vaccino covid

SE NON C’È LA PUNTURA NON PASSA LA PAURA – IL PIANO VACCINALE ALLO STATO ODIERNO È UN CAOS -  IN FRIGO CI SONO DUE MILIONI DI FIALE INUTILIZZATE DI ASTRAZENECA E CI SONO PROBLEMI GROSSI ANCHE NEL RISPETTARE LE PRIORITÀ: MALATI E ANZIANI A RISCHIO, CIOÈ I 70ENNI, ASPETTANO MENTRE VENGONO IMMUNIZZATI STUDENTI AL PRIMO ANNO DI MEDICINA, AMMINISTRATIVI DELLE ASL IN SMART WORKING, BARONI CHE NON VEDONO MAI I MALATI – E OGNI REGIONE SI MUOVE COME GLI PARE…

Michele Bocci per "la Repubblica"

 

vaccino covid 2

I vaccini a disposizione sono ancora pochi e le industrie non sempre riescono a consegnare le quantità promesse. Malgrado questo l'Italia non riesce a utilizzare rapidamente tutte le fiale ricevute. Circa un milione e 200 mila dosi di AstraZeneca si trovano ancora nei frigoriferi. In generale, più del 30% dei vaccini arrivati non sono stati somministrati.

Ci sono problemi a rispettare le priorità, con categorie professionali inserite prima dei malati e con anziani a rischio, cioè i settantenni, ad aspettare mentre vengono immunizzati studenti al primo anno di medicina, amministrativi delle Asl in smart working, baroni che non vedono mai i malati.

 

prenotazione vaccino covid 8

Infine, ogni Regione procede per conto proprio decidendo da sola chi somministra e dove lo fa e anche come accedono i cittadini. Sono tanti i punti critici nel piano vaccini, alcuni dei quali sono stati già affrontati lunedì scorso in una riunione tra la Protezione civile e le Regioni. Il cambio di passo chiesto da Draghi deve avvenire rapidamente, comunque prima che le forniture dell' industria inizino finalmente ad aumentare, cioè, si spera, tra la fine di questo mese e l' inizio del prossimo.

 

vaccino astrazeneca

Quelle fiale in frigo Le dosi arrivate non sono molte ma comunque non vengono utilizzate tutte. Il premier Mario Draghi ha fatto capire di considerare necessario fare subito tutte le prime dosi, per aumentare al massimo la copertura in attesa dei richiami, ma per ora non è stato ascoltato. Il caso di AstraZeneca è lampante e va avanti da giorni. L' azienda ha consegnato 1 milione e 512mila dosi. Al personale della scuola e delle forze dell' ordine però ne sono state inoculate solo 281.045. Tra l' altro, di queste, circa 40 mila sono state fatte nell' unica Regione, la Toscana, che ha deciso di usare per la somministrazione strutture di Asl e Comuni. Le altre hanno affidato quel vaccino ai medici di famiglia che, tra ritardi negli accordi regionali e consegne non complete, in molte zone del Paese non hanno ancora iniziato a vaccinare.

 

prenotazione vaccino covid 5

E i fragili aspettano Proprio AstraZeneca andrebbe somministrato prima di tutto alla categoria dei "vulnerabili". Qui ci hanno messo del loro Aifa e il ministero alla Salute. Inizialmente quel vaccino è stato infatti consigliato soltanto per gli under 55 sani. Dopo tre settimane, quando si era iniziata a organizzare la campagna tra il personale della scuola e delle forze dell' ordine, si è stabilito che il medicinale può essere usato anche su chi ha fino a 65 anni e appunto sui "vulnerabili", persone che se si ammalano rischiano danni importanti. Quella categoria in base alle priorità del ministero dovrebbe però essere vaccinata prima di tutti con AstraZeneca.

 

vaccino covid 1

Così adesso le Regioni si devono riorganizzare. È difficile visto che molti appuntamenti con i lavoratori di scuola e forze dell' ordine erano già stati fissati. In più alcuno non sa bene come convocare i fragili. Prima di loro, intanto, certe Regioni come Toscana e Puglia, hanno fatto passare anche altre categorie, come i dipendenti degli uffici giudiziari e pure gli avvocati (per questo qualcuno alla riunione dell' altro giorno ha parlato di «vaccinazione per caste»).

 

vaccino anti coronavirus di moderna

Il caso settantenni Chi non ha alcuna priorità, e si vede, sono i settantenni. Si tratta del grande buco nella campagna vaccinale, notato l' altro ieri durante la riunione con la Protezione civile. I vaccinati in quella fascia d' età, considerata a rischio di sviluppare una forma grave della malattia, sono 151.000. I ventenni sono 409.000, i trentenni quasi 600mila. Per come sono state disegnate le priorità, i settantenni dovrebbero avere il vaccino Pfizer dopo il personale della sanità e gli over 80. Così restano scoperti mentre vengono immunizzati baroni universitari, studenti al secondo anno di medicina e tanti amministrativi delle Asl, dipendenti di uffici acquisti o buste paga che magari fanno smart working. Poi c' è il personale sanitario che non vede mai i malati, come gli addetti dei laboratori.

 

vaccino covid 5

Il problema prenotazioni Regione che vai, sistema di prenotazione che trovi. C' è ad esempio chi mette a disposizione dei cittadini siti e call center e chi li fa convocare dalla Asl oppure dal proprio medico di famiglia. Non esiste un sistema unico di prenotazione e ci si muove sparpagliati anche dal punto di vista delle strutture. Qualcuno usa grandi hub e altri ambulatori o comunque spazi più ridotti. Infine, come visto, ci sono Regioni che hanno incaricato i medici di famiglia di fare Astrazeneca e altre che consegnano a questi professionisti Pfizer e Moderna.

vaccino pfizermoderna vaccino coronavirus vaccino astrazenecavaccino oxford astrazenecavaccino astrazeneca 1coronavirus vaccino moderna 2vaccini astrazenecavaccino astrazenecamoderna vaccino coronavirus vaccino 1vaccino covid 3prenotazione vaccino covid 3vaccino covid 4prenotazione vaccino covid 6vaccino coronavirus prenotazione vaccino covid 2prenotazione vaccino covid 4prenotazione vaccino covid 7prenotazione vaccino covid 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?