
“MI COSTRINSERO A INVENTARE FATTI NON VERI” – DAVIDE TONELLI GALLIERA, IL “BAMBINO ZERO” DA CUI NACQUE L’INCHIESTA SUI PEDOFILI SATANISTI NELLA BASSA MODENESE: “QUEI RICORDI NACQUERO DA COLLOQUI DI ORE E ORE CON LA PSICOLOGA. DA ORE DI DOMANDE DELLA MIA MATRIGNA ALLA QUALE LA PSICOLOGA DICEVA ‘INSISTA LEI’. IO NON SAPEVO COSA FOSSE UN ABUSO, UNA SETTA” – “LE SEDUTE DURAVANO ANCHE 8 ORE. GIOCAVO CON GLI OMINI PLAYMOBIL E LEI CHIEDEVA: ‘STANNO FACENDO SESSO?’. UNA, DUE, TRE VOLTE, DIECI.... ALLA FINE DICEVO ‘SI'’…”
Anticipazione da “Oggi”
COPERTINA OGGI 22-29 MAGGIO 2025
«In un angolo della mia mente ho sempre saputo che mi avevano costretto a inventare fatti non veri», spiega a OGGI, in edicola da domani, Davide Tonelli Galliera, il “Bambino zero” che a 7 anni tra il 1997 e il 1998 diede il via con le sue rivelazioni all’ipotesi dell’esistenza di un gruppo di pedofili satanisti nella Bassa Modenese.
Davide oggi, a 35 anni, ha deciso di uscire allo scoperto e scrivere un libro - Io bambino zero, di Vallardi - che racconta come è arrivato ad accusare sua madre e suo padre e poi al fiume di bugie che hanno distrutto intere famiglie, a partire dalla sua. Sedici minori, dopo che Davide parlò, furono allontanati dai genitori, sospettati di appartenere a quella setta, e tanti finirono in carcere. Anche i suoi.
Ribattezzata come la storia dei Diavoli della Bassa, quando arrivo in tribunale si scopri che in realtà non c’erano riscontri. Non c’erano bambini scomparsi o uccisi, non c’erano testimoni, cadaveri e sette. Davide aveva riferito alla psicologa di abusi e bambini decapitati.
Da dove arrivavano quei ricordi lo racconta adesso a OGGI: «Da colloqui di ore e ore con la psicologa. Da ore di domande della mia matrigna alla quale la psicologa diceva “insista lei”. Io non sapevo cosa fosse un abuso, una setta...». Al processo e emerso che i metodi usati dalla psicologa erano scorretti.
E lui racconta a OGGI: «Le sedute duravano anche 8 ore. Giocavo con gli omini Playmobil e lei chiedeva: “Stanno facendo sesso?”. Una, due, tre volte, dieci.... Alla fine dicevo “si” …».
A quasi 30 da quei fatti, “l’ex bambino zero” è ancora spaventato dai protagonisti adulti di quella vicenda, spera in un nuovo processo ma non proverà lui a dargli il via. «Sarebbe giusto ma non faro cause, ho paura. Vorrei lasciarmi alle spalle quell'incubo, rinunciare al cognome della famiglia adottiva e ricostruirmi una vita. Ho ritrovato i miei fratelli di sangue e il loro bene e il regalo piu prezioso».
davide tonelli galliera con il padre naturale, romano galliera
davide tonelli galliera