispetto a giugno in termini di valore, mentre il volume cala dello 0,2%. A pesare è soprattutto il calo delle vendite di generi alimentari, e non poteva essere altrimenti visto il continuo aumento dei prezzi di frutta, verdura e carne scese dello -0,4% in valore e dello 0,9% in volumi.
giorgia meloni e giancarlo giorgetti - question time alla camera
Quanto al gettito fiscale nel solo mese di luglio le entrate tributarie sono diminuite di 10,5 miliardi (-14,8%) per effetto della contrazione delle imposte dirette, pari a 13,3 miliardi (-26,1%) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
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I numeri complessivi suggeriscono come sempre cautela, che poi è quella che predica da sempre anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, dal cui intervento di domani al forum Ambrosetti di Cernobbio ci si aspetta qualche indicazione più precisa sulla prossima legge di bilancio dopo il florilegio di proposte di ogni tipo prodotto fino ad oggi in seno alla maggioranza.
GIORGIA MELONI STRETTA TRA SALVINI E TAJANI SU POLITICO
Ancora ieri il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani è tornato a bocciare la proposta avanzata dalla Lega di tassare il buyback delle banche. «Sono assolutamente contrario, non serve a niente, spaventa gli investitori, non è questo il modo per intervenire, serve un dialogo, serve un confronto» ha dichiarato il segretario di Forza Italia.
«Io quando sento parlare di tasse, sono come il toro quando vedo la muleta rossa, meno tasse si infliggono e meglio è» ha poi aggiunto, rilevando che «il principio virtuoso è quello di ridurre le tasse. Se si riducono le tasse aumenta la capacità di acquisto da parte dei lavoratori, quindi si consuma di più, e se si consuma di più si produce anche le imprese producono di più». […]
antonio tajani, giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse
MAURIZIO LEO E GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE