gli anelli del potere

LE SERIE DEI GIUSTI - DOPO UN INIZIO UN FILO MOSCETTO, SONO GIÀ TOTALMENTE RAPITO DA “GLI ANELLI DEL POTERE”, DA DOMANI SU PRIME VIDEO - SOPRATTUTTO DALLA SUA IMMACOLATA EROINA, L’ELFA BIONDA GALADRIEL DI MORFYDD CLARK, ALLA CONTINUA RICERCA DI SAURON PERCHÉ SA CHE NON È MORTO E STA PROGETTANDO UN GRANDE RITORNO CON ESERCITI DI ORCHI. ALTRO CHE BERLUSCONI E LE SUE FINTE MOGLI BIONDE - LA STRUTTURA TI PRENDE SUBITO, LA REGIA DI BAYONA È AVVOLGENTE, PIÙ DA GRANDE CINEMA CHE DA SERIE, E I PERSONAGGI… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

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Finalmente si ragiona. Anche se un po’ nella capoccia piena di troppi film e di serie infinite sto già confondendo le nuove puntate di “House of the Dragon” e di “Il signore degli anelli: Gli anelli del potere”, colpa di tutti questi finti biondi dai capelli lunghi presumo, riconosco che, dopo un inizio un filo moscetto che deve spiegare il ritorno di Sauron e del suo esercito di orchi e la lunghissima battaglia con gli Elfi, ma il tempo in queste serie fantasy sembra non esistere proprio, visto che tremila anni prima o dopo sono praticamente la stessa cosa, sono già totalmente rapito da “Gli anelli del potere” che dal 1 settembre arriverà su Amazon Prime.

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Eh, sì. E rapito, soprattutto, dalla sua immacolata eroina, l’elfa bionda Galadriel di Morfydd Clark, che leggo attrice già stimatissima grazie all’horror inglese “Saint Maud”. Galadriel, assolutamente priva del biondo alla Robertiono, il parrucchiere romano della Boschi e di Sabrina Ferilli, è alla continua ricerca di Sauron perché sa che non è morto e sta progettando un grande ritorno con eserciti di orchi. Altro che Berlusconi e le sue finte mogli bionde… Ma possiamo prendercela con calma, visto che Jeff Bezos, che si è assicurato i diritti dagli eredi di Tolkien per 250 milioni di dollari in barba a Netflix, ha progettato qualcosa come cinque stagioni della serie.

 

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Le vedranno i nostri nipoti... La prima stagione è scritta da due giovani autori largamente sconosciuti, Patrick McKay e John D. Payne, due ragazzetti biondi inglesi un po' nerd, che stanno ora lavorando anche a una serie su “Flash Gordon” e diretta dal prestigioso regista spagnolo J. A. Bayona, che firma i primi due episodi, oltre che da Wayne Yip e Charlotte Brandstrom. Bezos ha fatto le cose in grande, con un budget di un miliardo di dollari, perché è grande fan di Tolkien e della saga. Non è né un remake né un reboot né un prequel.

 

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E’ qualcosa che si muove nel mondo di Tolkien (ispirato da... al gusto di...) con sotto-Hobbit, i Pelopedi, identici agli Hobbit, gli Elfi, i Nani, gli umani e così via. Dopo un inizio moscetto, dicevo, la storia si dirama come ne “Il signore degli anelli” prendendo più strade. Galadriel viene spedita dal re, che solo apparentemente sostiene che la situazione è tranquilla e desauronizzata su una navicella verso le terre degli Elfi, dove non arriverà, la pelopede Nori, Markella Kavenagh, farà la conoscenza di un curioso gigante, Daniel Weyman, caduto dentro un meteorite sulla terra, il miglior amico di Galadriel, il dotto Elrond con scucchiona di Robert Aramayo andrà a chiedere aiuto al Re dei Nani per prepararsi alla battaglia.

 

patrick mckay e jd payne

Anche se non c’è un solo attore noto, almeno per me, oltre a Peter Mullan, confesso che la struttura che J.D.Payne e Patrick McKay hanno mediato dalle opere di Tolkien, ti prende subito, la regia di Bayona è avvolgente, più da grande cinema che da serie, e i personaggi crescono immediatamente nell’interesse dello spettatore. Ma su tutto mi sembra che domini questa curiosa Giovanna d’Arco elfa della Galadriel di Morfydd Clark, che sarà probabilmente una star in poche ore dall’inizio della programmazione della serie di Amazon in tutto il mondo.

 

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Scordavo che a supervisionare gli effetti speciali e il funzionamento del trailer Bezos ha chiamato un vecchio genio come Douglas Trumbull, responsabile dell’immaginario futuribile di tutto il cinema mondiale fin dagli anni ’60, tra “2001: odissea nello spazio”, “Blade Runner”, “Star Trek”, “Incontri ravvicinati”, qui alla sua ultima fatica (è morto nel febbraio di quest’anno).

 

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Non mi sembra uno spoiler, ma è strepitosa lo scambio di battute tra il re dei Nani e Elrond sul tempo, quando il primo spiega all’ex-amico che vent’anni per un elfo sono un nonnulla, ma per Nani e Umani sono tanto tempo. In vent’anni lui si è sposato, ha fatto figli, ha fatto quasi tutta una vita. Per gli elfi è tutto così semplice. Il tempo non sembra esistere. Probabilmente neanche per Jeff Bezos.

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