
“HO UCCISO MIA MOGLIE, ORA MI SPARO” – A CENE, IN PROVINCIA DI BERGAMO, IL 54ENNE RUBENS BERTOCCHI HA AMMAZZATO LA MOGLIE, ELENA BELLOLI, E POI HA INVIATO UN MESSAGGIO A UN SUO AMICO, PRIMA DI SPARARSI UN COLPO IN TESTA CON UNA PISTOLA CALIBRO 22 REGOLARMENTE DENUNCIATA PER USO SPORTIVO – IL MARITO AVREBBE SCOPERTO CHE LA MOGLIE AVEVA UNA RELAZIONE EXTRACONIUGALE...
Estratto dell’articolo di Fabio Paravisi per www.corriere.it
[…] Vite comuni di due coniugi, stroncate dai due colpi di pistola che sono risuonati poco dopo le 17 di giovedì pomeriggio sulle colline sopra Cene. Con il marito che ha ucciso la moglie e poi si è suicidato dopo avere inviato a un amico un messaggio per preavvisarlo di ciò che stava per fare.
Rubens Bertocchi, 54 anni, la moglie Elena Belloli, 52 anni compiuti solo il 26 maggio, e i figli di 11 e 20 anni, vivevano insieme nel blocco di abitazioni di via Fanti. Al pianterreno c’era stato per molti anni il negozio di famiglia, gli «Alimentari Bertocchi» che era stato aperto dal padre di Rubens, e che lui aveva ereditato alla sua morte. La piccola attività non era riuscita a sopravvivere alla pandemia e l’uomo era stato costretto a chiudere. Anche perché aveva avuto, una dopo l’altra, due gravi malattie. […]
Lei, diplomata all’Istituto Natta di Bergamo, lavorava nello studio di un ingegnere del paese […]Vite come tante altre, accompagnate dalle rispettive famiglie: la sorella di lui al piano superiore, i genitori di lei nell’appartamento a fianco, la madre dell’uomo accompagnata in casa di riposo solo poco tempo fa.
Vite nelle quali si è però insinuata la gelosia. Secondo le prime indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Clusone, sarebbe stata proprio la convinzione che la moglie lo tradisse a fare scatenare la furia di Rubens Bertocchi. Qualche anno fa, per un breve periodo, era andato a sparare a un poligono di tiro, e anche se ormai aveva smesso di frequentarlo, in casa gli era rimasta una pistola calibro 22 regolarmente denunciata per uso sportivo. Ed è con quella pistola in pugno che ieri pomeriggio ha affrontato la donna.
Non si sa se qualcuno abbia sentito un litigio o delle grida, ma a un certo punto è risuonato il primo sparo, quello con il quale Rubens Bertocchi ha ucciso Elena Belloli. È stato a questo punto che l’uomo ha preso il cellulare e ha inviato un messaggio a un amico, spiegando di avere ucciso la moglie e di essere intenzionato a togliersi la vita. Pochi istanti dopo è risuonato il secondo colpo di pistola.
Una vicina ha sentito le detonazioni e ha dato l’allarme al 112. Poco dopo è tornato a casa Andrea Bertocchi, il figlio maggiore della coppia, che ha trovato la porta d’ingresso chiusa dall’interno. La vicina gli ha raccontato ciò che aveva sentito, e anche lui ha chiamato le forze dell’ordine. In pochi minuti sono arrivati sul posto i carabinieri della stazione di Fiorano e della Compagnia di Clusone, insieme a una squadra dei vigili del fuoco che hanno sbloccato la porta. Ed è così che si è spalancata la scena sulla tragedia che si era consumata solo pochi minuti prima. L’arma era ancora vicino al corpo senza vita dell’uomo. […]
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omicidio suicidio a cene
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