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CANTONE SPIONE! – A ZURIGO UNA SOCIETÀ DI PARCHEGGI PROPONE A COLORO CHE HANNO RICEVUTO UNA MULTA DI POTERLA ANNULLARE A PATTO CHE “DENUNCINO” UN ALTRO AUTOMOBILISTA INDISCIPLINATO - A UN UOMO CHE AVEVA PARCHEGGIATO LA PROPRIA MOTO IN DIVIETO DI SOSTA È ARRIVATA LA PROPOSTA: “TI ANNULLIAMO LA CONTRAVVENZIONE E TI DIAMO ANCHE 10 FRANCHI IN PIÙ” – MA LUI SI È RIFIUTATO: “NON SONO LA LORA SPIA A PAGAMENTO...”

Estratto dell’articolo di Franco Zantonelli per "La Repubblica"

 

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A Zurigo, travisando in modo spregiudicato il diffuso e tradizionale senso civico degli svizzeri, c’è chi incentiva i cittadini a spiare gli altri utenti della strada non ligi alle regole, con delle offerte difficili da rifiutare. Ovvero con la promessa di togliere le multe per divieto di sosta, tramutandole in un premio, a condizione di essere disposti a segnalare, con una sorta di catena dilatoria, altri trasgressori.

 

Il sistema è stato messo in atto da una società privata, la ParkPro, incaricata da parecchi proprietari di stabili di punire, con ammende salate, automobilisti e motociclisti che parcheggiano al di fuori dei luoghi consentiti. […]

 

Ma veniamo alla delazione che, come scrive il quindicinale Beobachter, è stata rivelata da un motociclista, di cui viene omesso il nome per ragioni di privacy. Come racconta lui stesso, una mattina, dopo un viaggio, rientra a casa stanco con la sua due ruote e, non vedendo l’ora di mettersi a letto, la parcheggia dove capita e non si dà per nulla la pena di cercare un parcheggio regolamentare.

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Così la lascia in divieto di sosta, davanti allo stabile in cui vive. L’uomo, però, non è al corrente del guaio in cui si sta cacciando, non sapendo che la società Park-Pro, ha ottenuto l’appalto per monitorare l’andirevieni di quella strada con delle telecamere. Fatto sta che, quando ancora non ha smaltito la stanchezza, sente suonare il campanello e si ritrova due funzionari della ParkPro alla porta, che lo invitano a spostare la moto.

 

Cosa che lui si precipita a fare. Ma scoprirà, non molto tempo dopo, che la questione è lungi dall’essere terminata. Infatti, passano poche settimane e il motociclista-trasgressore riceve una multa di 90 franchi, cui decide di fare opposizione scrivendo una email. A quel punto, da ParkPro, gli arriva una proposta tanto curiosa quanto sconveniente: ti togliamo la contravvenzione e, anzi, ti diamo 10 franchi se, ogniqualvolta noti un veicolo in divieto di sosta, ci mandi la foto.

 

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Il motociclista, però, non ci sta. «La multa — ha spiegato al Beobachter — ho deciso di pagarla, perché ho trovato inaccettabile la loro proposta». La motivazione? «Non me la sono sentita di trasformarmi in spia a pagamento». Dal canto suo l’amministratore delegato di ParkPro, contattato dal quindicinale, ha ammesso che questo è il metodo che la sua società ha adottato. «Pensavamo di fargli guadagnare un pò di soldi », si è giustificato. […]

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