il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano le iene roma

“IL COMUNE DI ROMA HA PERSO OLTRE 20 MILIONI DI EURO PER LA CATTIVA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI” - LA DENUNCIA DELL’ASSESSORE ALESSANDRO ONORATO: “AVREI DOVUTO INAUGURARE IL PALAZZETTO DELLO SPORT DI VIALE TIZIANO TRA 15 GIORNI, MA GUARDATE COME SIAMO. NON C’È  RECINZIONE, ILLUMINAZIONE, TELECAMERE. E ALL’INTERNO, VETRI ROTTI, MUFFA E SEGGIOLINI MANCANTI” - VIRGINIA RAGGI A GIUGNO SI VANTAVA DI AVER STANZIATO 3 MILIONI PER LA RISTRUTTURAZIONE. E ORA DICE: “IO TROPPO OTTIMISTA? HO SOLO DATO UN AGGIORNAMENTO…”

VIDEO - MILIONI DI EURO NEL BUCO NERO DELLO SPORT A ROMA

https://www.iene.mediaset.it/video/milioni-euro-sport-roma_1134807.shtml

 

Da www.iene.mediaset.it

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 9

Ieri sera, in prima serata su Italia 1, nella puntata de Le Iene è andata in onda l’inchiesta di Filippo Roma e Marco Occhipinti su quello che sembra un vero e proprio buco nero che avrebbe inghiottito milioni di euro destinati alle strutture sportive capitoline. A contattare la redazione questa volta non è stato un semplice cittadino ma Alessandro Onorato, Assessore allo sport, al turismo e ai grandi eventi di Roma Capitale: “Il Comune di Roma ha perso oltre 20 milioni di euro per la cattiva gestione dell’impiantistica sportiva comunale”, esordisce davanti alle telecamere della trasmissione.

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 18

 

Onorato parla di soldi pubblici erogati per la gestione di alcuni centri sportivi di proprietà del Comune di Roma, destinati a famiglie, bambini, atleti, a cominciare dal Pala Tiziano, un’opera di architettura progettata da Pierluigi Nervi e che oggi è nella più totale fatiscenza, come mostrato dalle immagini del servizio e che, come racconta Onorato, la precedente giunta aveva promesso di far tornare allo splendore originale.

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 13

A giugno scorso l’ex sindaco di Roma Virginia Raggi annunciava, attraverso un post su Facebook: “Il Palazzetto dello Sport di viale Tiziano tornerà a disposizione della città in tutta la sua bellezza, grazie alla completa ristrutturazione dell’impianto. Abbiamo stanziato tre milioni di euro per la ristrutturazione delle zone interne ed esterne alla struttura”. Eppure, nonostante la spesa, oggi il Palazzetto dello Sport è ancora in stato di rovina.

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 12

“Io lo avrei dovuto inaugurare tra 15 giorni, ma guardate come siamo. Partiamo dall’esterno, non è prevista una recinzione, non è prevista un’illuminazione, non sono previste le telecamere o la guardiania, che quindi potrebbe essere vandalizzato il giorno dopo la ristrutturazione, all’interno scopriremo cose ancora peggiori”, dice Onorato, mostrando all’inviato le condizioni della struttura. “E all’interno: vetri rotti, muffa sul tetto, seggiolini mancanti.”.

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 15

 

“Pensate che l’appalto non prevedesse questo tipo di interventi?”, gli chiede l’inviato. “Non lo so, se non prevedi le opere per farla ritornare innanzitutto efficiente, sicura, pulita e fruibile. Sembra qui serva almeno un milione e mezzo di euro perché non possiamo permettere che pallavolo, e basket giochino fuori Roma.”, risponde l’assessore.

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 7

 

Per questa situazione di incuria a rimetterci non sono soltanto i cittadini ma anche le squadre romane di volley e basket costrette a giocare fuori dalla città e a sostenere, quindi, spese non preventivate per fare gli allenamenti in altre strutture. La “Roma Volley” maschile, la “Roma Volley Club” femminile, la “Stella Azzurra” di basket, costretta a giocare in trasferta, o l’“Euro Basket Roma”.

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 14

Lo spreco di soldi non riguarderebbe solo la mancata ristrutturazione del Pala Tiziano ma, come afferma Onorato, “Il Comune di Roma spende oltre 800 mila euro l’anno per la guardiania, cioè per guardare impianti sportivi chiusi. Uno spreco di denaro costante. Ad oggi gli impianti abbandonati sono 14.” 

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 16

In fase di degrado anche altre strutture: lo stadio Flaminio, la piscina comunale di Tor Pagnotta e il campo Testaccio che ospitava una scuola calcio. Onorato parla anche di “furbi e furbissimi” riferendosi, nel primo caso agli “imprenditori che hanno impianti sportiti in posti di pregio e che non pagano il canone di affitto al comune”, e nel secondo, a quelli che “non hanno pagato neanche il mutuo per fare l’impianto e questo mutuo lo stiamo pagando noi.”

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 5

 

Filippo Roma chiede qualche spiegazione all’ex sindaco di Roma Virginia Raggi che afferma: “Se sono stata troppo ottimista nel post? No, ho solo dato un aggiornamento, chiedete alla nuova Giunta come stanno andando i lavori!”

 

il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 17il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 6il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 11il servizio delle iene sul palazzetto dello sport di viale tiziano 4

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT - DIMENTICATE SCAZZI E VAFFA, DOMANI A ROMA TRA MACRON E MELONI SOLO BACI E ABBRACCI – SE L’EUROPA A TRAZIONE “VOLENTEROSI” HA BISOGNO DELL’ITALIA, DALL’ALTRA LA DUCETTA HA CAPITO DI ESSERE FINITA NEL VICOLO DELL’IRRILEVANZA - ACCANTONATI I SOGNI DI DIVENTARE LA REGINA DELLA DESTRA EUROPEA, MERZ E MATTARELLA LA SPINGONO VERSO IL PPE, USCENDO DAL GRUPPO DESTRORSO DI ECR - MACRON E MELONI SONO AMBEDUE ALLE PRESE CON L’ULTRA DESTRA DI MARINE LE PEN E DI MATTEO SALVINI (MA IL SECONDO SIEDE A PALAZZO CHIGI) - IL RENDEZ-VOUS DI DOMANI DOVRÀ RASSICURARE LA SORA GIORGIA CHE NON SARÀ PIÙ ESCLUSA DAI TAVOLI DEI NEGOZIATI SULL’UCRAINA, COME È SUCCESSO A TIRANA - SECONDO: ASSICURARSI L’INSOSTITUIBILE PRESENZA DELL’UNICO ALLEATO EUROPEO DOTATO DI POTENZA NUCLEARE ALLA CONFERENZA DEL 7 LUGLIO A ROMA SULLA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA. SENZA MACRON, SAREBBE NON SOLO UN FALLIMENTO TOTALE, MA INUTILE - IL PRAGMATICO MERZ SI STAGLIA SEMPRE PIÙ COME IL LEADER PER ECCELLENZA DELL’UNIONE EUROPEA: MERCOLEDÌ È ATTESO A WASHINGTON. DI SICURO NON SI RIPETERÀ IL PESTAGGIO SUBITO DA ZELENSKY: A FAR COMPAGNIA A MUSK CON UN OCCHIO NERO QUESTA VOLTA SAREBBE IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO - VIDEO

massimo martinelli azzurra francesco gaetano caltagirone guido boffo roberto napoletano

FLASH! – MISTERO BOFFO! È DURATO APPENA UN ANNO GUIDO BOFFO ALLA DIREZIONE DE “IL MESSAGGERO”, CHE SARÀ AFFIDATA AD INTERIM AL DIRETTORE EDITORIALE MASSIMO MARTINELLI – BOFFO FU UNA SCELTA DI AZZURRA CALTAGIRONE, IN BARBA A PAPÀ CALTARICCONE – ALLA SCADENZA, ESATTAMENTE DOPO UN ANNO, IL CONTRATTO DI BOFFO NON È STATO RINNOVATO – NEL CUORE DI CALTA C’È IL RITORNO DI ROBERTO NAPOLETANO, ATTUALE DIRETTORE DE “IL MATTINO” DI NAPOLI, ALTRO QUOTIDIANO DEL GRUPPO CALTAGIRONE…

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...