david parenzo

"DAVID PARENZO, MORALISTA PER FINTA E SERVILE PER DAVVERO" – IL RITRATTO AL VELENO BY LUIGI MASCHERONI – "IL MEZZOBUSTO, COMICO PER INTERO E TELEPROVOCATORE PERFETTO. HAI PRESENTE IL COMPAGNO DEL LICEO LECCACULO, SPIONE, RUFFIANO AL QUALE SPALMAVI LA SEDIA CON LA COLLA?" - "UNA VOLTA UN TASSISTA DI ROMA GLI DISSE: AHÒ, MA LEI NON È QUER COJONE COMUNISTA DE PARENZO? SCENDA SUBITO!" – L'INCONTRO CON NATHANIA ZEVI, LE INTEMERATE A "LA ZANZARA" (DA QUI IL DETTO: "PARENZO LO STRENZO") E QUELLA VOLTA CHE RIMASE CHIUSO AD AUSCHWITZ…

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

DAVID PARENZO

Istrione e istriano è di Padova ma discende da famiglia ebraica originaria della città omonima di Parenzo, costa occidentale della penisola istriana, che in croato si dice «Porec», in tedesco «Parenz», in veneto «Parenso, Bàsime i durèi» - Davìd Parenzo, con l'accento sulla «è» di «il prediletto di Jahvè», è simpaticissimo come persona. Ma come personaggio È il côté moralistico, perbenista per finta e servile per davvero, che lo rende insopportabile. Hai presente il compagno sfigo del liceo - leccaculo, spione, ruffiano - al quale spalmavi la sedia con la colla Pritt, e che oggi ti diverte alla cena di classe, ma poi non vorresti più averci niente a che fare per il resto della vita? Ecco.

 

Ecco: la vita di Parenzo Davìd con la P e la D, come Pd ha un paio di prima e un paio di dopo.

david parenzo contro daniela martani 2

Dal punto di vista professionale il primo Parenzo è un enfant-quasi-prodige della tivù, emittenti locali e ambizione globale: Odeon (esordio a 22 anni con una rubrica sulla mostra del cinema di Venezia, Tutto quello che avreste voluto sapere sul Festival ma non avete mai osato chiedere, dove già si capisce che gli piace più fare spettacolo che informazione), poi Telenuovo - Prima Pagina, polenta e sarde in saòr e Telelombardia, rete controllata da Sandro Parenzo, ma naturalmente è solo un'omonimia, dove Davìd conduce trasmissioni di approfondimento politico: prima serata, Iceberg e un'innegabile predisposizione a tenere la scena.

 

Cisalpino e patavino, figlio disconosciuto del Nordest, il puteo - cervello svelto e occhio aguzzo - ha buona cultura generale, tempi perfetti, velocità e talento da cabaret: è ciò che serve per uscire dalla provincia in pochi anni: due, tre, quattro, cinque, sei, La7

 

david parenzo concita de gregorio

È il secondo Parenzo, il mezzobusto arrivato che però non vuole smettere di fare il primattore, il giornalista composto che poi si esalta nelle performance alla Zanzara, il conduttore affermato di talk che non dimentica la vocazione naturale allo show. Un po' polemista e un po' paraculo, Parenzo è come l'omosessuale non confesso: si sente mattatore, ma deve farsi vedere giornalista.

 

E dal punto di vista confessionale, è lo stesso. Il primo Parenzo figlio del rabbino capo della comunità ebraica di Padova è un ultralaico che racconta le barzellette sugli ebrei e la cui soglia di osservanza è abbondantemente sopra il consumo della luganega trevisana. È il Parenzo eternamente fuori corso, le domeniche pomeriggio al «Wag», i concerti al «Banale», le birre al «Lucifer Young», i panini da «Giovanni l'onto» Torà, Menorah, trasgressione (moderata però: è un ragazzo molto borghese, urbanocentrico, piazze, pizze e Ztl oriented).

Poi la conversione, in un Amen.

 

parenzo brosio

Da Padova a Roma: qui conosce Nathania Zevi, giornalista e nipote di Tullia Zevi. Cognome illustre e schierato (il fratello, Tobia Zevi, già candidato sindaco del Pd a Roma, ora è assessore al Patrimonio e alle politiche abitative). Comunque, col suo lato giullaresco il primo Parenzo riesce a sedurre l'impegnativa Nathania, la quale lo trasforma nel secondo Parenzo: gli fa coltivare relazioni mondane, gli insegna a stare a tavola e gli rifà il guardaroba: dalle giacche fuori taglia da studio televisivo di provincia agli abiti su misura della bottega napoletana «Imperatrice Sartoriale». Una nuova vita, due matrimoni, tre figli. Ma aprirsi all'alta società significa chiudersi in una caserma precettistica, ed ecco il Davìd osservante rigido e metodico.

 

nicola mondaini giuseppe cruciani david parenzo

È il Parenzo che durante lo Shabbàt non può scrivere, non risponde al telefono, non cucina, non accende la luce «Davìd, domani sei di turno alla 7!». «Non posso, è lo Yom Kippur». «Ma va' in móna!». E così Parenzo riscopre un'identità che pensa di aver avuto da sempre. Dentro resta uno scamiciato che alla Zanzara litiga con Cruciani e si insulta con gli ascoltatori, ma al compleanno di Nathania, compostissimo, invita Mieli e Ferrara, ospiti d'onore. «Yom hu' ledet sameach».

 

La stella di David, ormai, brilla altissima.

 

david parenzo

Sempre in parte ma di parte, osservante del detto ebraico «Mezza verità è una menzogna intera», da cui le sue fake news, fazioso (ma non ideologico: mai fatta una battaglia politica in vita sua), lucidissimo, ben allineato e coperto dal mainstream progressista, europeista, atlantista, draghista, Parenzo è un ex Fgci, già radicale diventato ortodosso e radical Pèsach. Politicamente confuso, ma corretto. E dietro il commentatore monotono c'è sempre il capocomico da varietà. Il suo punto forte è inzigare gli ospiti, aizzare i fanatici, irrigidire le posizioni, fomentare... da cui il detto «Parenzo lo strenzo».

Battutista l'insopprimibile witz ebraico - sarcastico, cinico, dispettoso (qualcuno ha detto «cattivo inconsapevole»), Parenzo vorrebbe essere Theodor Herzl. Resta solo un buon imitatore, dai tempi in cui faceva gli scherzi telefonici fingendosi Umberto Bossi: ora mima Feltri, e gli viene anche male.

Condurre da solo, non ce la fa. Ma come telespalla, è perfetto.

david parenzo

 

Banale, venale (adora le querele: Ti porto via tutto!!), una carriera sempre In onda, tra qualche alto (i trashissimi pas de deux con Cruciani) e molti bassi (La guerra dei mondi, chiuso dopo quattro puntate; Radio Belva, sospeso dopo la prima), Parenzo è un incassatore formidabile - «Una volta un tassista di Roma mi ha tirato su.

Ho chiesto: a Montecitorio, grazie.

 

E lui: Ahò, ma lei non è quer cojone comunista de Parenzo? Scenda subito!. Mi danno anche del giudeo. Eppure eccomi qua, ancora vivo» - e un improvvisatore magistrale. Gli annali di Matrix, sotto l'egida di Luca Telese, ricordano quando da inviato organizzò un collegamento esterno in cui faceva incontrare, dopo settimane di atti violentissimi di intolleranza razziale, una comunità rom e un gruppo di Casa Pound. Una diretta che doveva passare alla storia.

Ci passò. L'appuntamento è all'ultimo blocco della trasmissione.

 

L'attesa è febbrile. Al momento fatidico i rom non si presentano, mentre i militanti di Casa Pound, innervositi, se ne vanno subito.

david parenzo concita de gregorio

Parte il collegamento. Parenzo, rimasto improvvisamene solo, nel cuore della notte, nel mezzo di una rotonda deserta, estrema periferia romana, non demorde. Non c'è nessuno, ma lui si attacca a una rete a bordo strada e inizia a gridare nel buio, al vuoto: «Non andate via! Dialoghiamo! Parlatevi. Siamo tutti umani! Voi cosa volete da loro?! Discutiamo: stasera sarà per tutti una riconciliazione!». Un one man show da antologia, per mezz' ora di diretta, che è un monumento all'ostinazione giornalistica. Il giorno dopo il suo servizio segna il 9% di share. A suo modo, un trionfo.

 

Ma a pensarci Parenzo, che trasforma ogni pezzo giornalistico in un colpo di teatro, ha anche fatto di meglio. Gennaio 2015, Giorno della memoria: servizio per Matrix dentro il campo di Auschwitz.

 

cruciani e parenzo

Le cose vanno per le lunghe e quando si chiude il collegamento, dentro il campo non c'è più nessuno. I guardiani chiudono i cancelli e Parenzo e il presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici restano bloccati dentro il lager. Dopo ore, abbandonati da tutti, rompono una finestra, suona l'allarme, interviene la polizia polacca, interrogatori, accusa di effrazione, notte che si conclude grazie all'intervento dell'unità di crisi della Farnesina. Il giorno dopo The Jerusalem Post titola: «Due ebrei rinchiusi ad Auschwitz per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale». Parenzo è un eroe.

david parenzo nathania zevi foto di bacco

Una Golda Meir patavina. «Eravamo dietro il cancello con il famoso motto Arbeit macht frei dichiarò -. Non fu una bella esperienza».

Attento Parenzo, c'è di peggio.

 

Come recita un noto proverbio Yiddish, «Sulla porta del successo le scritte sono due: ENTRATA e USCITA». Ti aspettiamo fuori.

david parenzo francesco borgonovodaniela martani cruciani e parenzo vissanidavid parenzo e giuseppe crucianifeltri parenzodavid parenzo giuliano ferrara mario monti foto di baccomatteo salvini david parenzo (3)frnacesco bonifazi david parenzo annalisa chirico maria elena boschinathania zevi e il marito david parenzo foto di baccomatteo salvini david parenzo lorenzo fontana (2)tommaso labate e david parenzoGIUSEPPE CRUCIANI DAVID PARENZOparenzo e chicco testa cantantiparenzo con antonio razzi che canta la sua canzone famme cantaanselma dell olio david parenzo foto di baccoluca telese luigi di maio david parenzoDAVID PARENZO GIUSEPPE CRUCIANIdavid parenzodavid parenzo foto di baccoparenzo sallustiparenzo sgarbilucia azzolina con luca telese e david parenzo a in ondaDAVID PARENZO

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…