selfie kim kardashian

SCATTA SCATTA, QUALCOSA RESTERA' - CONTINUATE A FARVI I SELFIE E FRA QUALCHE ANNO VI RITROVERETE LA FACCIA A PEZZI – PAROLA DI MEDICO CHE SPIEGA COME LA LUCE DEL TELEFONINO HA UN’AZIONE SIMILE A QUELLA DEI RAGGI SOLARI, CONTRIBUENDO AL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO CUTANEO E PRENDENDO PARTE ALLA FORMAZIONE DI RUGHE, LASSITÀ CUTANEA E IPERPIGMENTAZIONI – UN EFFETTO PROBABILMENTE LEGATO A…

Fabrizio Barbuto per “Libero quotidiano”

 

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Attenzione a peccare di vanità, perché il prezzo potrebbe essere alto: secondo il parere degli esperti, i selfisti più accaniti, invecchierebbero precocemente, e nel sottoporsi a decine e decine di autoscatti starebbero barattando il turgore della giovinezza con qualche selfie di troppo.

 

La potenza della luce blu potrebbe alterare la struttura della pelle contribuendo alla perdita della sua elasticità. Pioniere della scoperta fu un medico inglese di nome Simon Zokaie, il quale, riscontrando il prematuro detrimento facciale di una paziente, giunse alla conclusione di come il problema fosse imputabile al presenzialismo patologico della ragazza sui social network: la sua dipendenza la induceva a postare copiose sfilze di selfie al dì.

 

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La 26enne londinese non potè fare altro che accettare essere sfiorita prima del tempo, essendosi resa bersaglio di continui bagliori nocivi che, a detta del medico, non sarebbero meno dannosi dei raggi ultravioletti emessi dal sole e dalle lampade abbronzanti.

 

selfie 4

Un celebre tormentone estivo recita: «Siamo l' esercito del selfie, di chi si abbronza con l' Iphone»; queste strofe potrebbero suonare come una grottesca allegoria, ma pare che i baleni del telefonino esercitino davvero un' azione simile a quella del sole. I suoi effetti, però, non sarebbero gli stessi di una caliente tintarella.

 

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Le rivelazioni di Zokaie risalgono al 2016, ma non sembrano aver inibito il narcisismo dei maniaci dell' autoscatto; forse c' è poca cultura a riguardo, o può darsi che lo scetticismo sull' argomento basti ad imbrigliare la paura, fatto sta che in pochi rinunciano ad esibire i propri innumerevoli ammiccamenti all' obiettivo dello smartphone.

 

selfie 10

E siccome un po' di sano disincanto non tardiamo a manifestarlo neppure noi, abbiamo sollecitato l' opinione dell' esperto: Claudio Bravin, medico estetico, che afferma: «La luce blu è un riverbero ad alta energia e onda corta la cui principale sorgente è il sole. Altre fonti di esposizione sono le lampade da illuminazione interna e quella derivante dagli schermi dei device tecnologici.

selfie 1

 

Si capisce quindi come, negli ultimi decenni, l' uomo sia stato sempre più esposto a tutto lo spettro visibile delle radiazioni in oggetto. La luce blu gioca un ruolo importante nel controllo di alcune funzioni vitali come il ciclo sonno-veglia, ma fornisce anche il suo contributo al processo di invecchiamento cutaneo prendendo parte alla formazione di rughe, lassità cutanea ed iperpigmentazioni.

 

ritocchino 6

In una ricerca del Journal of Investigative Dermatology pubblicata nel 2010, si descrive addirittura un danno da luce blu maggiore di quello causato dai raggi Uva. Probabilmente, questo effetto, è legato alla formazione di radicali liberi ed all' insorgenza di fenomeni infiammatori responsabili dell' invecchiamento della cute.

 

Allo stesso modo, questi processi, aumentano la degradazione del collagene, principale responsabile del tono e dell' elasticità cutanea».

ritocchino 4

 

Sarà mica questa la ragione per la quale, i nostri avi, riuscivano a conservare più a lungo una freschezza esente da ritocchini estetici? Le fotografie erano lusso di pochi, tanto da rendere consueta la pratica dei ritratti post mortem: i familiari di un individuo trapassato, non avendo immagini con le quali conciliare il ricordo, ponevano la sua salma davanti all' obiettivo fissandola in pose plastiche.

 

selfie 2

Nonostante questi scatti esercitino oggi un macabra soggezione in chi li osserva oggi, si rendono veicolo di un dignitoso contegno dal quale, i nostri infiniti selfie, saranno esenti agli occhi dei posteri. Ad accomularli, tutt' al più, sarà la stravaganza.

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