
“'FACCI RIDERE' È UNO DEI PROGRAMMI PIÙ BRUTTI DELLA STORIA DELLA RAI - ALDO GRASSO TUMULA SENZA PIETÀ IL DUO CIUFOLI-INSEGNO E VERGA UN DURO ATTACCO ALLA TELE-MELONI: “FACCIO MIE LE PAROLE DI GIORDANO BRUNO GUERRI. PARLANDO DELLE SCELTE CULTURALI DEL GOVERNO, IN PARTICOLARE QUELLE FATTE IN RAI, GUERRI SOTTOLINEA COME SPESSO VENGA SCELTO NON IL PIÙ BRAVO MA IL PIÙ FEDELE. LA DESTRA SI È MESSA IN TESTA DI RIVENDICARE UNA CHIMERICA “EGEMONIA CULTURALE” NON AVENDO LE PERSONE ADATTE PER QUESTO RADICALE CAMBIAMENTO. QUANDO LA PRESUNZIONE SUPERA LA PREPARAZIONE SI ARRIVA FATALMENTE A “FACCI RIDERE”...”
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
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Sono una brutta persona, lo so e me ne dolgo. Per anni ho sempre «vergato» giudizi poco simpatici su Pino Insegno: che non sa presentare, che non fa ridere, che è protagonista delle feste di partito, che è in Rai solo perché... Mi sono sbagliato, chiedo venia: c’è uno peggio di lui, è Roberto Ciufoli.
I due conducono Facci ridere (Rai2) uno dei programmi più brutti della storia di Viale Mazzini, una specie di Corrida mal combinata, il solito programma di dilettanti allo sbaraglio divisi in tre squadre, Nord, Centro e Sud Italia, a significare le grandi aree geografiche del Paese (tre tipi di patrioti?).
Inutile perdere tempo a commentare la trasmissione: credo nella bontà del lavoro del critico ma suggerisco di fare affidamento sulla malvagità del pubblico.
Forse è più interessante porsi altre domande: perché la Rai è così allo sbando? Perché i nuovi palinsesti, appena presentati, non hanno nulla di nuovo e, per ironia della storia (della tv), il volto più esposto è stato quello di Roberto Benigni?
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Faccio mie le parole di Giordano Bruno Guerri, tratte da un’intervista rilasciata a La Stampa . Parlando delle scelte culturali del governo, in particolare di quelle fatte in Rai, Guerri sottolinea come spesso venga scelto non il più bravo ma il più fedele: «La Rai si è impoverita, ha perso giornalisti e conduttori capaci, in troppi sono andati via. E questo si paga in termini di qualità, soprattutto se chi viene chiamato a sostituirli non si dimostra all’altezza».
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La destra si è messa in testa di rivendicare una chimerica «egemonia culturale», come se il «berlusconismo» non fosse mai esistito, non avendo però le persone adatte per questo radicale cambiamento. Quando la presunzione supera la preparazione si arriva fatalmente a Facci ridere .
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aldo grasso
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