reddito di cittadinanza napoli inps palermo terrasini

LA “BOMBA” DEI POVERACCI SENZA PIU’ REDDITO DI CITTADINANZA È GIÀ ESPLOSA – A TERRASINI (PALERMO) UN DISOCCUPATO DI 60 ANNI, RIMASTO SENZA SUSSIDIO, SI È PRESENTATO IN COMUNE E HA GETTATO BENZINA NELLA STANZA DEL SINDACO: “BRUCIO TUTTO SE NON MI AIUTATE”. L'UOMO È STATO FERMATO DAI CARABINIERI – IL SIT IN DEGLI “ESODATI” DEL REDDITO ALLA SEDE INPS DI NAPOLI – IL PIANO DEL VIMINALE PER AFFRONTARE PROTESTE E TENSIONI – VIDEO

1 – PERDE IL REDDITO DI CITTADINANZA E TENTA DI DAR FUOCO ALLA STANZA DEL SINDACO

Estratto dell'articolo di www.today.it

terrasini - disoccupato minaccia di dare fuoco al comune

Un disoccupato di 60 anni dopo avere ricevuto la notizia che non avrebbe più ricevuto l'assegno mensile del reddito di cittadinanza si è presentato al Comune di Terrasini e gettando della benzina a terra ha tentato di dare fuoco alla stanza del sindaco, versando parte del carburante anche su se stesso.

 

"Brucio il Comune se non mi aiutate", ha detto al sindaco Giosuè Maniace che ha subito chiamato i carabinieri. Il segretario generale Cristofaro Ricupati ha cercato di dialogare con l'uomo e alla fine è stato il presidente del consiglio comunale Marcello Maniaci a far desistere il disoccupato dal gesto. L'uomo è stato accompagnato dai carabinieri e dai sanitari all'ospedale di Partinico per accertamenti.

 

terrasini - disoccupato minaccia di dare fuoco al comune

"Stanno passando dei messaggi distorti in questi giorni" afferma il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci. "I percettori che si sono visti togliere il reddito di cittadinanza vengono sollecitati a rivolgersi ai Comuni. È chiaro che i Comuni da soli, se non c'è uno strumento legislativo, se non c'è il governo, se non c'è un intervento della Regione, non possono essere in grado di aiutare tutte queste famiglie che hanno goduto del beneficio” […]

sede del comune di terrasini - palermo

 

Intanto si apprende che sono in corso contatti tra l'Anci e il ministero del Lavoro per cercare di risolvere alcuni problemi tecnici che causano lo scarto temporale tra il momento in cui viene revocato il Reddito di cittadinanza e l'effettiva verifica sugli aventi diritto (il cui termine ultimo è dicembre): in diversi casi il Reddito potrebbe quindi essere revocato e poi riattribuito. […]

 

2 – LA PROTESTA DEI PERCETTORI DEL REDDITO DI CITTADINANZA ALLA SEDE INPS DI NAPOLI

Estratto da www.corriere.it

 

sit in di protesta alla sede inps di napoli degli ex percettori del reddito di cittadinanza 4

Un gruppo di percettori del Reddito di cittadinanza insieme ai militanti di Potere al popolo hanno dato vita a un sit in di protesta all'esterno della sede centrale dell'Inps in via De Gasperi a Napoli. «Senza il Reddito saremo costretti a non pagare più bollette e affitti. E' sbagliato generalizzare, bisogna aiutare chi davvero non ce la fa»: sono le parole dei manifestanti che, tramite sms, hanno ricevuto la comunicazione dell'interruzione dell'erogazione del Reddito. […]

 

3 – IL PIANO DEL VIMINALE PER LE PROTESTE DEGLI ESCLUSI IL SIT-IN A NAPOLI PRIMO TEST

Estratto dell'articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

 

sit in di protesta alla sede inps di napoli degli ex percettori del reddito di cittadinanza

Napoli come banco di prova. Per capire quanto sia diffusa la protesta appena iniziata per la sospensione del Reddito di cittadinanza e quanto possa essere potenzialmente pericolosa per l’ordine pubblico, abbinata allo stallo politico sulla questione del salario minimo, e all’inflazione.

 

L’appuntamento di questa mattina alle 10 davanti alla sede Inps in via Alcide De Gasperi, con il presidio organizzato da Potere al Popolo e dai sindacati di base, viene monitorato con attenzione dalle forze dell’ordine anche perché si tratta dello stesso ufficio che da giorni viene subissato di telefonate da parte di chi percepiva il contributo e se l’è visto togliere con un sms sullo smartphone.

sit in di protesta alla sede inps di napoli degli ex percettori del reddito di cittadinanza

 

[…] Sulle 169 mila famiglie italiane — senza minori, disabili e over 60 — che hanno appreso di non aver più diritto al Rdc, quasi 37 mila sono residenti in Campania, e di queste 21mila in provincia di Napoli.

 

[…]  C’è preoccupazione in molte città: a Roma, ad esempio, dove le persone senza più Reddito sono 12.200. A Palermo 11.500. A Catania (9mila) e Caserta (quasi 8mila). Milano è al decimo posto con 3.278 ex beneficiari.

 

[…] Il timore è che a fare le spese della rabbia possano essere gli impiegati. Per utenza la sede Inps di Napoli è la seconda d’Italia. Roberto Bafundi, direttore dal gennaio scorso, ribadisce che «nessuno sarà lasciato solo: circa la metà di queste persone sono in una situazione di disagio sociale e potranno rivolgersi ai servizi sociali, e se inseriti in un progetto multidimensionale di recupero potranno avere ancora il sussidio. Gli altri dovranno andare ai centri per l’impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro».

sit in di protesta alla sede inps di napoli degli ex percettori del reddito di cittadinanza

 

Ma l’assegno di supporto di 350 euro mensili (al massimo per un anno) potrebbe scattare subito: «Un sostegno è personale, non legato al nucleo familiare — sottolinea Bafundi — quindi può ottenerlo chi partecipa a corsi di formazione accreditati, anche più persone nella stessa famiglia».

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."