giorgia meloni pizzo di stato tasse evasione fiscale

UN FISCO PER L'ESTATE – IL GOVERNO PROPONE UN “CONCORDATO FISCALE” PER PARTITE IVA E PICCOLE IMPRESE CHE HANNO UNA BUONA “PAGELLA” DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE: TASSE DEFINITE IN ANTICIPO PER DUE ANNI IN BASE A UNA STIMA DEL REDDITO LORDO E MENO CONTROLLI. PER CHI ACCETTA L'OFFERTA, NESSUNO PRELIEVO SU EVENTUALI GUADAGNI AGGIUNTIVI – LA MISURA È INSERITA NELLA DELEGA FISCALE APPENA APPRODATA AL SENATO. IN DISCUSSIONE, TRA LA GIUNGLA DEI 482 EMENDAMENTI PRESENTATI, ACCERTAMENTI PIÙ RAPIDI E RIDUZIONE DELLE SANZIONI...

1 - PARTITE IVA, BAR E LOCALI: TASSE FISSE PER DUE ANNI AI CONTRIBUENTI IN REGOLA

Estratto dell’articolo di Luca Cifoni per “il Messaggero”

 

soldi e tasse

Tasse definite in anticipo per due anni e meno controlli. Il concordato biennale riservato alle piccole imprese è uno dei "piatti forti" della legge delega di riforma del fisco appena approdata all'esame del Senato, dopo il primo via libera ottenuto alla Camera.

 

L'idea è semplice: l'Agenzia delle Entrate farà una stima del reddito lordo del contribuente sulla base delle (molte) informazioni in suo possesso, ricavate dalle banche dati. Se l'interessato riterrà adeguata la proposta pagherà per due anni su quel valore, mettendosi in larga parte al riparo da controlli.

 

isa- indicatori sintetici di affidabilita di aziende e partite iva per il fisco

E se il reddito effettivamente guadagnato risulterà poi superiore non dovrà nulla in più al fisco. Insomma una sorta di scommessa che per molti potrebbe risultare conveniente […]

 

Trattandosi di legge delega, che fissa principi e criteri generali, i dettagli saranno definiti con i decreti legislativi, comunque attesi in tempi rapidi. Tra gli aspetti più importanti da precisare c'è il concetto esatto di "soggetti di minore dimensione" ai quali questa opzione è riservata. Si tratterà di una soglia in termini di fatturato, ancora oggetto di valutazione.

 

Un altro filtro non esplicitamente indicato nel testo della delega, ma che con tutta probabilità entrerà in gioco, riguarda l'affidabilità fiscale delle partite Iva potenzialmente coinvolte. É attualmente misurata attraverso gli Isa (indicatori sintetici di affidabilità, che hanno sostituito i vecchi studi di settore).

COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO

 

Si tratta di vere e proprie pagelle, con un voto che va da 1 a 10. Potrebbero essere ammessi al concordato solo i soggetti che hanno conseguito almeno 8: in questo caso, in base ai dati del 2021, la platea potenziale (a prescindere dalle dimensioni) sarebbe di poco più di un milione di imprese. Se si scendesse fino al 7, si arriverebbe a quota un milione e mezzo circa. […]

 

2 - ACCERTAMENTI PIÙ RAPIDI E RIDUZIONE DELLE SANZIONI: LE IDEE PER LA PACE COL FISCO

Estratto dell'articolo di Michele Di Branco per “il Messaggero”

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

Parola d'ordine: fisco amico. Settimana decisiva in commissione Finanze del Senato, chiamata ad esprimersi sugli emendamenti al ddl fisco arrivati dai partiti: sul tavolo ci sono 482 proposte di modifica che appunto, nelle intenzioni della maggioranza, puntano a rasserenare i rapporti tra Stato e contribuenti.

 

In questa chiave, ad esempio, deve leggersi una proposta congiunta FdI, Lega e Forza Italia che, aggiungendo un nuovo punto ai principi e ai criteri per la revisione del sistema della riscossione, suggerisce di consentire un generale accesso ad eventuali meccanismi di definizione agevolata per tutti i debiti, sia fiscali che contributivi e a prescindere dal fatto che siano già stati affidati agli agenti della riscossione.

 

Vale a dire aprire all'ipotesi di una sanatoria prima dell'arrivo di una cartella esattoriale. Un'indicazione che, di fatto allarga di molto la cornice degli istituti messi in campo per fare pace col fisco. E a questo proposito occorre ricordare che l'ultima definizione agevolata (la Rottamazione quater) è quella introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, relativa alle cartelle dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022, e prevede il pagamento solo delle somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso spese, senza interessi, sanzioni e aggi.

 

tasse sul reddito

[…] Nell'ambito del regime di adempimento collaborativo, un emendamento della maggioranza propone di escludere le sanzioni amministrative tributarie per i contribuenti che comunicano preventivamente i rischi di natura fiscale. Ad eccezione, però, dei casi di violazioni fiscali "caratterizzate da dolo o colpa grave".

 

[…] Come ulteriore effetto premiale, si chiede inoltre di ridurre di "almeno 3 anni" i termini di decadenza (5 anni) per l'attività di accertamento. La questione della necessità di alleggerire le pene, tra l'altro, è stata ribadita in parlamento dal viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, il quale ha parlato della «urgenza di rivedere incisivamente le sanzioni amministrative, avendo come principio guida il criterio della proporzionalità e della riduzione e semplificazione delle stesse, affiancata ad una revisione delle sanzioni accessorie che, in caso di evasione conclamata, appaiono le più efficaci».

 

GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO

[…] Nutrito il pacchetto di proposte di Fratelli d'Italia in tema di tributi locali. Il partito di maggioranza relativa suggerisce di subordinare gli interventi sulla fiscalità delle Regioni all'intesa della Conferenza unificata e non al semplice parere. Dai centristi spunta sul tavolo, in tema di Iva, la proposta di rimodulare, con l'obiettivo di una "progressiva riduzione", le aliquote sui medicinali e spese veterinarie e anche per il pet food. […]

tasse sul reddito

Ultimi Dagoreport

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...