2022divano2706

IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA VI CONSIGLIO SU CANALE NOVE ALLE 21, 35  IL VOLGARISSIMO, MA PIUTTOSTO ISTRUTTIVO, “VIVA L’ITALIA!”, SECONDO FILM DI MASSIMILIANO BRUNO - SU CINE 34 ALL’1, 10 TORNA ANCHE “E ADESSO SESSO”, BUFFA COMMEDIA A EPISODI SUL SESSO DEI VANZINA COSTRUITA COME OMAGGIO AL GENERE INVENTATO DA DINO RISI - DA VEDERE ANCHE IL PROTO-TRANSGENDER DI E CON ALDO FABRIZI “PAPÀ DIVENTA MAMMA”, CINE 34 ALLE 3, 05…  VIDEO

viva l italia 4

Marco Giusti per Dagospia

 

Stasera che vediamo? Stasera vi consiglio su Canale Nove alle 21, 35  il volgarissimo, ma piuttosto istruttivo, “Viva l’Italia!”, secondo film di Massimiliano Bruno con megacast, Bova, Gassman, Placido, Papaleo, Ambra, Mattioli, sulla fine del governo Berlusconi e il disastro italiano di questi ultimi anni grazie al sistemo politico. Grandi battute.

viva l italia 1

 

A cominciare dall’anomalia del sistema sanitario italiano spiegata dall’onorevole di Placido, “Nessuna anomalia. Io so ricco e passo avanti, tu sei povera e ti attacchi ar cazzo”. Ottima anche “La prossima volta che la do chiedo il certificato medico”, detto da una escort che vede accasciarsi tra le sue braccia proprio il politico corrotto Placido colpito da mezzo infarto. O “E che… la gente ancora si suicideno?” detta dal portantino Maurizio Mattioli.

 

viva l'italia

O l’ormai storico “Mannaggia! Gli potevo chiede’na pippa!, detta dallo stalker (Edoardo Falcone, oggi regista) liquidato con un bacetto dopo tre anni di agguati da Ambra, star della fiction in tv con zeppola impossibile da eliminare, ma raccomandatissima dal padre Placido. O il rap del figlio contro il padre Gassman: “mio padre è una merda, un uomo senza palle, che passa tutto il giorno in ufficio a cercarle… crepa papà”. Andò benissimo allora, nel lontano ottobre 2012, 5 milioni di euro in 5 settimane. Certo, il cinema di Max Bruno non va per il sottile. Non si accontenta di un bacetto, pretende almeno una pippa.

 

il cardinale 2

Beh, se cercate qualcosa di più sobrio su Tv2000 alle 20, 55 ci sarebbero i 175’ del polpettone storico di Otto Preminger, “Il cardinale”, tratto dal romanzo di Henry Morton Robinson. Attraverso il personaggio di un prete americano, Stephen Fermoyle, interpretato da Tom Tryon, abbiamo un punto di vista speciale, quello della Chiesa Cattollica, riguardo grandi avvenimenti del Novecento, dal nazismo alla segregazione negli stati del sud. Girato quasi interamente in esterni o in ambienti veri tra Boston, Vienna, Roma, Georgia, New York, Preminger, che lo scrisse in 18 mesi e lo girò senza sgarrare di una virgola rispetto al copione.

the prestige

Grande cast internazionale, Romy Schneider, Raf Vallone, John Huston, Carol Lynley, Dorothy Gish, strepitoso fotografia di Leon Shamroy e del nostro Pietro Portalupi. Un bel po’ visto, ma piuttosto accattivante “The Prestige”, il fantasy sulla magia di inizio secolo (il Novecento) di Christopher Nolan con Hugh Jackman e Christian Bale maghi rivali, Michael Caine, Scarlett Johansson, con un grande cammeo di David Bowie, Iris alle 21.

 

braven – il coraggioso

Su Cine 34 alle 21 trovate la commedia allora generazionale per trentenni “Amore, bugie e calcetto” di Luca Lucini con Claudio Bisio, Claudia Pandolfi, Giuseppe Battison, Angela Finocchiaro, Filippo Nigro. Niente di eccezionale, ma si vede. Certo, meglio l’action con Jason Momoa che fa il taglialegna pronto a difendere la famigliola nelle montagne innevate nel mai visto (da me) “Braven – Il coraggioso” di Lin Oeding, canale 20 alle 21, 05. Commedia con furti di opere d’arte molti anni ’80 è “Pericolosamente insieme” di Ivan Reitman con Robert Redford, Debra Winger, Daryl Hannah, Brian Dennehy, canale 27 alle 21, 10, dove trovate uno sguardo d’epoca sul mondo artistico americano del momento, tra artisti e galleristi.

 

free state of jones

Se non lo avete visto troverete interessante “Free State of Jones” di Gary Ross con Matthew McConaughey, Gugu Mbatha-Raw, Mahershala Ali, Keri Russell, Rai Movie alle 21, 10, storia della vera rivolta di un contadino del Sud, Newt Knight, cioè Matthew McConaughey, che nel 1863, in piena guerra civile, si ribella ai sudisti e, assieme a un gruppo di schiavi e di agricoltori bianchi riesce a dar vita a uno stato libero dove potrà anche sposare una ex schiava nera. Le cose non andranno a finire benissimo, ovviamente.

ben is back 2

Su Cielo alle 21, 15 trovate “la diseducazione di Cameron Post” di Desiree Akhavan con Chloe Grace Moretz, Sasha Lane, Forrest Goodluck, film che racconta la storia vera di una ragazza omosessuale americana che nel 1993 nel Montana, viene spedita in un centro di rieducazione per essere curata dalla sua “malattia”. Tratto dal romanzo omonimo di Emily M. Danforth del 2011.

 

l’uomo in piu' 2

Su Rai Uno alle 21, 25 avete invece la triste storia di una mamma, Julia Roberts, che cerca di salvare il figlio, Lucas Hedges, dalla droga in “Ben Is Back” di Peter Hughes. Si piange. Si piange anche nel superdrammatico “Ride” di Valerio Mastrandrea con Chiara Martegiani, come fresca vedova di un operaio, morto sul lavoro pochi giorni prima, che si prepara a un funerale dove non vorrebbe andare. Con lei ci sono Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Milena Vukotic, Rai 5 alle 22, 15.

 

e adesso sesso

Vedo che su Cine 34 alle 23, 10 passa il primo film di Paolo Sorrentino, “L’uomo in più” con Toni Servillo, Andrea Renzi, Angela Goodwin, bravissima attrice inglese che si era innamorata dell’Italia e di Franco Giacobini e rimase tutta la vita a Roma, Nello Mascia. Ricordo che il film me lo fece scoprire a Venezia più di vent’anni fa Tatti Sanguineti, che era assolutamente fan. Su Cine 34 all’1, 10 torna anche “E adesso sesso”, buffa commedia a episodi sul sesso dei Vanzina costruita come omaggio al genere inventato da Dino Risi. Ci sono Max Giusti, Elena Russo, Tony Sperandeo e Gigi Burruano, Adolfo Margiotta, Youma Diakite.

malavita

ll film più stracult e raro della serata, anzi della nottata, mi sembra il davvero mai visto “Malavita”, Rete 4 alle 2, 10, melodramma con morti ammazzati e amori impossibili ideato e prodotto dal napoletano Roberto Amoroso della Ramo Film ma diretto nel 1951 dal padovano Rate Furlan, autori l’anno prima del primo “Zappatore”, sempre prodotto da Amoroso, con Gabriele Ferzetti e Marisa Merlini, che mi piacerebbe proprio vedere.

 

Anche qui siamo in piena sceneggiata con una donna, Jacqueline Pierreux, già legata a un malavitoso, Harry Feist, divisa tra due fratelli, Aldo Nicodemi e Franco Silva, il padre di Mita Medici, che arriveranno a duellare per lei. Ci scappa più di un morto. Fotografia di Giuseppe Caracciolo. Tra gli attori compare anche Luigino Uzzo, poi noto caratterista.

aldo fabrizi papa diventa mamma

Da vedere anche il proto-transgender di e con Aldo Fabrizi “Papà diventa mamma”, Cine 34 alle 3, 05, dove il Sor Peppe, padre della Famiglia Passaguai, non potendone più della moglie Margherita, Ave Ninchi, sotto ipnosi riesce a scambiare i ruoli e a sentirsi finalmente la femmina di casa. Follia totale per il 1952, scritta da Ruggero Maccari e Mario Amendola, fotografata da Mario Bava, col solito cast della serie della Famiglia Passaguai, Giovanna Ralli, Carletto Delle Piane, Giancarlo Zarfati, ma anche Paolo Stoppa, Luigi Pavese, Virgilio Riento. Assolutamente da recuperare.

 

papa diventa mamma

La notte procede con il notevole “Tony Arzenta” di Duccio Tessari con Alain Delon, Rai Movie alle 3, 05, col peplum, molto visto, “Maciste nell’inferno di Gengis Khan” di Domenico Paolella con Mark Forest, José Greci, Ken Clark, Gloria Milland, Howard Ross alias Renato Rossini, Cine 34 alle 4, 05. Chiuderei con un film di Jerzy Skolimowski tratto da Ivan Turgenev e prodotto da Angelo Rizzoli che fu un flop epocale, “Acque di primavera” con Nastassja Kinski, Timothy Hutton, Valeria Golino, William Forsythe, Urbano Barberini, Iris alle 4, 25.

ride 1 tony arzenta viva l italia 3viva l italia 2tony arzentail cardinale 1the prestige 2malavitamalavita david bowie nei panni di nikola tesla in the prestigee adesso sesso 1e adesso sesso 2the prestigee adesso sesso 2e adesso sesso the prestigebraven – il coraggioso l’uomo in piu' 5toni servillo l’uomo in piutoni servillo l’uomo in piu 2toni servillo l’uomo in piu l’uomo in piu' 2l’uomo in piu'l’uomo in piu' 4the prestige 2ride 3ride 2ben is back 4ben is back 3free state of jones 1ben is back 1free state of jones. viva l'italia

Ultimi Dagoreport

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...