TRAGEDIA GRECA/2 – PER RIMONTARE SU SYRIZA, SAMARAS SI METTE AD ANNUNCIARE MENO RIGORE, TAGLI FISCALI E UNA DILUIZIONE DEL DEBITO – MA I SONDAGGI DANNO TSIPRAS ANCORA IN VANTAGGIO DI TRE PUNTI

Vittorio Da Rold per “Il Sole 24 Ore

 

ANTONIS SAMARAS ANTONIS SAMARAS

Il premier greco Antonis Samaras, di ritorno dalla storica manifestazione di Parigi in sostegno della laicità e dei giornalisti di Charlie Hebdo, va al contrattacco in vista delle elezioni del 25 gennaio prossimo con promesse anti-austerity e una diluizione del debito.

Se i sondaggi gli sono ostili, il primo ministro di centro-destra cerca di agguantare la “lepre” del maggior partito di opposizione Syriza promettendo, come Alexis Tsipras, la fine del rigore.

 

In questo modo Samaras spera di azzerare i tre soli punti percentuali che lo separano dal leader della sinistra radicale. Secondo i risultati di un sondaggio condotto a livello nazionale tra il sette e l’otto gennaio dalla società Kapa Research per conto dell’edizione domenicale del quotidiano To Vima, il secondo per diffusione del Paese, Syriza ottiene il 28,1% delle preferenze contro il 25,5% di Nea Dimokratia, il partito di Samaras. Al terzo posto si trova To Potami (il Fiume) la nuova formazione politica di centro-sinistra con il 6,5%. Seguono il partito filo-nazista Chrysi Avghì (Alba Dorata) con il 5,4%, il Pasok (socialista, che insieme con Nea Dimokratia forma l’attuale governo di coalizione) con il 5,2% e il Partito Comunista di Grecia (Kke) con il 5 per cento.

antonis samaras antonis samaras

 

Il partito dei Greci Indipendenti (Anel) e il movimento dei Socialisti Democratici, creato pochi giorni fa dall’ex premier socialista George Papandreou, resterebbero fuori dal Parlamento avendo ottenuto rispettivamente il 2,6% e il 2,8% (al di sotto della soglia di sbarramento del 3%). Da parte sua, Sinistra Democratica (DiMar), di Foutis Kouvelis, il partito che per un anno ha fatto parte del governo di coalizione, non raggiunge nemmeno l’1% delle preferenze.

 

In questo quadro ancora molto incerto Samaras ha deciso di giocare in modo spregiudicato, tipico della lotta politica greca, le stesse carte suadenti di Syriza annunciando meno tasse sulla casa e il taglio drastico delle imposte sulle imprese. Inoltre ha promesso di congelare nuove manovre su pensioni e stipendi. Il leader di Nea Dimokratia ha annunciato il varo di un piano per creare 770mila nuovi posti di lavoro entro il 2021, tralasciando però di specificare con quali fondi visto che lo stesso premier ha congelato l’arrivo dell’ultima tranche di aiuti, pari a 7 miliardi di euro, rifiutando di accettare tagli per 2,5 miliardi voluti dalla troika, in particolare dal rappresentante dell’Fmi, in rappresentanza dei creditori internazionali.

 

TSIPRAS TSIPRAS

Samaras è poi passato a illustrare in dettaglio i due assi nella manica della sua politica fiscale: la riduzione della tassa unica sulla casa, un’imposta che ha colpito soprattutto la classe media, tradizionale bacino d’utenza di Nea Dimokratia, e la riduzione dal 26% al 15% delle imposte societarie così da incentivare gli investimenti e ridurre la disoccupazione che viaggia al 25,8 per cento.

 

Samaras è convinto che «di fronte a un paese e a interlocutori affidabili Bce, Ue e Fmi concederanno dilazioni e agevolazioni su tassi e scadenze del debito ellenico». In sostanza Samaras ha ricordato agli elettori che se dovessero dare fiducia ai partiti filo-europei, come Nea Dimokratia e il Pasok, sarà più facile ottenere condizioni più vantaggiose per fronteggiare il pagamento del debito che oggi ha raggiunto i 330 miliardi di euro pari al 175% del Pil ma che è all’80% in mani pubbliche.

 

TSIPRAS TSIPRAS

Samaras ha giocato la carta della continuità per convincere gli elettori che con lui al governo si avrebbero più margini di manovra con Berlino e spuntare condizioni più vantaggiose.

 

Poi ha ricordato che andrà avanti con le privatizzazioni (che Syriza vorrebbe bloccare). Gli opinionisti greci di centro-destra inoltre ricordano da giorni che Samaras è il candidato preferito dalla troika. Non a caso il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che ha seguito come presidente dell’Eurogruppo tutta la vicenda greca fin dall’inizio, l’ha ammesso quando ha rilasciato alla stampa la seguente dichiarazione: «Preferisco i volti noti». Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, sebbene resti ufficialmente neutrale, spera che Nea Dimokratia riesca a chiudere il gap di tre punti che ha ancora nei sondaggi.

 

angela merkel 4angela merkel 4

Samaras ha lanciato un messaggio di rassicurazione contro l’eventualità di una vittoria di Syriza che potrebbe portare il Paese in conflitto con la troika ed a una condizione di instabilità politica. Il centrodestra, invece, spera di ottenere maggiori concessioni sul pagamento del debito dai partner europei e dall’Fmi, proprio come ricompensa per il senso di responsabilità dimostrato dagli elettori.

 

A quel punto si potrebbe facilmente ridurre il livello degli interessi (oggi all’1,5%), allungare i termini dei pagamenti e incassare l’ultima tranche di aiuti da sette miliardi, seguita da una linea di credito precauzionale. E aspettare i primi benefici della ripresa prevista nel 2015 con il Pil in crescita del 2,9 per cento.

 

Quanto a Syriza, il partito di sinistra radicale in testa nei sondaggi, è interessante notare la posizione prudente di Klaus Regling, capo del Fondo salva-stati (Esm) e uno dei maggiori creditori della Grecia, secondo cui «i partiti all’opposizione assumono posizioni intrasigenti durante la campagna elettorale ma una volta al governo prendono toni più moderati».

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…