la famiglia agostini - alberto, claudio e gabriele

UNA PIZZA CON UNA “FARINA” SPECIALE – AD ANDALO, IN TRENTINO, LA COCAINA VENIVA PORTATA A DOMICILIO. A PRENDERE GLI ORDINI E CONSEGNARLA, NON ERANO I CLASSICI PUSHER MA UNA DELLE FAMIGLIE PIÙ IN VISTE DELLA ZONA, GLI AGOSTINI, PROPRIETARI DI HOTEL E PUB – UN SISTEMA RODATO, MASCHERATO DIETRO GLI ORDINI DI “PIZZE D’ASPORTO”. MA LA COCAINA VENIVA CHIAMATA ANCHE “QUELLA FAMOSA BIONDA” O “L’ALTRA AMICA” – IL GIRO D’AFFARI HA SUPERATO IN 7 MESI I 440MILA EURO, POI RICICLATI…

Estratto dell’articolo di Marzia Zamattio per www.corriere.it

 

alberto agostini.

Una famiglia molto conosciuta quella degli Agostini nel settore alberghiero, in quello della ristorazione e immobiliare. Sia sull’Altopiano della Paganella dove nascono e si sviluppano con Claudio, classe 1955 di Fai […] e il figlio 39enne Gabriele in particolare, ma anche a Trento con l’altro figlio 42enne Alessio impegnato con il padre negli affari di compravendita di immobili.

 

Una passione comune per gli affari, spregiudicati, la bella vita e la determinazione di aggiudicarsi locali, hotel e appartamenti a ogni costo.

 

alberto agostini.

Anche attraverso il tentativo di corruzione di un alto dirigente della pubblica amministrazione come Andrea Villotti, all’epoca dei fatti (giugno 2023-febbraio 2024) presidente della società pubblica della Provincia Patrimonio del Trentino spa, riuscendo a ottenere un bando ad hoc per l’aquisto del Grand Hotel Imperial di Levico Terme, elargendo ingressi al centro dell’Hi Hotels Trento rilevato un paio di anni fa, offrendo cene nei ristoranti dei parenti, regalando oggetti preziosi come orologi, una borsa di Vuitton modello 24H del valore di 2.600 euro e scarpe della stessa marca da mille euro. L’impresa non andò a buon fine per l’intervento della stessa Provincia.

 

la famiglia agostini alberto, claudio e gabriele

Claudio Agostini è considerato dagli inquirenti il promotore e organizzatore dell’associazione criminale, il quale avrebbe avuto a disposizione i due locali di Andalo, l’Andel Haus di sua proprietà e il Tower Pub riconducibile al figlio Gabriele, per lo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Nel primo veniva ricevuta la cocaina e smerciata, mentre nel secondo smerciata e conosciuto da molti come luogo di consumo. Il padre, che avrebbe avuto come referente intermediario un stretto collaboratore, Michele Matera, ritenuto l’intermediario e organizzatore del traffico disponendo istruzioni ad altri spacciatori, metteva a disposizione la propria auto per il trasporto della droga così come la propria abitazione.

 

claudio agostini

Il metodo della «pizza d’asporto», in codice, era efficace e Gabriele Agostini aveva anche pubblicizzato sul suo profilo Instagram la possibilità di ordinare chiamando direttamente ad un numero di cellulare le pizze fino a sera tarda.

 

 Ma la cocaina veniva definita anche «quella famosa bionda», o «l’altra amica» con la quale passare, come dice in una intercettazione di Claudio Agostini con un pusher. Un giro di droga impressionante.

 

I finanzieri hanno quantificato oltre 400 cessioni di droga in soli 7 mesi nei due locali di Andalo. Con proventi quantificati dalla Finanza in oltre 440mila euro poi riciclati con la complicità del proprio commercialista compiacente e dell’intermediario del settore assicurativo in un sofisticato sistema di polizze […]

 

alberto agostini. con il padre claudio

I proventi illeciti […] sono poi transitati dai conti correnti dell’intermediario finanziario per essere investiti nell’acquisto di polizze assicurative. E al momento del riscatto i relativi capitali sono stati reimpiegati nell’acquisizione o gestione di strutture ricettive e di ristorazione in Trentino nonché nell’investimento delle risorse in orologi di pregio, auto di lusso con le quali lo stesso Gabriele sfreccia come appare su Instagram e lingotti d’oro. Nel marzo del 2024, Gabriele riceve dal padre 65mila euro oltre a beni per ulteriori 54mila euro per trasformarli in lingotti. Il figlio ottiene così 17 lingotti che riconsegna un mese dopo al padre il quale li deposita alla Global Group consulting società d’investimento francese.

alberto agostini.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…