amos yadlin benjamin netanyahu gaza

“OCCUPARE GAZA ORA È LA STRATEGIA SBAGLIATA” - AMOS YADLIN, EX CAPO DELL'INTELLIGENCE DELL'ESERCITO ISRAELIANO, È TOMBALE SULLA MOSSA DI NETANYAHU: “METTERÀ IN GRAVE PERICOLO LA VITA DEGLI OSTAGGI. L'OCCUPAZIONE COMPORTEREBBE ANCHE LE CONSEGUENZE DI UN REGIME MILITARE, CON COSTI DI MILIARDI DI DOLLARI E LA RESPONSABILITÀ DI DUE MILIONI DI PALESTINESI” - L'OPPOSIZIONE FINALMENTE SI FA SENTIRE: PER YAIR LAPID IL PIANO “È ESATTAMENTE QUELLO CHE VOLEVA HAMAS”, PER AVIGDOR LIEBERMAN "NETANYAHU SACRIFICA LA SICUREZZA DEGLI ISRAELIANI PER IL BENE DELLA POLTRONA" - E DALL’EGITTO AVVERTONO CHE “C’È L’ORDINE DI UCCIDERE GLI OSTAGGI ISRAELIIN CASO DI ASSEDIO…”

MO: LAPID, 'PIANO GAZA? UN DISASTRO, ESATTAMENTE QUELLO CHE VOLEVA HAMAS'

yair lapid 7

(Adnkronos) - Un "disastro". Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, commenta così su X il via libera del gabinetto di sicurezza israeliano, annunciato dall'ufficio del premier Benjamin Netanyahu, al piano "per sconfiggere Hamas". Per Lapid si tratta di un "disastro che porterà a molti altri disastri".

 

"In totale contrasto con l'opinione dei vertici militari e della sicurezza, senza considerare il logoramento e la fatica delle forze combattenti, Ben-Gvir e Smotrich hanno trascinato Netanyahu verso una mossa che porterà alla morte degli ostaggi, all'uccisione di molti soldati, costerà decine di miliardi e porterà a un collasso diplomatico - scrive Lapid nel post - Questo è esattamente quello che voleva Hamas, che Israele resti intrappolato sul campo senza uno scopo, in un'occupazione inutile che nessuno capisce dove porterà".

 

evyatar david prima e dopo il rapimento

MEDIA, 'ALLARME EGITTO A USA PER SORTE OSTAGGI, CON PRESA GAZA VERREBBERO UCCISI'  

(Adnkronos) - L'Egitto avrebbe inviato un messaggio agli Stati Uniti con un allarme secondo cui il piano israeliano per il controllo di Gaza potrebbe portare all'uccisione degli ostaggi trattenuti da Hamas nell'enclave palestinese. E' quanto si legge sul Times of Israel che rilancia un articolo del giornale libanese 'Al-Akhbar', legato a Hezbollah, in cui viene citato un diplomatico egiziano.

 

il video di evyatar david, prigioniero della jihad islamica a gaza 5

Accadrebbe, secondo le notizie rilanciate anche dal sito israeliano Ynet, perché i gruppi che tengono prigionieri gli ostaggi "hanno avuto ordini di 'neutralizzarli' se i sequestratori finissero sotto assedio e non fossero in grado di fuggire e salvarsi". Secondo le notizie, funzionari egiziani avrebbero anche chiesto il ritorno con urgenza al tavolo dei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e il leader egiziano Abdel Fattah al-Sisi avrebbe chiesto un "contatto diretto" con il presidente americano Donald Trump.

 

LIEBERMAN, NETANYAHU SACRIFICA SICUREZZA CITTADINI PER SUO INCARICO  

avigdor lieberman nel 2019

(LaPresse) - Il leader del partito israeliano di opposizione Yisrael Beitenu, Avigdor Lieberman, dopo la decisione del governo guidato da Benjamin Netanyahu di occupare Gaza City afferma che il premier "sta ancora una volta sacrificando la sicurezza dei cittadini israeliani per il bene della poltrona". Lo riporta l'emittente israeliana Kan.

 

Secondo Lieberman "la decisione presa dal governo, contraria alla posizione professionale del Capo di Stato Maggiore, che aveva messo in guardia dai numerosi pericoli che una simile mossa avrebbe comportato, dimostra che decisioni di vita o di morte vengono prese in contrasto a considerazioni di sicurezza e agli obiettivi della guerra. Il primo ministro del Sette Ottobre sta ancora una volta sacrificando la sicurezza dei cittadini israeliani per il bene della poltrona". EST NG01 mrc 080857 AGO 25

gaza

 

"OSTAGGI A RISCHIO E COSTI ALTI QUESTA STRATEGIA È SBAGLIATA"

Estratto dell’articolo di Ga. col. per “la Repubblica”

 

Se c'è un nome che è entrato nella storia militare di Israele è quello del maggiore generale Amos Yadlin: ex capo dell'intelligence dell'esercito, fu tra gli otto piloti che nel 1981 parteciparono all'operazione Opera contro il reattore nucleare di Saddam Hussein, in Iraq.

Oggi in pensione, Yadlin è presidente di Mind, un think tank di consulenza sulla politica di sicurezza.

Amos Yadlin Benjamin netanyahu

 

Generale, cosa pensa del piano di occupazione di Gaza?

«Finora, il governo Netanyahu ha cercato di raggiungere entrambi gli obiettivi di guerra contemporaneamente: smantellare Hamas e liberare gli ostaggi. Dopo 22 mesi, è chiaro che questo non è possibile. Bisogna fare una scelta: o prima riportare a casa gli ostaggi e poi trovare il momento giusto per smantellare Hamas, oppure occupare Gaza per distruggere Hamas ma mettendo così in grave pericolo la vita degli ostaggi. L'occupazione comporterebbe anche le conseguenze di un regime militare, con costi di miliardi di dollari e la responsabilità di due milioni di palestinesi a Gaza. Credo che occupare Gaza ora sia la strategia sbagliata».

PIANO PER L OCCUPAZIONE DELLA STRISCIA DI GAZA

 

Molti ex funzionari della sicurezza affermano che la guerra non ha più senso dal punto di vista militare perché gli obiettivi raggiungibili sono già stati raggiunti.

«Non si tratta solo di una questione militare, ma anche politica, economica e di coesione sociale di Israele. Hamas è stato smantellato come minaccia strategica, il che significa che non può più ripetere il 7 ottobre, non è stato completamente smantellato. Ma questo deve avvenire come condizione per la ricostruzione di Gaza. Non ci sarà ricostruzione a meno che Hamas non si disarmi e lasci la Striscia».

 

Un accordo è ancora possibile?

«Trump avrebbe maggiori possibilità di spingere per un accordo perché non è vincolato dall'estrema destra di Ben-Gvir e Smotrich, che vogliono l'annessione e il reinsediamento a Gaza, obiettivi che non sono nemmeno quelli di Netanyahu. Gli americani possono mettere sul tavolo un accordo che riporti indietro gli ostaggi, fermi per ora la guerra e affronti il "giorno dopo" di Gaza, cosa che Netanyahu si è rifiutato di fare».

Amos Yadlin

 

C'è un piano per il "giorno dopo"?

«Nel novembre 2023, il think tank che dirigo elaborò un piano per una nuova organizzazione a Gaza: tecnocrati palestinesi come Salam Fayyad governerebbero, supportati dall'Egitto per la sicurezza, dall'Arabia Saudita per le risorse economiche e dagli Emirati Arabi Uniti per il compito più importante: la deradicalizzazione, un diverso tipo di istruzione per la popolazione di Gaza. Il governo non adottò questo piano, ma prima o poi ci arriverà.

 

gaza

Come disse una volta Churchill: gli americani fanno la cosa giusta, dopo aver esaurito tutte le alternative. Spero che lo stesso valga per Netanyahu».

 

La maggioranza degli israeliani si oppone al prolungamento della guerra. Israele rischia una crisi interna?

«In un paese democratico non si prepara una grande mossa militare – come l'occupazione di Gaza – contro la volontà del 60-70% della popolazione».

 

gaza 4

Ha parlato di ostaggi, soldati e costi economici per Israele, ma il costo umano per i palestinesi?

«Questa domanda dovrebbe essere posta alla leadership di Hamas. […]

Israele sta conducendo la guerra in conformità con il diritto internazionale. Tutto questo parlare di genocidio è una sciocchezza. I palestinesi dovrebbero incolpare i loro leader».

 

Anche un suo illustre concittadino israeliano, David Grossman, ha parlato di genocidio a Gaza.

gaza 1

«Ammiro David Grossman come scrittore, ma sono totalmente in disaccordo con lui sull'affermazione di genocidio, un termine usato con troppa leggerezza. Nella storia moderna i genocidi sono stati solo due: l'uccisione del 40% degli armeni da parte dei turchi durante la Prima guerra mondiale e l'assassinio del 60% degli ebrei in Europa durante la Seconda guerra mondiale da parte dei tedeschi.

 

gaza 3

Ogni attacco a Gaza è approvato da consulenti legali internazionali, non è diverso dagli attacchi americani contro l'Isis a Mosul o Raqqa. E non parlo nemmeno di Dresda o Tokyo durante la seconda guerra Mondiale, eppure nessuno accusò la Gran Bretagna o gli Stati Uniti di genocidio. Israele è l'unico paese al mondo che fornisce cibo, acqua ed elettricità al suo brutale nemico».

gaza 2PIANO PER L OCCUPAZIONE DELLA STRISCIA DI GAZA

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....