
GLI ITALIANI PROCEDONO VERSO L’ESTINZIONE – NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO SI REGISTRA UN CALO DELLE NASCITE DEL 7,5% RISPETTO AL 2024: L’ISTAT CERTIFICA CHE SONO VENUTI AL MONDO 166 MILA BAMBINI, OVVERO 12 MILA IN MENO. SE PROSEGUE QUSTO TREND, SI TOCCHERÀ IL MINIMO DI 342 MILA NASCITE NELL’ARCO DELL’INTERO ANNO – SUL CALO DELLA POPOLAZIONE TOTALE, CHE SI ASSESTA A QUOTA 58.916.449, INFLUISCONO ALTRI DUE FATTORI: I MORTI E IL SALDO MIGRATORIO…
Estratto dell’articolo di Carlo Marroni per “Il Sole 24 Ore”
CALO DEMOGRAFICO - MENO NASCITE IN ITALIA
I primi sei mesi del 2025 confermano la prospettiva che si è già ben delineata in primavera: l’anno in corso vedrà un ulteriore netto calo della natalità in Italia.
Dai nuovi dati demografici che Istat ha registrato nella sua banca dati emerge che tra gennaio e giugno sono nati 166.051 bambini e bambine: si tratta di un calo di 12.054 unità, quindi -7,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando le nascite erano state 178.555.
Come andrà l’anno in corso? Nel 2024 i nati erano stati 370mila, un dato già in calo dai 379mila del 2023: per il 2025 se proseguirà il trend di calo attuale (in maggio era stato del -7,9%) si arriverà a fine anno attorno ai 342mila, mentre se il secondo semestre fosse identico a quello dell’anno scorso – fatto abbastanza improbabile – il calo si fermerebbe a 357.418 unità.
CALO DEMOGRAFICO - MENO NASCITE IN ITALIA
[...] sulla popolazione totale, che si assesta a quota 58.916.449 (58.930.778 un anno prima), influiscono altri due fattori: i morti e il saldo migratorio. I decessi nel primo semestre 2025 sono stati 327.271, in lieve crescita dai 321.870 dello stesso periodo 2024.
Gli immigrati dall’estero sono ammontati a 214.000, in linea con l’anno precedente, mentre è calato molto il dato semestrale degli emigrati all’estero: si è scesi da oltre 112mila del 2024 a 67.731 di quest’anno.
Quindi, per tornare alle nascite, c’è un nuovo record negativo, che si registra ogni anno da molti anni, visto che il calo delle nascite è in corso dal 2008, quando erano state oltre 576mila e il tasso di fecondità era di 1,42 figli per donna, mentre ora siano a 1,18.
CALO DEMOGRAFICO - MENO NASCITE IN ITALIA
Questo dato tra l’altro era stato registrato anche nel 1995, anno in cui erano nati 526.064 bambini, che in quel momento rappresentò un minimo storico da 50 anni: allora si parlò dell’apice del “baby-bust”, il periodo di denatalità che ha caratterizzato il ventennio 1976-1995.
Il dato sul tasso di fecondità, secondo gli scenari dell’Istat delineati nelle recenti previsioni demografiche, potrebbe migliorare e arrivare a 1,46 nel 2080 e le nascite risalire sopra 400mila nel 2038.
Ma il problema di fondo è rappresentato dalla “coorte” delle donne in grado di poter avere figli: il previsto aumento dei livelli riproduttivi medi infatti non porta un parallelo aumento delle nascite, in quanto contrastato da un calo progressivo delle donne in età feconda. Per l’Istituto di statistica basta considerare che nel 2024 il numero delle donne in età 15-49 anni ammonta a 11,5 milioni (erano 14,3 milioni nel 1995, anno dello stesso tasso di fecondità di 1,18 del 2024) e che, in base ad uno scenario mediano, questo “contingente” è destinato a contrarsi fino a 9,1 milioni nel 2050 e a 7,6 milioni nel 2080.
D’altra parte, lo scenario più favorevole di una fecondità in rialzo fino a 1,85 figli per donna nel 2080, registrando un intermedio di 1,59 figli per donna nel 2050, restituisce un livello di nascite inferiore alle 500mila unità annue.
L’attesa futura diminuzione della popolazione residente segue quindi l’andamento negativo registrato negli ultimi 10 anni. Lo scenario di previsione “mediano” dell’Istat delinea un ulteriore calo di 478mila individui entro il 2030 (58,5 milioni), con un tasso di variazione medio annuo pari al -1,2‰.
Nel medio termine la diminuzione della popolazione subisce un’accelerazione: da 58,5 milioni a 54,7 milioni tra il 2030 e il 2050 (tasso di variazione medio annuo pari al -3,3‰).
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Nel lungo periodo la dinamica demografica prevista ha un impatto ancora maggiore sulla numerosità della popolazione. In base allo scenario mediano, essa scenderebbe nel 2080 a 45,8 milioni, ulteriori 8,8 milioni in meno rispetto al 2050 (-5,4‰ in media annua). In questa ipotesi il calo complessivo dall’anno base dell’esercizio (2024) ammonterebbe a 13,1 milioni di residenti. [...]