andrea orcel mps monte dei paschi di siena

BOOM: ORCEL CALA SU SIENA! UNICREDIT E IL MINISTERO DELL’ECONOMIA HANNO CONCORDATO I PRESUPPOSTI PER L’ACQUISIZIONE DI MPS. O MEGLIO, PER IL “TRASFERIMENTO DI UN PERIMETRO SELEZIONATO” DEL MONTE. IL CDA DI UNICREDIT HA APPROVATO L’INGRESSO IN DATA ROOM PER ESAMINARE I CONTI DELLA BANCA SENESE, CON L’ASTENSIONE DI PADOAN - LE CONDIZIONI PER RENDERE FATTIBILE L’OPERAZIONE  

 

 

Unicredit: tratta in esclusiva con il Mef su Mps

andrea orcel

 (ANSA) - MILANO, 29 LUG - UniCredit e il Ministero dell'Economia e delle Finanze della Repubblica Italiana hanno concordato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto il trasferimento di un perimetro selezionato di MPS a UniCredit e avvieranno interlocuzioni in esclusiva. Lo si legge in una nota. (ANSA).

 

Tra i principali presupposti concordati con il Mef per verificare la fattibilità dell'operazione a livello patrimoniale ed economico c'è la neutralità della stessa rispetto alla posizione di capitale del Gruppo su base pro forma. Inoltre un accrescimento significativo dell'utile per azione dopo aver considerato le possibili sinergie nette dell'operazione ed in ogni caso il mantenimento dei livelli attuali di utile per azione anche prima di tener conto delle possibili sinergie al 2023 Prevista anche l'esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all'attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali.

monte dei paschi di siena

 

Ed anche l'esclusione dei crediti deteriorati e l'adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire. Infine l'accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all'esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un'integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel gruppo.

 

PIER CARLO PADOAN

Unicredit: Padoan si è astenuto per in Cda su Mps ++

 (ANSA) - MILANO, 29 LUG - Pier Carlo Padoan, presidente di Unicredit ed ex ministro dell'Economia "ha ritenuto di astenersi dalla deliberazione del consiglio di amministrazione" in merito all'esclusiva con il Tesoro per rilevare una parte di Mps. Lo si legge in una nota in cui il Gruppo sottolinea che la decisione di Padoan è stata presa "pur in assenza di qualsivoglia conflitto di interessi e in piena indipendenza di giudizio in ragione del suo precedente incarico di Ministro dell'Economia e delle Finanze". (ANSA).

 

Unicredit:Mps permette accelerare piani crescita organica

andrea orcel di unicredit

 (ANSA) - MILANO, 29 LUG - "Una potenziale operazione" con Mps "permetterebbe a Unicredit di accelerare i piani di crescita organica e agevolare il raggiungimento di ritorni sostenibili superiori al costo del capitale", spiega il gruppo di Piazza Gae Aulenti. Mps, si legge in una nota, potrebbe contribuire, subordinatamente alla definizione del perimetro dell'operazione, circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro crediti alla clientela, 87 miliardi di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione e 42 miliardi di masse in amministrazione. (ANSA).

 

ana botin andrea orcel in tribunale

UniCredit concorderà con Mps l'accesso ad una virtual data room dedicata per lo svolgimento dell'attività di due diligence. L'operazione allo studio sarà subordinata al positivo esito della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali dell'operazione, della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e delle interlocuzioni con il Mef e Mps finalizzate ad addivenire a una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell'operazione, nonché alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti

 

monte dei paschi di siena

L'operazione permetterebbe a Unicredit di rafforzare il posizionamento competitivo in Italia e in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di MPS, contribuendo fra l'altro a una crescita della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di 4 punti percentuali e in Veneto di 8 punti percentuali.

 

Tale operazione porterebbe inoltre un incremento rilevante della profittabilità prospettica, preservando al contempo la posizione di capitale e migliorando la qualità dell'attivo e il profilo di rischio del gruppo su base pro forma. Qualsiasi potenziale operazione avverrebbe nell'ambito dell'esistente focalizzazione da parte di Unicredit su liberazione del valore interno che rimane e rimarrà una priorità.

andrea orcel

Ultimi Dagoreport

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO