natale tristezza

NATALE HA GIA’ ROTTO IL CAZZO - CENE DA ORGANIZZARE, BILANCI DA CHIUDERE, REGALI DA IMPACCHETTARE: È IL PERIODO PIÙ SNERVANTE DELL'ANNO - PER LA RIVISTA “PSYCHOLOGY TODAY” NEGLI USA SI REGISTRA UN AUMENTO DEI SUICIDI - E IN ITALIA? NEI GIORNI DI NATALE SI LITIGA DI PIU' IN FAMIGLIA E CI SI DEPRIME PIU' FACILMENTE

natale

Daniela Uva per “il Giornale”

 

Corse fra i negozi affollati per trovare l' ultimo regalo, cene aziendali organizzate all' improvviso, aperitivi con gli amici, scambi di auguri. La trafila pre natalizia per molti rischia di trasformarsi in un tunnel di ansia e di stress. Perché i giorni che scandiscono l' avvicinarsi delle Feste sempre più spesso sono fatti di piccole e grandi scadenze, a volte difficili da conciliare. Soprattutto per chi lavora in ufficio e, alle consuete commissioni pre festive, deve unire le inevitabili incombenze lavorative.

 

LA TRISTEZZA DI NATALE

Chiunque in questo periodo rischia di sentirsi un po' sopraffatto. Ma adesso è anche la scienza ad assicuralo: il periodo natalizio è in assoluto il più stressante dell' anno. Dicembre non è, infatti, solo il mese che dà inizio alle vacanze e al divertimento. É soprattutto il momento dedicato alla chiusura dei bilanci, alla pianificazione delle attività per il nuovo anno, all'organizzazione di cene e pranzi con parenti e amici.

 

Secondo un sondaggio recentemente pubblicato da Cnbc, proprio dicembre è il mese più stressante per il 42 per cento degli impiegati. Un effetto negativo che si ripercuote sulla produttività: il 68 per cento ammette di essere meno efficiente sul posto di lavoro.

dollhouse

 

Secondo quanto riportato anche dalla rivista specializzata Psychology Today, anche l'americano National institute of health ha rilevato, con l'avvicinarsi del Natale, un aumento esponenziale delle segnalazioni di depressione e tentati suicidi. Sulle colonne del britannico The Week, infine, lo specialista Paul Zollinger-Read ha addirittura sottolineato che per i lavoratori «i meeting, le deadline e la pressione di concludere le attività entro Natale possono causare stress, ansia e depressione». La conferma arriva anche da uno studio commissionato da eBay, leader del commercio online.

LA TRISTEZZA DI NATALE

 

Dalla ricerca è emerso che l' 88 per cento dei volontari che hanno accettato, poco prima della Vigilia, di andare per negozi per un' ora ha avuto episodi di tachicardia. E quasi tutti hanno visto aumentare il battito cardiaco del 33 per cento, proprio come succede a chi corre una maratona. L' indagine ha provato che dopo 32 minuti di shopping sfrenato nella folla scatta la fatica, e così coinvolgimento e concentrazione vengono meno. I più stressati in assoluto? A quanto pare sono gli over 45, specialmente se sono donne.

 

Naturalmente è possibile ricorrere a qualche strategia per evitare di trasformare un momento di gioia in un tunnel di stress. Marina Osnaghi, Master certified coach, consiglia innanzi tutto di decontestualizzare gli impegni, per tornare alle radici del Natale. «Come tutti gli anni questo giorno così speciale si avvicina e molti di noi si rassegnano alle solite cose dice -. Bisogna chiudere tutto, bisogna fare i regali, bisogna andare alla festa in ufficio e fare gli auguri anche a quelli antipatici. E magari il 25 dicembre si litiga anche in famiglia».

LA TRISTEZZA DI NATALE

 

Per evitare che l'esito delle vacanze tanto agognate sia questo, la specialista consiglia di «ricordarci lo spirito del Natale, che ha avuto per secoli un significato importante e profondo: la nascita di una speranza. Indipendentemente da fede religiosa e credo, possiamo scegliere questo momento come un passaggio. E come tutti i passaggi, anche questo prevede criticità importanti. Ma anch

 

e l' occasione di nuove opportunità e nuove sfide. Ecco perché l' unica soluzione è semplificare e rilassarsi il più possibile». Come fare tutto questo nella pratica? «Innanzi tutto è bene sapere che ogni chiusura porta con sé un po' di stress. É normale, e quindi vale la pena prenderla con filosofia prosegue -. In secondo luogo è sempre bene chiedersi cosa sia veramente urgente, in modo da mettere in ordine le priorità».

REGALI DI NATALE

 

babbo natale

La coach invita anche ad avvicinarsi a questa fase di passaggio con le giuste motivazioni e con un obiettivo preciso. «Ma è anche importante riuscire a perdonarsi nel caso in cui non tutto vada per il verso giusto conclude e di cercare di sorridere di più. Infine, a Natale come in altri momenti dell' anno, la regola essenziale è divertirsi. Solo così stress e tensioni vanno via».

NATALE

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO