ROMANZO CAPITALE! ARRESTI PER L’APPALTO TRUCCATO DELL’AULA CONSILIARE DEL CAMPIDOGLIO, RESTAURATA NEL 2010, CON ALEMANNO SINDACO - A VOLERE I LAVORI FU L’ALLORA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MARCO POMARICI, OGGI RAPPRESENTANTE DI SALVINI A ROMA…

1 - APPALTI: GARA TRUCCATA ANCHE PER AULA CAMPIDOGLIO, 5 ARRESTI

(AGI) - I finanzieri del Comando Unita' Speciali hanno eseguita un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Roma, nei confronti di cinque persone, tra le quali un alto dirigente in servizio alla Sovrintendenza dei beni culturali di Roma Capitale che avrebbe favorito l'imprenditore romano Fabrizio Amore, coinvolto anche nell'inchiesta su "Mafia capitale", nell'iter procedurale per l'aggiudicazione di gare pubbliche.

PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO

 

Tra le gare "truccate" scoperte dalla Guardia di finanza, anche quella relativa al restauro dell'aula Giulio Cesare del palazzo Senatorio, aula dove si riunisce il Consiglio comunale della Capitale, affidata a trattativa privata proprio ad Amore.

 

nell'ambito dell'operazione denominata "Domus publica", spiegano gli investigatori, "e' emerso come l'imprenditore arrestato fosse piu' che sicuro dell'aggiudicazione della gara, avendo stipulato contratti ed effettuato pagamenti in acconto ai subappaltatori alcuni giorni prima dell'apertura delle buste contenenti le offerte. In sostanza, il 'pactum sceleris' ha fatto si' che fossero invitate alla procedura di gara esclusivamente societa' riconducibili allo stesso soggetto economico".

ofer87 campidoglioofer87 campidoglio

 

La rete di conoscenze che l'imprenditore vanta all'interno degli uffici di Roma Capitale e' risultata alquanto estesa e ramificata poiche' lo stesso, tramite sue societa', controllate da societa' lussemburghesi, ha concesso in locazione al comune due strutture residenziali in zona Ardeatina per la gestione delle emergenze abitative della capitale. Il comune di Roma ha pagato per diversi anni canoni di locazione particolarmente elevati, pari a circa 2.250 euro al mese, per ogni mini appartamento.

 

gianni alemanno 3gianni alemanno 3

Nel corso delle indagini coordinate dalla procura di Roma si e' anche accertato che alcune unita' immobiliari, anziche' essere destinate alle emergenze abitative, cosi' come previsto nel contratto di locazione, sono state utilizzate dall'imprenditore per fini propri.

 

2 - 20 SETTEMBRE 2010: DA GIANNI LETTA A NAPOLITANO, DALLA MELONI A LA RUSSA, ALL’INAUGURAZIONE CON ALEMANNO E POMARICI CI SONO TUTTI…

(ANSA) - Si e' tenuta in una Aula Giulio Cesare completamente rinnovata, la seduta straordinaria che ha segnato il passaggio dal Comune di Roma a Roma Capitale, con la trasformazione del Consiglio comunale in Assemblea capitolina. Nel giorno della celebrazione dei 140 anni dalla breccia di Porta Pia e del conferimento al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della cittadinanza onoraria, l'aula era gremita, con la presenza di circa 300 persone.

SALA DEL CAMPIDOGLIO SALA DEL CAMPIDOGLIO

 

Il capo dello Stato, accompagnato dalla moglie Clio, era seduto al centro dell'aula, di fronte allo scranno del presidente del Consiglio comunale, Marco Pomarici. Accanto a lui il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Presenti per il governo il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il ministro delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, e il ministro della Gioventu', Giorgia Meloni.

 

Per le istituzioni locali, la partecipazione della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. In aula anche i predecessori di Alemanno alla guida della capitale, Walter Veltroni e Francesco Rutelli, che siede attualmente in Consiglio comunale.

 

marco pomarici saluta i militantimarco pomarici saluta i militanti

A occupare nuovissimi banchi dell'aula, dotati di tecnologia con schermi touch screen, i 60 consiglieri e i 12 assessori. Prima del discorso del sindaco Alemanno, ha preso la parola in aula Francesco Medile, consigliere del Pd e presidente della Commissione speciale per le riforme istituzionali, che il primo cittadino ha poi ringraziato in quanto rappresentante di un'opposizione che ha saputo collaborare per il processo di nascita di Roma Capitale.

 

3 - LA NUOVA AULA GIULIO CESARE, FORTEMENTE VOLUTA DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE MARCO POMARICI (17 SETTEMBRE 2010)

Da “Romacultura.it”

 

Il 140° anniversario di Roma Capitale non poteva essere festeggiato in modo migliore se non con l’inaugurazione della nuova Aula Giulio Cesare del Palazzo Senatorio, sede del Consiglio Comunale. A rendere nuova questa prestigiosa e rappresentativa aula è stato l’ultimo restyling, fortemente voluto dal Presidente del Consiglio Comunale Marco Pomarici con il benestare del sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Marco Pomarici Marco Pomarici

 

Nel corso dei secoli la Sala Consiliare ha subito profonde trasformazioni strettamente connesse alle evoluzioni della storia cittadina. Partendo dalla primitiva edificazione medievale del Palazzo Senatorio, risaliamo lungo la china del tempo e raggiungiamo il XIII secolo, con la costruzione del loggiato, la realizzazione delle straordinarie soluzioni architettoniche progettate da Michelangelo e l’ampliamento della Sala Consiliare, che raggiunse in quell’epoca le dimensioni che manterrà fino ai giorni nostri.

Per assistere al delinearsi dell’attuale fisionomia dobbiamo attendere l’inizio del XX secolo.

 

Tra il 1925 e il 1929 il Governatore di Roma, Filippo Cremonesi, fece dell’Aula una sala di rappresentanza rimovendo tutti gli scranni della Giunta, le postazioni del Consiglio e il soffitto a cassettoni. Negli anni successivi l'allestimento venne completato con molti degli elementi che tutt’oggi  possiamo ammirare, dalla statua del dittatore Giulio Cesare, che andò a sostituire il busto del Re d'Italia dando il nome all'Aula, ai mosaici romani del II secolo d.C. che nobilitarono il centro dei nuovi pavimenti a scacchiera in marmo bianco e grigio.

Napolitano e Alemanno in CampidoglioNapolitano e Alemanno in Campidoglio

 

Si giunge così al 1944 quando gli scranni vengono nuovamente collocati nell’Aula Giulio Cesare, che torna a ospitare le funzioni assembleari. Le arcate a mattoni della loggia medievale, poste sopra le colonne marmoree antiche, vengono riportate alla luce nel 1959, grazie al lavoro di Carlo Pietrangeli, allora Direttore dei Museo Capitolini.

 

Una storia, quella della Sala Giulio Cesare, caratterizzata da cambiamenti importanti sia dal punto di vista storico-politico sia artistico. Un percorso estremamente interessante che quest’anno si arricchisce di un’altra tappa significativa, un lavoro di restauro ed adeguamento impiantistico che ha portato ad un connubio tra antico e moderno tenendo particolarmente in considerazione la completa fruibilità dei servizi e degli spazi da parte dei portatori di handicap.

 

La prima sostanziale innovazione consiste nella trasformazione dell’impianto della sala, non più ortogonale come in passato bensì ellittico. Un richiamo, quest’ultimo, all’ellisse michelangiolesca dell’adiacente piazza del Campidoglio.

 

Sindaco Alemanno Sindaco Alemanno

Così, nell’accattivante idea dei progettisti, la città entra nella Sala e il legame simbolico tra la Roma che vive e la Roma che amministra si concretizza percettivamente nell’asse prospettico che collega il portone principale del Palazzo Senatorio alla scalinata del Campidoglio e, attraverso questa, alla città. E’ appunto quest’asse a dividere la Sala in due zone, una dedicata alla politica ed una riservata al pubblico; due aree collegate dallo splendido mosaico romano, non più calpestabile perché delimitato da transenne di cristallo. Un modo per godere della bellezza del passato preservandola dall’usura del presente.

 

L’obiettivo di far rivivere le antiche opere d’arte, che i precedenti interventi di restyling avevano parzialmente celato, si concretizza inoltre nella sostituzione della gradinata lignea che conduce agli scranni laterali con pedate di cristallo attraverso le quali possiamo ammirare le antiche colonne, che tornano così ad essere completamente visibili.

 

L’attenta valorizzazione delle testimonianze artistiche del passato si fonde con una particolare attenzione verso la contemporaneità, che trova perfetta espressione negli scranni tecnologicamente innovativi: piano scrittoio ribaltabile che si trasforma all’occorrenza in monitor, porta usb, dispositivo per l’accreditamento, microfono a scomparsa, display touch screen per le votazioni che vengono gestite dal computer a doppio touch screen del Tavolo di Presidenza, uguale a quello del tavolo di lavoro del Sindaco.

POMARICI E SALVINIPOMARICI E SALVINI

 

Una scelta coraggiosa quella dei progettisti, che hanno puntato su un restyling altamente innovativo, in linea con i tempi in cui viviamo. Una tecnologia estremamente discreta che renderà più confortevole e pratico lo svolgimento della politica capitolina pur sapendosi mimetizzare in modo perfetto con lo storico ambiente nel quale è stata sapientemente inserita.

 

Come ha orgogliosamente affermato l’Onorevole Pomarici in un’intevista per il Corriere della Sera, né il Parlamento né la Camera si avvalgono di una tecnologia così avanzata e moderna. Il progetto di restauro della prestigiosa Aula Giulio Cesare, realizzato a tempo di record, sarà inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 20 settembre, in coincidenza con il 140° anniversario di Roma Capitale.

 

Un giorno importante per l’Onorevole Marco Pomarici che tornerà a presiedere il Consiglio Comunale nella storica Aula. Un giorno importante per il sindaco Gianni Alemanno che vorrebbe vedere approvato il primo decreto di Roma Capitale. Un giorno importante per il Presidente della Repubblica che sarà nominato primo cittadino onorario di Roma Capitale.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....