keith richards ronnie spector

“LA PRIMA VOLTA CHE TOCCAI IL CIELO CON UN DITO FU QUANDO MI SVEGLIAI CON RONNIE ADDORMENTATA SORRIDENTE AL MIO FIANCO” – LA TRAVOLGENTE STORIA D’AMORE CLANDESTINA TRA KEITH RICHARDS E RONNIE SPECTOR, LEADER E VOCE SOLISTA DELLE "RONETTES", MORTA DI CANCRO IERI. BARBARA COSTA: “'BE MY BABY' È LUI! È KEITH RICHARDS L’AMATO DI CUI CANTA E SOSPIRA RONNIE IN QUESTA CANZONE CHE PARLA DELLA LORO RELAZIONE SEGRETISSIMA. NESSUNO DEI DUE ERA LIBERO E…” - VIDEO

 

Barbara Costa per Dagospia

 

ronnie spector keith richards 2007

“La prima volta che toccai il cielo con un dito fu quando mi svegliai con Ronnie addormentata sorridente al mio fianco. Non si può chiedere di meglio. Eravamo ragazzi. Mi aveva portato a casa dei suoi genitori, nella sua camera da letto. L’avrebbe fatto molte altre volte, ma quella era stata la prima. E io ero solo un chitarrista”. E sapete come si chiama questo chitarrista? Keith Richards! Dei Rolling Stones!

 

the ronettes ronnie spector

Ma è questa Ronnie allora a essere ben più famosa di lui, perché la fortunata a letto con Richards è Ronnie Spector, leader e voce solista delle Ronettes, gruppo da hit scala classifica negli anni Sessanta. Ragazzi, "Be My Baby" è lui! È Keith Richards il protagonista, il destinatario, l’amato di cui canta e sospira Ronnie – morta di cancro ieri – in questa canzone delle Ronettes la più celebre, un successo clamoroso che parla della loro relazione segretissima e clandestina.

keith richards ronnie spector 1964

 

Siamo nel 1964 e i Rolling Stones sono al loro primo tour americano. Le Ronettes sono molto più famose di loro, sono la band del momento, sono prime in classifica, e Ronnie a 21 anni ha già alla spalle dieci anni di carriera, essendo una bambina prodigio che ha calcato palchi e teatri appena 11enne. Lei con la sorella maggiore Estelle e la cugina Nedra formano il trio delle Ronettes alla conquista del mondo. Sono i manager che decidono di accoppiare in tour i ragazzini Rolling Stones e le ragazzine Ronettes, in giro per gli USA, sullo stesso autobus, ma non negli stessi hotel (le Ronettes hanno la pelle scura, sono un misto di sangue irlandese, cherokee, afroamericano), sì, ma… a cosa vuoi che servano tali distanze quando hai 20 anni? “Fu una questione di ormoni”, scrive Keith Richards nella sua autobiografia.

ronnie spector keith richards 1

 

“Quelli furono i giorni più felici della mia carriera”, gli fa eco nella sua Ronnie: “Keith e Mick non avevano ancora avuto molto successo, e in America più di una volta dormirono a casa mia, e la mattina mia madre si alzava per cucinarci uova e pancetta. Li portai a vedere James Brown. Ricordo che Mick se ne stava lì impalato, tutto tremante, quando passammo davanti al suo camerino!”. 

 

Ma “dobbiamo fare in modo che nessuno lo sappia!”, e mica solo perché “eravamo due ragazzi travolti da un successo improvviso, con altri che ci guidavano in qua e in là, cosa che nessuno di noi due gradiva e non poteva farci molto”, o per il diverso colore della pelle, no: il problema è che né Keith, né Ronnie sono liberi.

 

the ronettes ronnie spector 3

Se ufficialmente il signor Richards risulta fidanzato in patria con la nemmeno 18enne Linda Keith (la quale non sta mica in casa e da sola e desolata ad aspettarlo che ritorni, macché, si organizza di suo, esce e va ai concerti, e tra i tanti in cui si imbatte senti di chi si va a innamorare, di uno che fa Jimi di nome e Hendrix di cognome, col quale non solo cornifica Keith – che sta in giro per gli States a cornificarla con Ronnie – ma a quanto racconta lo stesso Keith, è questa Linda “la prima a spezzarmi il cuore”, ma pure a “prendere la mia copia di un demo di Tim Rose che cantava un pezzo intitolato "Hey Joe", e la portò a Jimi Hendrix, e gliela fece ascoltare…”), OK, dicevo, nemmeno Ronnie è libera: mentre amoreggiava e andava in tour e a letto con Keith, Ronnie era la fidanzata di Phil Spector – suo produttore, e mentore e scopritore – il quale Phil Spector era però sposato con un’altra. Altra da cui divorzia nel 1965, anno in cui per Ronnie iniziano i seri guai.

 

ronnie spector paul mccartney

Già Keith Richards si era accorto della malsana gelosia e possessione a cui Phil costringeva Ronnie: al contrario della di Ronnie sorella maggiore Estelle, che in tour ha un flirt con Mick Jagger (fidanzato con Marianne Faithfull…), la povera Ronnie “doveva restar sempre in camera”, e dopo i concerti “era scortata da gente che le proibiva di vedersi con chiunque”. Siamo agli albori della prigionia e delle malefatte che Ronnie subirà quando vivrà e si sposerà con Phil Spector, e se Keith Richards sostiene che “Phil era pesantemente geloso perché tanto insicuro a causa della sua stempiatura sempre più accentuata: odiava chiunque sfoggiasse una folta criniera, come il sottoscritto”, è da più parti testimoniato come Phil Spector “tenesse Ronnie prigioniera nel suo palazzo californiano, con filo spinato e cani da guardia, per anni, accordandole a malapena il permesso di uscire, proibendole di cantare, incidere, o andare in tour.

 

ronnie spector 6

In casa, nel seminterrato, Phil teneva una bara dorata col coperchio di vetro, avvisandola che, se avesse trasgredito alle sue severe regole, l’avrebbe uccisa e messa in mostra là dentro”. Non poche volte Phil Spector ha puntato una pistola alla testa della terrorizzata e alcolizzata Ronnie, la quale alla fine scappa da quell’orrore e molto tempo dopo porta Phil in tribunale per ottenere le royalties che a suo parere lui si era intascate. Tra sentenze discordanti, Phil Spector risarcisce le Ronettes con oltre un milione di dollari.

Ronnie Spector non è mai uscita dalla vita di Keith Richards.

 

phil spector ronnie spector

È nelle sue canzoni, di sicuro è in "Thief in the Night", brano dei Rolling Stones – cantato da Keith – del 1997 dell’album "Bridges to Babylon". “Thief in the Night è un titolo che ho preso dalla Bibbia”, sacro libro che, è incredibile ma, giura Richards, “leggo piuttosto spesso. Ci si trovano delle frasi molto buone. È una canzone su diverse donne, e parla di mia moglie Patti, di Anita Pallenberg, ma pure di Ronnie Spector”. L’11 settembre 2001, il giorno dell’attentato alle Torri, Keith e Ronnie sono insieme, e a New York, e stanno incidendo un brano, "Love Affair".

ronnie spector paul mccartney 1966ronettes beatles phil spectorronnie spector 5ronnie spector 8the ronettes 1ronnie spector 6ronnie spector 2ronnie spector 9ronnie spector 1ronnie spector 4the ronettes 2ronnie spector 3ronnie spector phil spector1ronnie spector phil spector2ronnie spector 7the ronettes 3the ronettes phil spector1the ronettes phil spector2joey ramone ronnie spector keith richardsphil spector keith richardsronnie spector 1ronnie spector 2ronnie spector 3ronnie spector 4ronnie spector 5ronnie spector david bowieronnie spector

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)