convento borgo santa lucia vicenza 2

FEDE CERCASI, CONVENTO VENDESI - LE CRISI DELLE VOCAZIONI LASCIA SENZA RICAMBIO GENERAZIONALE I MONASTERI CHE FINISCONO SUL MERCATO - QUELLO DI SANTA CATERINA A FOLIGNO E’ STATO MESSO IN VENDITA PER 950MILA EURO (POTREBBE DIVENTARE UN HOTEL), MENTRE IN ESTATE SARÀ CHIUSO PURE IL CONVENTO DI BORGO SANTA LUCIA A VICENZA - IL VESCOVO DI PAVIA: ‘’LA PRIMA RAGIONE DELLA SCARSA FECONDITÀ VOCAZIONALE È LA CRISI DELLA FEDE CRISTIANA"

Daniela Mastromattei per "Libero quotidiano"

 

santa caterina foligno

«Le vocazioni tendono a generare e rigenerare vite ogni giorno» è il messaggio di Papa Francesco nella Giornata mondiale delle Vocazioni (istituita da Paolo VI nel 1964) che si è celebrata domenica 25 aprile.

 

Ma è sotto gli occhi di tutti il fenomeno di «una inesorabile e quasi irreversibile crisi di vocazioni e ciò preoccupa l'intero popolo di Dio perché si vede privato di una presenza comunque significativa», ha scritto ieri Don Ettore Lestingi, convinto che «non sia una questione di quantità, ma è questione di qualità della vita. La vita in se stessa è vocazione, cioè capacità di rispondere ad una chiamata che colma di senso lo scorrere dei giorni dell'esistenza umana. Nessuno viene al mondo per caso, per ciascuno vi è un disegno, il cui artista è Dio e le cui opere sono "non finite", aperte al compimento, compito questo affidato alla libertà di ogni uomo».

suore anziane

 

L' esterno del monastero di Santa Caterina, costruito nel 1374. Si trova in pieno centro a Foligno Intanto proprio per la crisi della vocazione si chiudono conventi e monasteri in tutta Italia. L'ultimo è il Santa Caterina in pieno centro a Foligno che è stato messo in vendita per 950 mila euro. Le suore clarisse non ci sono più dal 5 giugno 2017 per «l'esiguo numero e l'età avanzata delle monache presenti» che, come riportava una nota della Diocesi, «facevano temere per il futuro» e segnavano «la fine dell'autosufficienza».

Santa caterina a foligno

 

Costruito nel 1374, il convento all' inizio fungeva da ospitale della Trinità, retto da una fraternità affiliata agli eremitani di Sant' Agostino, poi divenne oratorio di Sant' Orsola o Conservatorio della madre Paola, fondato nel 1600 da Paola da Foligno e soppresso nel 1867. Il monastero conserva tele del XVII e XVIII secolo, attribuite a Noël Quillerier, Giovan Battista Michelini, Francesco Refini, Carlo Lamparelli e al "Pittore di Popola" e una serie di opere tra XVI e XVII secolo di autore ignoto.

 

Riqualificato nel 1997, il monastero si estende per una superficie edificata di 2.400 metri quadri e un'area esterna di altri 1.500. Articolato su tre piani: si trovano al piano terra i parlatori, gli spazi comuni di lavoro, la cucina, i servizi igienici, il refettorio e i magazzini; mentre al primo e secondo piano ci sono l'antico dormitorio che comprende una ventina di celle e bagni comuni. Gli spazi del piano terra, inoltre, ruotano intorno al chiostro, caratterizzato da un giardino all' italiana.

suore anziane 2

 

E adesso, in riferimento alla destinazione d' uso viene detto che «l'immobile si presenta in ottimo stato sia da un punto di vista murario che impiantistico, nonché riqualificabile in base alle esigenze della committente che ne valuterà una destinazione d' uso diversa» e che «la bellezza e la posizione strategica lo rendono ideale sia come hotel boutique, struttura ricettiva in genere o come residenza per anziani».

 

Difficile che il monastero torni alle origini, a popolarsi di giovani suore. La vocazione sembra in piena crisi. Tutti schiacciati sul presente e poco verso la preghiera. I piaceri della vita sembrano attrarre più di una felicità spirituale e duratura.

 

convento borgo santa lucia vicenza 2

«La prima ragione della scarsa fecondità vocazionale è la crisi della fede cristiana che segna il nostro mondo occidentale e una certa stanchezza che sembra appesantire e intristire la vita delle Chiese di antica tradizione», scrive il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, sul settimanale Il Ticino, sottolineando che non è tutto «nero» l'orizzonte.

 

«Germogli veri di vita accadono anche oggi, nelle nostre comunità, e anche il passaggio complesso e critico che stiamo attraversando, legato alla pandemia e ad altri fenomeni preoccupanti del nostro tempo, porta con sé una provocazione a rimettere al centro del cammino e della proposta educativa, nelle comunità cristiane, il cuore del Vangelo: l'incontro con la presenza viva di Cristo».

 

convento borgo santa lucia vicenza

Chissà se il messaggio forte e chiaro avrà un seguito. Intanto i primi di aprile è stato dato l'annuncio che in estate sarà chiuso pure il convento di Borgo Santa Lucia a Vicenza: ci sono soltanto quattro frati francescani e manca un ricambio generazionale.

 

Mentre lo scorso marzo si sono chiuse le porte del monastero di Corfinio come ha annunciato il vescovo Michele Fusco alla Diocesi. Lo stesso vescovo ha spiegato che la decisione è stata presa per l'assoluta mancanza di vocazioni locali, tanto che in questi anni è stato necessario far ricorso a monache provenienti dalle isole Samoa.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - OGGI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE…

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?