luigi gubitosi fabrizio palermo

TIM SUONA LA GRAN CASSA – CDP ARRIVERÀ AL 10% DI TIM ENTRO IL 20 MARZO E IN ASSEMBLEA SI SCHIERERA' A FIANCO DI ELLIOTT – ISOLARE VIVENDI È L'UNICO MODO PER CREARE LA RETE UNICA IN CUI LA QUOTA STATALE SAREBBE DOMINANTE, CON UNA SPECIE DI GOLDEN POWER SUL CDA DELLA FUTURA SOCIETÀ DELLE RETI

Nicola Lillo per “la Stampa”

 

FABRIZIO PALERMO

La Cassa depositi e prestiti dovrebbe raggiungere la quota del 10% di Tim entro i tempi previsti, circa il 20 marzo, così da presentarsi in assemblea il 29 con una fetta decisiva di azionariato. A quel punto il voto di Cdp sarà essenziale per decidere l' ennesima partita interna all' azienda, combattuta dai due azionisti di peso, i francesi di Vivendi soci di maggioranza e il fondo americano Elliott.

 

L' istituto guidato dall' amministratore delegato Fabrizio Palermo in assemblea dovrebbe supportare il piano industriale presentato da Luigi Gubitosi e dunque votare al fianco di Elliott, respingendo l' attacco dei francesi, che hanno chiesto la revoca di cinque consiglieri di amministrazione, quelli che a Parigi non considerano più indipendenti (tra cui anche il presidente Fulvio Conti).

 

LUIGI GUBITOSI

Palermo e Gubitosi si sarebbero sentiti nelle ultime settimane. La Cassa depositi sta raccogliendo le azioni giorno per giorno e nel giro di due settimane dovrebbe arrivare al 10% e non di più (alla fine della scorsa settimana era al 7%). L' obiettivo del governo è la rete unica ed è proprio per questo che Cdp sta aumentando la sua partecipazione in Telecom.

 

open fiber

La Cassa dovrebbe essere il perno dell' operazione - auspicata anche dal governo - portando così alla fusione tra la rete di Tim e Open Fiber, la società partecipata con quote del 50% da Enel e dalla stessa Cdp. Ma un primo passo, secondo quanto circola, sarebbe quello di cominciare a far co-investire Flash Fiber (alleanza tra Tim e Fastweb di cui Tim ha l' 80%) e Open Fiber nella rete Ftth di una settantina di città per costruire una base comune su cui impostare successive evoluzioni. Intanto il titolo della società resta inchiodato, anche dopo il road show dell' amministratore delegato.

 

open fiber fibra ottica

La rete unica è sempre stata osteggiata dai francesi, ma ora non è più un tabù. Vivendi infatti ha per la prima volta aperto a questa ipotesi. «Vivendi è pronta a supportare la fusione di Open Fiber con Tim», hanno spiegato i francesi in un documento, insistendo comunque sulla revoca dei consiglieri.

 

vincent bollore

Una posizione più conciliante, dovuta al fatto che a Parigi hanno preso atto di essere ormai isolati. A favore infatti della rete unica c' è il governo, il fondo Elliott e una Cassa depositi e prestiti che ha sempre più il pallino della situazione.

paul singer fondo elliott

 

Ieri Bank of America Merril Lynch ha spiegato in un report che in caso di fusione delle due reti il peso del governo nella Netco, attraverso Cdp ed Enel, potrebbe superare quello di Vivendi. «Ciò che è fondamentale è che la quota della Cdp/governo sarebbe dominante con circa il 20%» rispetto a quella di Vivendi, «inferiore al 14%», permettendo così al governo «di controllare il consiglio di amministrazione della società delle reti» e a Tim di «deconsolidare il debito e monetizzare la sua quota, riducendo la leva finanziaria».

 

fabrizio palermo

La rete unica, nell' ottica del governo, dovrebbe avere effetti positivi per tutto il Paese, ottimizzando gli investimenti. Non solo: anche lo sviluppo del 5G potrebbe beneficiarne, dato che la rete mobile è strettamente intersecata allo sviluppo di quella fissa. Un modo, spiega una fonte di governo, che potrebbe permettere anche di arginare Huawei qualora ci fossero casi di spionaggio o attività illecite. Che gli Stati Uniti, grandi accusatori, non hanno ancora provato.

Ultimi Dagoreport

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…